Seiferaffo ha scritto una recensione su Greak: Memories of Azur
Non smettere mai di brillare 🌌
Alla fine delle 7 ore e mezza trascorse nel desolato mondo di Azur, Greak si è dimostrato un platform semplice e scorrevole, ma non per questo banale.
Un gioco caratterizzato dalla spiccata vena artistica e dal comparto audiovisivo ammaliante.
Il level design è sempliciotto (tranne nel dungeon finale, dove davvero il gioco mette in mostra tutte le sue meccaniche) e contenuto, ma non per questo fatto male, anzi.
La meccanica sui fratelli, fulcro del gameplay e della produzione, funziona bene nell'idea ma meno meglio nel complesso del gameplay.
Se da una parte gli enigmi da risolvere grazie alle peculiarità dei 3 PG scivolano via che è un amore, è anche vero che purtroppo propone una IA abbastanza deficitaria, con i pg che spesso mi si sono impigliati lungo la mappa e/o sono andati di spontanea volontà in altre aree, costringendomi a ricaricare l'area per poterli portare con me.
Niente di sconvolgente comunque, il gameplay fortunatamente non è stato intaccato da queste limature, piuttosto è stato seccante ogni volta che il problema si presentava.
Alla fine della fiera, Greak Memories of Azur si è rivelato un ottimo metroidvania, non certo il migliore sulla piazza (soprattutto per un amante del genere, come me) ma comunque un validisso e leggerissimo gioco a piattaforme.
Voto assegnato da Seiferaffo
Media utenti: 7
Seiferaffo
Ah, purtroppo ho dimenticato di dire che è anche abbastanza facile.
Nel gioco sarò morto si e no 8/9 volte, di cui il 90% solo perché mi ero incaponito di fare il boss finale no damage