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Gloomhaven: Buttons & Bugs – Recensione

Prendete Gloomhaven e racchiudetelo in poco più di 10 centimetri: otterrete così Buttons & Bugs, il titolo protagonista della nostra recensione. Sviluppato da Cephalofair Games e pubblicato da Asmodee, il gioco vi metterà di fronte a un'intensa sfida in solitaria, in cui dar fondo alle vostre abilità per sopravvivere. Mostri e ostacoli saranno anche piccoli, ma la tensione rimarrà grande.



Nel palmo di una mano



Se siete appassionati di corposi giochi fantasy avrete sicuramente affrontato almeno una volta l'affascinante Gloomhaven. Tra plance, segnalini e carte, quello ideato da Isaac Childres è un vero e proprio peso massimo del genere, con partite che possono superare le due ore di durata complessiva. Inutile dire che molti giocatori rischiano di non avere lo spazio e soprattutto il tempo per intavolarlo a cuor leggero, complici la frenesia della vita moderna e magari la necessità di spostarsi senza pesi eccessivi. Ecco perché Joe Klipfel e Nikki Valens si sono messi al lavoro per rendere Gloomhaven un'esperienza adatta a tutti, nonché facilmente trasportabile.



Buttons & Bugs nasce proprio con questa idea in mente: l'intento è quello di creare una versione compatta del gemello più grande, mantenendone però inalterate le sensazioni e lo stile. Questo è evidente fin da subito prendendo in mano la compattissima scatola, grande poco più di 10 centimetri. Al suo interno troveremo (quasi magicamente) tutto il necessario per affrontare una grande avventura. La trama è ovviamente più scanzonata e semplice di quella del papà: i sei mercenari protagonisti del gioco vengono infatti rimpiccioliti e dovranno affrontare mostri e minacce per tornare al loro stato originale. Questa scelta narrativa permette di giustificare sagacemente anche le dimensioni ridotte del gioco e calare gli avventurieri in una realtà miniaturizzata.



Sollevando il coperchio si viene accolti da una sorprendente quantità di contenuti. Oltre alle dettagliate miniature degli eroi avremo cubi colorati per i mostri e le plance, che saranno in cartone rigido. Ci saranno poi le schede personaggio, carte scenario con mappe sul dorso e carte mostro. Completano il corredo un dado speciale, le carte azione che utilizzeremo per muoverci e combattere e infine delle rotelle utili per tenere traccia dei punti vita dei nemici. Il tutto, a colpo d'occhio, si presenta come una versione compatta di Gloomhaven, sensazione che viene confermata dal gameplay.



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Come si gioca a Gloomhaven: Buttons & Bugs



Come vi abbiamo anticipato, Buttons & Bugs è una sfida in solitaria. Non sarà quindi possibile collaborare con altri mercenari, ma la sopravvivenza sarà tutta sulle nostre spalle. La versione portata in Italia da Asmodee include 20 scenari, con alcuni di questi riservati a specifici personaggi, più 4 bonus. Ognuno ha un tempo di completamento di circa mezz'ora, per una longevità totale di circa 10 ore. Questo ovviamente a patto di non voler rigiocare le missioni con mercenari diversi, per provare nuove tattiche e approcci.



Chi è familiare con le meccaniche di Gloomhaven, si sentirà a casa anche in questa versione ridotta. I giocatori dovranno combattere contro i nemici, con l'intento principale di eliminarli tutti, anche se questo non sarà l'unico obiettivo. Ogni scenario ci presenta un'introduzione testuale sul fronte e una mappa sul retro. Su questa andremo a collocare la nostra miniatura e i cubi colorati per rappresentare i mostri. Questi saranno anche raffigurati su carte che andremo a posizionare su una plancia dedicata. Al suo interno avremo anche i dettagli delle azioni automatiche che eseguiranno, come guidati da una sorta di IA. Queste sostituiscono i mazzi di gestione del classico Gloomhaven, proponendone una versione semplificata.



