Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Formula Legends – Recensione

Formula Legends ha fatto capolino sulla scena del gaming non molti mesi fa e da allora ha raccolto stuoli di ammiratori e appassionati che non vedevano l'ora di provarlo, tra cui il sottoscritto. Il team milanese di 3DClouds non è nuovo a giochi racing più o meno seri e impegnativi, ma questo è il primo titolo che viene sviluppato da loro completamente in autonomia, senza nessuna licenza esterna o similare. Come sarà andata? Allacciate casco e cinture, ci aspetta un viaggio nella storia dell'automobilismo nella recensione di Formula Legends.



I rombanti anni '60



Formula Legends è un titolo di corse dedicato esclusivamente alla serie Formula (cioè le competizioni a ruote scoperte, ovvero senza parafanghi) e più precisamente alla Formula 1, massima categoria di prototipi a quattro ruote, celeberrima sin dagli anni '50 del novecento. Il gioco offre le classiche modalità, cioè la prova a tempo, il campionato personalizzato e poco altro, ma il vero cuore dell'esperienza è senza dubbio la modalità Storia.



In questa partiremo dai primi anni '60, con piloti di finzione (dato che non sono presenti licenze ufficiali né per nomi né per marchi) ma con storie lapalissiane per chi possiede un minimo di cultura motoristica. Dopo un breve tutorial in cui vengono spiegati i classici rudimenti del gioco, come accelerazione, frenata, minigioco dei pit stop (su cui torneremo), verremo introdotti quindi al primo campionato con l'obbiettivo di vincere, ovviamente. Il conseguimento del massimo risultato permetterà di sbloccare le competizioni successive, con un crescendo sia da un punto di vista sportivo che di età.



Partiremo infatti dall'inizio anni '60, per passare poi alla fine anni '60, anni '70, anni '80 e così via. La formula è sempre la medesima, ovvero un campionato da vincere, usando un'auto del tempo con la quale dovremo correre quattro o cinque gare in alcuni circuiti selezionati.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_02.jpg



Splendidi circuiti storici e moderni



Una delle caratteristiche più peculiari di Formula Legends è la possibilità di correre su circuiti storici, ispirati chiaramente alle controparti reali (sempre per la mancanza di licenze ufficiali) ma che offrono un interessante visione – non così comune nel panorama racing – a come si presentavano le piste nel passato. Ad esempio, noi siamo attualmente abituati a vedere sponsor ovunque, cartelloni multicolore, cordoli ben disegnati, aree ghiaiate o asfaltate a lato pista, ma negli anni '60 non era assolutamente così, e nemmeno c'erano i cordoli per esempio. SPA Francorchamps è un emblema di questa trasformazione, passando da circuito con i lati della pista in terra battuta ed erba ad autodromo ultramoderno e meraviglioso alla vista.



A questo vanno unite anche le auto, divise in sette epoche ('60, '70, '80, '90, 2000, 2010, 2020) e con nomi chiaramente travisati per non essere troppo simili a quelli reali. Da qui nascono Ferenzo (dalla fusione di Ferrari Enzo, fondatore della Scuderia omonima), Will Win (Williams), Horsehorn (RedBull, probabilmente mutuata da Christian Horner, Team Principal fino e pochi mesi fa), Mc Lauden (McLaren), BAM (per BMW) e Tonyola (per Toyota), ma ci sono moltissime altre scuderia che non ha senso menzionare qui.



Le auto, in ogni caso, sono molto simili a quelle presentate in F1 Race Stars per PS3, con una estetica accattivante ma realistica nel limite del loro aspetto cartoonoso, con proporzioni riviste, lunghezze ridimensionate e insomma un impatto che non fa presagire a una volontà di rispecchiare la realtà in maniera ligia e fedele alle controparti in lotta per i campionati.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_03.jpg



Minigioco del pit stop, trovata geniale



Un grande tocco caratteristico e peculiare del gioco è il minigioco del pit stop. Se nei simulatori ci viene chiesto di premere un tasto al momento giusto per ottenere un buon tempo di sosta, qui ci viene chiesto (un po' come in RiMS Racing) di premere una sequenza di tasti per poter spuntare un cambio gomme più veloce possibile.



Infatti, arrivando dai meccanici al garage avremo due barre laterali, a sinistra per i danni e a destra per il carburante, da riempire premendo rispettivamente L2 e R2, oltre a quattro cerchi in basso al centro allo schermo che indicano le gomme. Premendo il giusto tasto evidenziato a schermo potremo favorire la sosta veloce, e sbagliando avremo un piccolo aggravio nel tempo passato al box.



La cosa interessante è che i danni in pista sono solamente legati alla barra in questione, e qualunque collisione avremo toglierà circa 5 di danno, indipendentemente da dove o quanto forte sbatteremo, e questo vale per le collisioni con l'IA in pista.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_04.jpg



Sotto l'estetica, un cuore duro e ingiusto



Purtroppo però i pregi di Formula Legends si fermano qui, e inizia una lunga serie di aspetti poco chiari e addirittura contraddittori. Come prima cosa, il modello di guida e la gestione della difficoltà è quanto di più lontano ci sia da un gioco carino e coccoloso come invece sembra trasparire dall'estetica.



Formula Legends è un racing duro, con difficoltà alta (specie a Difficile) e con una IA che non perdona assolutamente nulla. Il gioco sembra non prendersi troppo sul serio, ma invece lo fa tantissimo. Il problema vero è che a fronte di un impegno richiesto per poter combattere quanto meno ad armi pari con l'IA, abbiamo un motore di guida che è quanto più distante dall'essere affidabile e adatto allo scopo.



