Koi – Recensione
Diventate allevatori di carpe con Koi, gioco da tavolo di dV Games di cui vi parliamo nella nostra recensione. Ideato e sviluppato da un team tutto italiano, il titolo si presenta come un raffinato tile placement, in cui ci si contenderanno i pesci più belli e si cercherà di trionfare sugli avversari curando il proprio angolo di paradiso acquatico.
Mollo tutto e vado ad allevare carpe
“Il termine giapponese “Koi” indica carpe multicolore, conosciute anche come “fiori che nuotano”. Considerate gioielli viventi, simbolo di perseveranza e di virtù, vengono allevate in laghetti ornamentali e venerate per auspicarsi fortuna e successo. I giocatori sono allevatori di Koi che competono per ampliare il proprio laghetto”. Questo è il chiaro e preciso incipit di Koi, che fin dal titolo non lascia alcun dubbio a chi vorrà cimentarsi in questo avvincente boardgame pensato per 1-4 giocatori e della durata di 45-60 minuti a partita.
Lo stile scelto per il titolo richiama inevitabilmente le culture orientali, visibile anche solo osservando la scatola. Una volta sollevato il coperchio, si viene accolti da una discreta quantità di componenti: 170 tessere laghetto in varie forme e tipologie, oltre a carte mercato, obiettivo e ovviamente loro, le carpe. Per restituire la sensazione di pesci che nuotano sotto al pelo dell'acqua, questi segnalini sono stati realizzati in plastica trasparente. Come è possibile notare anche nelle nostre foto, è una scelta che paga l'occhio e rende il gioco incredibilmente affascinante da ammirare una volta intavolato.
Completano il corredo le tessere sorgente, che useremo come base per la nostra creazione naturale, le tessere Sensei per gestire il nostro magazzino e le relative espansioni, segnalini fortuna e moneta e infine un tabellone che fungerà da mercato delle carte. Il tutto, una volta defustellato può essere conservato utilizzando i sacchetti con ziplock compresi nella scatola. Spiace però non sia presente un inserto per tenere le componenti più ordinate, seppur la scelta sia condivisibile data anche la presenza di alcuni elementi tridimensionali.

Come si gioca a Koi
Pienamente appagati dallo stile scelto per Koi e dalla qualità delle sue componenti, abbiamo messo alla prova le meccaniche di gioco. Nel titolo ci si alternerà nell'esecuzione di azioni, cercando di espandere il proprio laghetto e popolarlo di carpe, ma non solo. L'obiettivo finale è quello di disporre gli elementi per massimizzare i punti vittoria ottenuti a fine partita e trionfare sui Sensei rivali. Per iniziare la sfida sarà sufficiente distribuire a ogni giocatore una plancia e una tessera sorgente, oltre a due monete e un segnalino fortuna. Si preparerà il mazzo di carte in base al numero di giocatori, così come la riserva di carpe. Si estrarranno carte per riempire gli spazi del tabellone e si daranno tessere iniziali ai Sensei in base all'ordine di turno. Fatto questo sarete pronti a mettervi all'opera
Nel proprio turno, i giocatori possono scegliere se meditare oppure lavorare. Nel primo caso, si sceglie una carta dal mercato e la si aggiunge alla propria riserva, ottenendo anche la ricompensa o pagando i costi indicati nella parte bassa della plancia. Alcune carte, come gli Aiutanti, ci permetteranno di effettuare azioni aggiuntive nel corso della sfida, mentre altre avranno azioni istantanee o ci faranno ottenere punti extra a fine partita. Salvo diversamente specificato, gli elementi acquisiti andranno collocati nel magazzino, a patto di avere spazi liberi. Potremo riordinarlo in qualsiasi momento per trovare i giusti incastri e, con specifiche carte, ampliarlo per darci più margine di stoccaggio. Con specifiche azioni potremo anche acquistare carpe, che andremo poi a piazzare nel laghetto in turni successivi.
L'altra azione a disposizione dei giocatori è quella di lavorare, eseguendo una delle azioni Sensei. Potremo piazzare tessere o carpe dal magazzino nel nostro laghetto, espandendolo o migliorandolo. Potremo anche spostare carpe già presenti, rispettando le regole di piazzamento. Eseguendo quest'azione potremo anche scegliere di attivare eventuali Aiutanti in nostro possesso, per ottenere mosse aggiuntive. Le tessere andranno piazzate come in un puzzle, rispettando i bordi delle stesse. Il fogliame potrà essere migliorato posizionando una ninfea, mentre le sponde posizionando lanterne. In questo modo potremo ottenere punti extra a fine partita.