Allo stesso modo, anche per l'eroe avremo una carta che rivelerà se l'azione sarà neutra, positiva o negativa, con bonus o malus variabili. Per stabilirlo dovremo tirare il dado speciale che riporterà sulle facce un +, un – e un cerchio. La scelta rende la gestione dei combattimenti molto più rapida, sebbene il fattore alea sia molto più influente. Basteranno un paio di tiri sbagliati per trovarsi rapidamente con l'acqua alla gola e fallire in poche mosse una missione. La possibilità di poter gestire solo una decina di turni rende tutto più complesso, ma fortunatamente mai impossibile.



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Piccolo ma letale



Il cuore di Gloomhaven Buttons & Bugs è la gestione della propria mano. Avremo infatti a disposizione quattro carte azione, che terremo inizialmente sul Lato A. Queste ci permetteranno di muoverci, attaccare e usare abilità speciali peculiari del nostro personaggio. Una volta utilizzate, non andranno scartate ma dovremo conservarle, girandole sul Lato B. Se sceglieremo di giocarle ancora, dovremo a quel punto rimuoverle e potremo recuperarle solo eseguendo un'azione di riposo. Questo potrà essere breve, impiegando parte del turno, oppure lungo, per curarci e riottenere carte.



In ogni turno dovremo giocare due carte, scegliendone una delle due per decidere l'iniziativa. Più basso sarà il valore, prima agiremo rispetto ai nemici. Le carte giocate sono divise in due: useremo la parte alta di una carta e quella bassa dell'altra, scegliendo in base alla situazione. I nemici, dal canto loro, non se ne staranno a guardare, ma agiranno secondo specifici pattern. Avranno un valore fisso d'iniziativa indicato dalla carta dedicata e cercheranno sempre di muoversi per attaccarci in maniera più efficace possibile. Sulla mappa ci saranno poi ostacoli e zone di pericolo in grado di infliggere danno a chi vi transiterà.



Il tutto risulta incredibilmente efficace, una versione in miniatura di Gloomhaven, perfettamente fruibile anche in spazi molto ristretti. Gli scenari, di difficoltà crescente, includono anche un rudimentale sistema di potenziamento con cui sostituire alcune abilità con altre più avanzate, per essere più potenti e pronti a fronteggiare nemici più agguerriti. Proprio per questo motivo, potrà capitare di ritentare alcune missioni cambiando l'assetto o sperando in qualche tiro più fortunato.



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Gloomhaven: Buttons & Bugs, un GdR formato tascabile



Affrontare l'intensa campagna di Buttons & Bugs ci ha letteralmente rapito. La sensazione di muoversi in un mondo rimpicciolito è davvero tangibile, complici anche le splendide miniature incluse nella confezione e dedicate agli eroi. La scelta invece di proporre cubi per i nemici è sicuramente pratica, sacrificando in parte il design in favore della portabilità. Tutto, compreso il piccolo dado, è pensato per essere trasportato facilmente dovunque. Intavolare il gioco richiederà uno spazio davvero ridotto, dato che gli scenari si concentreranno su una singola carta.



Parlando proprio di queste ultime, Asmodee ha svolto un lavoro di “rifinitura” per aumentare la qualità generale. Rispetto alla versione ricevuta da chi ha partecipato al crowdfunding, le carte ora risultano più solide e “corpose”, anche se probabilmente chi non ama segnare i materiali potrebbe scegliere di ricorrere ad alcune bustine protettive. Volendole utilizzare solo sulle carte del personaggio in uso e dello scenario attuale, lo spazio nella scatola risulta comunque sufficiente per conservare il tutto senza problemi. Ottime invece le ruote segna vita, già assemblate e molto resistenti.



Molto piacevole infine lo stile spiccatamente fantasy delle illustrazioni, che non disdegna ovviamente di strizzare l'occhio al fratello maggiore. Anche Buttons & Bugs, seppur con uno stile più scanzonato, tiene infatti fede a quanto già visto in Gloomhaven, il tutto debitamente proporzionato all'esperienza. Anche gli scenari, con ostacoli raffiguranti bottoni, candele e rifiuti, ha il merito di immergerci totalmente in quest'avventura solitaria.




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lunedì alle 10:10

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