Skyrim è, ad oggi, il mio gioco preferito, uno dei pochi che rigioco con piacere, e l'unico che ho comprato - e giocato - su tre piattaforme diverse (PC, X360 ed ora PS4).
E' stato anche il primo Elder Scrolls a cui ho giocato, anche perché in genere i giochi di ruolo non sono tra i miei preferiti. Avevo provato Oblivion ma non mi aveva detto granché, ma con Skyrim è stata tutta un'altra storia: dopo dieci minuti ero già stata irrimediabilmente risucchiata
Skyrim ha ridefinito il concetto di "open world", creando una mappa vastissima (per l'epoca, 2011), una storyline principale classica ma che, almeno per me, si mette volentieri da parte per fare tutto il resto. La miriade di missioni secondarie, i lavoretti che potete fare, ma anche il semplice andare a spasso senza meta, leggere i libri, o parlare con chiunque voi incontriate: cose da fare ce ne sono in quantità industriali.
I DLC, poi, non sono certo fatti al risparmio: anche lì c'è davvero molto da fare, e ancora di più se volete fare tutto (per platinare/prendere tutti gli achievement). I DLC vi danno anche la possibilità di adottare bambini e di costruirvi non una, ma ben tre case (una rottura di maroni, perché ogni ala va costruita e per tutto dovete trovare le varie risorse )
La difficoltà è ben calibrata, anche se io mi sono sempre portata dietro un personaggio con me, una era la maga Illia (un mostro!!!) e l'altra Serana (ma solo molto più tardi). Avere un alleato aiuta molto nelle prime fasi, soprattutto se capitate inavvertitamente in aree con nemici molto più potenti di voi
Graficamente, beh, non gli si può dire nulla ancora oggi: ha un livello di dettagli molto alto (considerando sempre la sua età) e certi luoghi hanno un'atmosfera fantastica. Chi ha giocato ed amato Skyrim, sicuramente si sarà fermato più volte semplicemente per ammirare il paesaggio o l'aurora boreale notturna. La maestosità dei draghi, poi, lascia a bocca aperta ancora oggi (a me poi i draghi piacciono moltissimo, quindi figuriamoci se non mi piacevano ).
Cosa da non sottovalutare, il gioco si può giocare sia in prima che in terza persona, dando quindi la possibilità di affrontare l'avventura come vi è più comodo.
Il comparto sonoro è, personalmente, il migliore mai sentito in un videogioco. A parte l'ottimo doppiaggio, ci sono le musiche composte magistralmente da Jeremy Soule, di altissimo livello, che vi accompagneranno piacevolmente nelle vostre avventure. Se la volete ascoltare c'è anche su Spotify.
Il sistema di gioco è immediato: i menu sono chiari, e altrettanto chiaro sarà come livellare il personaggio e le varie abilità, o il capire le proprietà delle armature/armi/oggetti, eccetera. Cose da non sottovalutare, visto che ci sono giochi che mi hanno richiesto molto più tempo per capirli un po' (tipo Dragon Age Inquisition ).
La longevità, naturalmente, è il punto forte del gioco. Io ci ho messo circa 400 ore con un unico pg per fare tutto al 100% (DLC compresi), ma devo dire che a me piaceva spostarmi a piedi senza alcuna fretta (sono presenti cavalli e viaggi rapidi, quindi a chi non piace fare il podista avrà punti dove riprendere un po' ovunque)... ma penso che nel complesso, seguendo la storia principale e qualche missione secondaria, ci vogliano all'incirca 40-45 ore.
Ma chi affronta un gioco del genere sa già a cosa va incontro.
Per quel che mi riguarda è IL capolavoro, imprescindibile, che mi ha coinvolto ed appassionato come nessun altro.
Se volete intraprendere l'avventura, vi consiglio, oltre ad una bella dose di adattabilità e tempo, di prendere la versione completa di DLC (la Special Edition, in poche parole).