Il lago più bello
I turni di gioco si susseguono eseguendo queste due azioni e migliorando il proprio laghetto. In qualsiasi momento i giocatori potranno anche spendere segnalini fortuna in loro possesso per ottenere tessere extra da collocare nel magazzino oppure acquistare carpe a un costo maggiorato di una moneta. Dopo alcune partite sarà anche possibile introdurre gli obiettivi, che chiederanno di completare specifiche richieste. I Sensei più rapidi e abili potranno reclamarli alla fine del turno, se ne avranno soddisfatto i requisiti. Questo garantirà punti aggiuntivi alla fine della partita, oltre che una maggiore varietà nelle mosse che andremo a compiere.
La sfida prosegue fino a quando la riserva delle carpe oppure il mazzo non si esauriranno. Si finirà il turno corrente e se ne giocherà un ultimo completo, passando poi al calcolo del punteggio finale. A far guadagnare il maggior numero di punti saranno le carpe Koi, che a seconda della dimensione varranno da 2 a 6 punti. Otterremo inoltre punti extra se avranno ninfee vicino e li raddoppieremo se saremo riusciti a circondare i nostri pesci di tessere acqua. Guadagneremo poi punti per eventuali obiettivi e per le lanterne, che faranno guadagnare 1 punto per ogni esagono in linea retta davanti a loro. Otterremo infine punti da eventuali pergamene e segnalini fortuna in nostro possesso. Al termine del conteggio, chi avrà ottenuto il punteggio più alto verrà dichiarato vincitore.
Koi vanta anche una modalità in solitario, che segue le stesse regole della versione classica ma introduce alcune varianti per scartare carpe e carte dal mercato, simulando di fatto l'azione di un rivale. Il giocatore è chiamato a completare tre obiettivi scelti casualmente, cercando nel contempo di ottenere il punteggio più alto possibile. In base ai nostri risultati, potremo dimostrarci Gakusei, Senmon o persino Sensei dell'allevamento. La modalità in solitario può essere tentata anche con tre varianti, per chi volesse cimentarsi in sfide ancora più complesse.

Koi: un raffinato tile placement orientale
Affrontare una partita a Koi si è rivelata un'esperienza in grado di trasportarci letteralmente in un mondo orientale, fatto di equilibrio e bellezza. Le meccaniche di tile placement si sposano alla perfezione con la gestione del proprio laghetto, che dovrà non solo essere curato, ma anche pensato per massimizzare i punti ottenuti. Scegliere quando meditare e quando lavorare fa la differenza tra vittoria e sconfitta, soprattutto considerato che le carte all'interno del mercato si sposteranno costantemente, modificando i bonus ottenibili.
Nonostante questo, l'interazione tra giocatori rimane decisamente bassa: a parte rubarsi le carte migliori e gli obiettivi, non ci saranno modi per danneggiare oppure ostacolare le creazioni dei nostri rivali. Questa è in realtà una caratteristica comune a molti boardgame di questo genere, che non pesa particolarmente nel computo generale. Considerate invece le numerose possibilità offerte da carte e tessere, Koi risulta incredibilmente rigiocabile: difficilmente riuscirete a ottenere due laghetti uguali, sia per struttura che per elementi collocati al suo interno. Consigliamo però di introdurre rapidamente gli obiettivi, per evitare di fossilizzarsi su specifiche sequenze di azioni e rendere le partite più frizzanti e combattute.
Dove Koi dà il suo meglio è però a livello di componentistica e di stile. La grafica è curata e ispirata, con chiari riferimenti orientali. L'abbondanza del blu e del grigio si sposano alla perfezione con le carpe Koi, che sono valorizzate al massimo dalla scelta di realizzare dei token trasparenti. Il colpo d'occhio è di quelli che lasciano davvero a bocca aperta, rendendolo un titolo particolarmente “fotogenico”. Condividere il proprio laghetto sarà un vero piacere, conservando gelosamente le immagini di quelli più riusciti.
L'articolo Koi – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.