Mi spiego: la modalità Storia è strutturata come un vero e proprio insieme di mini campionati di F1, con almeno una decina (!) di giri per gara da compiere, qualificazioni per la griglia di partenza, pit stop obbligatorio (dato l'immenso consumo gomme) e variazioni di luce/meteo, oltre a penalità severissime per l'uscita di pista anche di sola mezza auto. A fronte di questa severità al pari dei simulatori, abbiamo un modello di guida che definire inaccettabile è ancora fargli un complimento.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_05.jpg



Feeling di guida opinabile



Infatti, pad alla mano (dato che è incompatibile con i volanti) il gioco mostra subito un enorme filtro tra input dato dall'analogico sinistro e l'effettiva reazione dell'auto in pista. Credendo di avere problemi legati ai celebri DualSense che perdono la loro efficacia, abbiamo provato a cambiare controller, testandone ben 3 completamente nuovi. I risultati non sono cambiati e siamo stati gettati nello sconforto. Sia chiaro, con numerose ore di gioco è possibile imparare a capire il titolo, ma il ritardo tra comando e azione dell'auto in pista è veramente esagerato.



Questo porta a due considerazioni principali: la mancanza di controllo vero dell'auto e l'incapacità di poter gestire eventi imprevisti e imprevedibili (come qualunque cosa succeda durante un sorpasso di gara), sempre a fronte di una IA che dà un sacco di filo da torcere. Il modello di guida impedisce quindi di essere precisi e realmente veloci come un titolo con queste caratteristiche richiederebbe, e diventa particolarmente frustrante nel misto stretto, dove a causa dell'input lag è impossibile riuscire a fare delle traiettorie degne di questo nome, se non rallentando o andando a campi, sempre ricordando che l'IA viaggia sui binari.



In definitiva, Formula Legends si rivela essere un gioco ingiusto e ingiocabile anche per i veterani dei racing game, e questo è un enorme peccato. Infatti, permettendo di avere maggiore controllo sull'auto si risolverebbero gran parte dei problemi del gioco, i quali permeano tutta l'esperienza. Ad esempio diventa molto difficile essere precisi ed evitare penalità andando forte, e questo in un gioco di corse dovrebbe essere il minimo sindacale sempre garantito. Qui però ci viene precluso, purtroppo.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_06.jpg



IA? Non pervenuta



Un altro punto doloroso è l'IA del gioco. Sempre tenendo a mente quello scritto in precedenza, l'IA di Formula Legends è aggressiva oltre misura, con una precisa volontà di cercare lo scontro a tutti i costi, sia in partenza che durante le fasi iniziali della gara. Ma non solo, i piloti virtuali non si faranno nessun riguardo a colpirci senza soluzione di continuità in qualunque momento della gara.



Inoltre, abbassando la difficoltà del gioco (a volte basta anche giocare a Normale), è possibile imbattersi in numerosi doppiati e, nonostante a schermo compaia la dicitura “bandiera blu doppiato in arrivo”, questi non faranno nulla, assolutamente nulla per rispettare quello che la bandiera blu dovrebbe indicare, cioè di lasciar strada e spazio a chi arriva da dietro. Quello che succede, invece è che i piloti rimangono sulla loro traiettoria e cercheranno di speronarci se dovessimo trovarci sulla loro linea di guida. Ma dopotutto potrebbe esser peggio, potrebbe piovere.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_07.jpg



Tecnica e grafica



L'aspetto tecnico e grafico del titolo lascia più domande che risposte, con una direzione artistica sicuramente di spessore e decisamente ispirata, che ha dedicato una cura particolarmente intensa sia alla realizzazione delle revisioni dei circuiti che delle auto, oltre all'inventiva delle nomenclature per auto e piloti.



Ci siamo però imbattuti in circostanze piuttosto avvilenti per un gioco sviluppato su PS5. Nel caso di cambiamento meteorologico da asciutto a bagnato o viceversa, durante la transizione di fase, il gioco fa improvvisamente sparire – finché non si è completamente nell'altra situazione – i dettagli grafici sia dell'asfalto che del bordo pista, portandoci a correre su una superficie completamente grigia opaca e uniforme contornata da una altrettanto simile superficie verde.



Abbiamo avuto anche un simpatico bug in cui tutte le auto avversarie, in Canada, si sono fermate in mezzo alla pista dopo i box per girare verso il bordo pista, sparendo e ricomparendo in mezzo alla pista, in un loop senza fine.



In generale il gioco si è dimostrato stabile e all'altezza del compito, seppure abbiamo notato una certa velocità della ventola della PS5, anche più di altri titoli ben più pesanti.



https://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2025/09/Formula-Legends_Recensione_08.jpg



Il Platino di Formula Legends



La Lista trofei di Formula Legends è composta da ventisei coppe in totale, divise in dieci di bronzo, nove d'argento, sei d'oro e uno scintillante Platino. La conquista di quest'ultimo è sostanzialmente basata sul completamento al 100% del gioco, conquistando tutte le gare alla massima difficoltà della modalità storia. Non un affare facilissimo, dato che l'IA è molto aggressiva e il modello di guida è quello che è. Ma un esperto pilota non avrà troppi grattacapi a trovare il bandolo della matassa.




L'articolo Formula Legends – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

25 settembre alle 17:10