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Frostpunk 2 – Recensione

Frostpunk 2 è il nuovo city builder survival sviluppato da 11 bit studios, lo stesso team dietro il primo Frostpunk e This War of Mine. Lo studio polacco è noto per la capacità di combinare narrativa intensa, scelte morali complesse e meccaniche di gestione cittadina in contesti estremi. In questo secondo capitolo, il team torna a immergerci in un mondo post-apocalittico, immaginando un'era glaciale nel XIX secolo, dove l'umanità è sull'orlo dell'estinzione. Il compito del giocatore è mantenere in vita i cittadini rimasti, affrontando decisioni difficili, risorse limitate e un ambiente ostile che non perdona errori. Frostpunk 2 non è solo un gioco di sopravvivenza: è un'esperienza intensa e coinvolgente che richiede strategia, pianificazione e costante attenzione alle conseguenze delle proprie scelte.



Un mondo sull'orlo dell'estinzione



Il gioco si apre con “I Profughi”, un prologo che introduce i giocatori alle dinamiche principali e al contesto narrativo. La sopravvivenza su un pianeta ghiacciato richiede collaborazione e adattamento: gruppi nomadi si radunano attorno ai grandi forni della città quando arrivano le tempeste, e ogni scelta può determinare la vita o la morte dei cittadini.



Terminato il prologo ci ritroveremo a gestire la città di New London dove il precedente governatore ha tirato le cuoia e lasciato a noi l'ingrato compito di riportare la città in saluto nonostante la mancanza di viveri e combustibili fossili. Con la città sull'orlo del collasso dovremo essere noi a risollevare le sorti di New London. La trama, pur non essendo centrale come nel primo capitolo, crea un contesto emotivo forte, rendendo ogni decisione carica di tensione e responsabilità.



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Gestione estrema tra risorse, politica e sopravvivenza



Il cuore del gameplay è la gestione della città e delle risorse. Partendo da New London, il giocatore deve identificare le debolezze nelle catene di approvvigionamento – cibo, petrolio, materiali – e pianificare spedizioni per ottenere le risorse necessarie. La ricerca tecnologica e l'espansione giocano un ruolo fondamentale nella preparazione ai momenti più difficili, quando le temperature scendono a livelli estremi.



La politica e le fazioni interne alla città aggiungono un ulteriore livello di complessità. Ogni decisione influenza la popolarità e la coesione sociale: pacificare alcune comunità non significa mai avere la situazione completamente sotto controllo, e il giocatore deve navigare tra compromessi e pressioni costanti – sterminare un gruppo di foche estinguendole dalla terra o sacrificare un gruppo di anziani volontari per permettere di avere più scorte per la città – ogni scelta avrà delle conseguenze e saremo noi a pagarne lo scotto.



Su console, la gestione avviene in modo intuitivo ma richiede attenzione: il tasto destro della spalla apre l'interfaccia principale, mentre il D-pad permette di scorrere i menu. La navigazione tra aree e distretti è chiara, anche su TV a distanza, ma alcuni menu più complessi richiedono più tentativi per selezionare correttamente le sezioni desiderate, non aiuta inoltre il fatto che le scritte siano molto piccole. Nel complesso, l'implementazione del controller è soddisfacente e consente di godere appieno dell'esperienza di gioco, pur senza eguagliare la precisione del mouse su PC.



Frostpunk 2 non è un gioco semplice, e non è molto accessibile a chi non ha esperienza con i city builder. La grande quantità di menu e sotto menù, unita a una gestione complessa e impegnativa, può spaventare i meno avvezzi al genere. Per questo il team ha inserito un tutorial piuttosto ricco, che però non basta senza una buona intuizione e spirito d'adattamento da parte del giocatore. Per chi invece ama il genere, siamo davanti a un'esperienza unica, capace di offrire una sfida impagabile.




Atmosfera glaciale e resa cinematografica



Frostpunk 2 è probabilmente il city builder più cinematografico disponibile su console. Ogni aspetto del gioco, dal piazzamento degli edifici alla gestione delle risorse, è permeato da un senso di dramma costante. Il vento impetuoso, le grida dei lavoratori e il clangore delle macchine da estrazione creano un paesaggio sonoro immersivo, enfatizzato dalla colonna sonora orchestrale malinconica.



Sul fronte visivo, il titolo possiede una forte identità. Nonostante la predominanza di neve e ghiaccio, le luci della città e le infrastrutture illuminate emergono con grande effetto, mentre i ritratti dettagliati sottolineano l'elemento umano. La modalità Fidelity su PlayStation 5 offre il massimo dettaglio visivo, mantenendo un frame rate stabile a 30fps, più che adeguato per un city builder. Chi desidera fluidità può optare per la modalità Performance a 60fps o per la Bilanciata a 40fps, disponibile su schermi 120Hz.



Gli effetti sonori dei paesaggi sono curati nei minimi dettagli: il vento, il lavoro dei cittadini, il rumore delle macchine e la musica orchestrale contribuiscono a creare un'atmosfera immersiva e realistica, sottolineando costantemente la tensione della sopravvivenza in un mondo estremo. Molto apprezzata la presenza della lingua italiana nei menù e nei sottotitoli.



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Il Platino di Frostpunk 2: una sfida solo per i più determinati



Il Platino di Frostpunk 2 metterà a dura prova anche i giocatori più assidui e determinati. La lista dei trofei comprende 59 coppe, suddivise tra quelle più semplici, ottenibili progredendo naturalmente nella trama, e quelle legate a sfide decisamente più impegnative. Non mancano infatti richieste estreme, come completare il gioco alla massima difficoltà, oltre a numerose run necessarie per portare a termine tutti gli obiettivi. Raggiungere il Platino non sarà quindi un compito rapido né accessibile a tutti: serviranno pazienza, strategia e una grande capacità di adattamento. È un trofeo pensato per chi desidera davvero padroneggiare ogni aspetto del titolo, mettendo alla prova la propria abilità di gestione e resistenza nelle condizioni più dure che Frostpunk 2 ha da offrire.




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29 settembre alle 17:10