Silly Polly Beast – Recensione
Lo studio Anji Games, insieme a Top Hat Studios, ha creato Silly Polly Beast, un action horror che sembra uscito da un sogno lisergico di Tim Burton. L'atmosfera è cupa ma non priva di ironia, la protagonista è un misto di punk e disperazione, e il mondo che ci accoglie è una girandola di nebbia, sangue e creature bizzarre. Se volete sapere in che trip vi state cacciando continuate a leggere la nostra recensione!
Davvero l'Inferno ha la nebbia?
Silly Polly Beast non è solo un action scatenato in cui dovremo correre di qui e di là uccidendo mostri, infatti la storia che si dipana mentre giochiamo è risultata profonda e interessante. Polly viene accusata di un crimine che non ha commesso e, nel disperato tentativo di fuggire, cade in un mondo parallelo dominato da una nebbia viva e affamata. Ogni passo in avanti è un ricordo che riaffiora, ogni nemico sconfitto è un frammento di verità che si svela.
Il racconto procede con un ritmo costante, alternando momenti di introspezione a scontri furiosi. Le conversazioni, seppur brevi, aggiungono spessore al dramma personale della protagonista, e il mondo circostante parla da solo grazie a una direzione artistica che sembra uscita da una mente non molto sana. Conoscere Polly e come è si è cacciata in questo guaio si rivelerà toccante e arrivare alla fine della storia ci incuriosirà e appassionerà rapidamente.

Ne ferisce più lo skateboard che la pistola
Silly Polly Beast ha un gameplay imprevedibile, il titolo alterna sezioni a visuale dall'alto e fasi bidimensionali, fondendo esplorazione, combattimento e acrobazie. Lo skateboard diventa un'arma e un compagno di fuga, mentre la pistola “magica” di Polly recupera i proiettili con ogni uccisione riuscita, trasformando il ritmo del gioco in una danza macabra tra rischio e precisione. Ma avremo anche una seconda arma in grado di devastare i nemici, attenzione alle munizioni che potrebbero scarseggiare. Gli scontri sono veloci, brutali e non potremo mai abbassare la guarda.
Alcune boss fight ci hanno colti di sorpresa per la loro creatività, la strategia per vincere non sarà solo l'attacco ma anche un attento utilizzo del mondo che ci circonda. Il tutto funziona e il risultato è pura adrenalina. In alcuni momenti ci sembrerà di essere in un survival horror, in quanto le cure e le munizioni sono in quantità limitata. Il livello di sfida per arrivare alla fine di ogni sezione non è da sottovalutare. Ci siamo trovati a ripetere alcuni livelli diverse volte prima di poter avanzare. Utilizzare le risorse presenti oltre che l'ambiente a nostro favore e in maniera intelligente sarà essenziale per potere sopravvivere in questo inferno.

Rosso di sera…
Dal punto di vista tecnico, Silly Polly Beast è sorprendentemente solido per un titolo indipendente. La direzione artistica, con i suoi toni rosso scuro e blu elettrico, crea un mondo che sembra dipinto a mano. Le luci tremolanti e la nebbia dinamica contribuiscono a un'atmosfera quasi ipnotica, dove ogni angolo potrebbe nascondere qualcosa di vivo. L'audio fa un lavoro notevole: rumori distorti, gemiti lontani, musiche che oscillano tra elettronica e ambient malinconico. Le performance tecniche sono buone su PlayStation 5, con solo qualche calo nei momenti più caotici.
Come spesso accade nei progetti indipendenti, Silly Polly Beast ha più cuore che risorse. Si vede l'ambizione, si sente la passione, ma emergono anche alcuni limiti tecnici. I modelli dei nemici mancano di varietà e, dopo un po', l'effetto sorpresa si affievolisce. Le animazioni di transizione non sempre sono fluide, e qualche bug minore fa capolino nei momenti più intensi. Tuttavia, la personalità del titolo è così marcata da farci perdonare molto. È un'esperienza imperfetta, ma autentica, e raramente capita di poterlo dire con convinzione.
Arrivati ai titoli di coda, ci siamo resi conto che Silly Polly Beast non è solo un gioco, ma un piccolo atto di coraggio creativo. È un titolo che osa mescolare generi, stili e linguaggi, creando un'esperienza che rimane impressa anche nei suoi difetti. È sporco, strano, viscerale, ma proprio per questo vivo.
Trofeisticamente parlando: un bel viaggio all'inferno
Silly Polly Beast non regala certo il platino su un vassoio d'argento. Alcuni trofei si ottengono in modo naturale completando la campagna, ma altri richiedono pazienza e sangue freddo. Le sfide legate all'uso dello skateboard mettono alla prova anche i più esperti. Nulla di impossibile, ma preparatevi a più di una ripetizione prima di veder brillare il trofeo di platino sul vostro profilo, anche perché diverse scelte influenzeranno il raggiungimento di certe coppe, per aiutarvi consultate il nostro elenco trofei.
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