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Skoonk

ha scritto una recensione su Night in the Woods

Cover Night in the Woods per PC

Gregg rulez ok

È difficile per me parlare in maniera oggettiva di Night in the Woods.
A dire il vero è proprio difficile parlarne, perché il gameplay è quasi assente e tanto di quello che c'è da dire può essere raccontato solo un punto di vista soggettivo. Questo perché NitW punta a toccare il giocatore nel profondo, e con me ci è riuscito benissimo.
I temi affrontati sono svariati, non scontati e caso vuole che mi stiano molto a cuore, dalla pressione sociale, ai disturbi della personalità, alla difficoltà di accettare sé stessi. Che poi diciamolo, non è che se affronti temi cosi importanti e delicati allora puoi atteggiarti a gioco maturo. Anzi, è molto complicato farlo bene soprattutto in un media come quello del videogioco, ci vuole tanta originalità, creatività e soprattutto cognizione di causa.
E il modo in cui li affronta NotW è di una naturalezza e originalità tali da fare impressione, Alec Holowka sotto questo punto di vista fa un lavoro magistrale. E mica solo sotto questo punto di vista.
Night in the Woods è un capolavoro sotto tanti aspetti. Lo storytelling, l'atmosfera, il pathos, la meravigliosa colonna sonora, ma anche i wall of text, l'umorismo nero, i personaggi che sono pochi ma estremamente carismatici e memorabili, le chicche che è possibile scoprire nella piccola Possum Spring. È un gioco intimo, onirico, estremamente immersivo e Mae è una protagonista fantastica, in cui è impossibile non immedesimarsi. Purtroppo le ultime due ore sono totalmente scollegate dal mood del resto del gioco e il finale è inutilmente arronzato e frettoloso. E se vogliamo fare i pignoli, i dialoghi sono tantissimi e non sempre riescono a mantenere sempre un certo livello di sagacia e profondità.
Ma questo non può assolutamente bastare a rovinare l'esperienza incredibile e irripetibile che è stata per me Night in the Woods.

Skoonk

ha scritto una recensione su The Order: 1886

Cover The Order: 1886 per PS4

Revisionismo storico

The Order è un gioco su cui quando è uscito, ormai quasi 10 anni fa, c'era un hype pazzesco. in quanto una delle prime esclusive PS4. Criticato parecchio all'uscita, è finito sempre più nel dimenticatoio e dopo tutto questo tempo se ne parla come un titolo deludente.
Ecco, anche se l'ho giocato tempo fa vorrei fare un po' di revisionismo.
Sicuramente non si tratta di un titolo perfetto, anzi, ricordo che l'ho trovato spesso abbastanza elementare nelle meccaniche, e la trama in particolare non era nulla di ché.
Restano però tanti i motivi per rispolverarlo. Visivamente è ancora oggi impressionante, ha una grafica (e uno stile artistico) da far invidia persino a tanti tripla A usciti in questi anni. E, qui apro e chiudo una parentesi, magari l'intento di Sony era proprio questo, pubblicizzare un gioco creato ad hoc per mostrare tutta la potenza grafica della nuova console.
Il gameplay non sarà rivoluzionario, estremamente dinamico o vario, ma fa decisamente il suo e io mi sono divertito. L'unica cosa deludente di The Order è che poteva essere molto di più con qualche ritocchino, ma certamente non si parla di un gioco brutto o noioso. Boh raga, magari non sarà il vostro gioco preferito ma vale i pochi euro a cui lo trovate e le 6-8 ore di gioco che richiede. Non vi aspettate la profondità di un TLOU e non rimarrete delusi.

Skoonk
Cover Il Professor Layton e il Paese dei Misteri per DS

Settimana enigmistica 2.0

Ammetto che questa è una saga che non vedevo l'ora di recuperare, una saga storica e un piccolo pilastro della settima/ottava generazione targata Nintendo.
Iniziato dal primo capitolo, ovviamente. Incipit interessante, arriviamo nel Paese dei Misteri (nome clamoroso comunque) sotto richiesta di Lady Dahlia, vedova del defunto Barone Augustus Reinhold, con la missione di trovare la Mela d'Oro, citata nel testamento del barone e nascosta da qualche parte in città, praticamente la trama di One Piece. Conosciamo i primi personaggi, ci imbattiamo nei primi misteri e soprattutto risolviamo i primi enigmi.
Però ecco, più passavano le ore, più risolvevo enigmi su enigmi, più cresceva dentro di me un dubbio atroce. Finché, il genio. Mi imbatto in una recensione di un ragazzo proprio qui, su Ludomedia (non ricordo come si chiama ma gli ho chiesto l'amicizia, amico mio se leggerai mai questa recensione hai tutto il diritto di palesarti e pretendere i diritti d'autore) che con una singola frase mette ordine ai miei pensieri, in quel momento confusi.
"Questo è un gioco da giocare d'estate in spiaggia sotto l'ombrellone"
Il nostro amico qui ha ragione da vendere. Sarebbe un eufemismo definire gli enigmi semplicemente il punto forte del gioco, ne sono non solo l'essenza, ma se vogliamo l'unico (ottimo) motivo per giocare questo gioco. Non ricordo esattamente quanti sono, in totale comunque dovrebbero essere poco più di 130, alcuni sono veramente bastardi ma gli hint coins facilitano anche il più ostico degli enigmi.
Detto questo, il gioco per me è abbastanza carente sotto gli altri punti di vista. La trama è banalotta e abbastanza lineare, salvo qualche colpo di scena, alcuni abbastanza prevedibili e altri piuttosto impressionanti devo dire.
Per me però la mancanza davvero grave è una sola: cazzo, siamo nel Paese dei Misteri, ci sono effettivamente dei misteri, quindi mi aspetterei una progressione della storia quasi da giallo, un climax ascendente, scoprire sempre più cose per poi arrivare alla verità. Invece noi siamo completamente all'oscuro di tutto per tutta la durata del gioco, riceviamo pochi o nessun indizio, finché il Professor Layton si ricorda che il gioco ha anche una trama e dice "Mmmh è solo una mia teoria però *procede a dare la spiegazione più dettagliata e verosimile di un mistero fino a quel momento inspiegabile* ". Praticamente c'è una sezione del gioco in cui il professor Layton in mezz'ora spiega TUTTI i misteri del gioco, su cui non avevamo saputo quasi nulla nelle precedenti 12-13 ore. Questo ha condizionato molto il mio giudizio sul gioco, mi aspettavo più ciccia invece è, francamente, un'edizione della settimana enigmistica con una trama. E non c'è niente di male perché mi pare che sia questo il suo obiettivo, però è una scelta che personalmente non ho preferito. Insomma, tutto questo pippone per dire che avrei preferito un gioco un po' più story driven.
Il gioco comunque mi è piaciuto, gli enigmi sono di ottima qualità, se vi interessano principalmente quelli è imperdibile.
Vi auguro di passare una meravigliosa estate, con le pacche a mollo nell'acqua, tra un puzzle e l'altro.

Skoonk
Cover Kingdom Hearts HD I.5 + II.5 Remix per PS4

*Roxas theme starts playing*

Qualche giorno fa era l'anniversario mio e della mia ragazza. Passiamo una bellissima serata, parliamo del futuro, facciamo progetti e a fine serata la riaccompagno a casa. Sulla strada del ritorno dalla mia playlist di Spotify, dopo un paio di skip, parte Lazy Afternoons. Caso vuole che la riproduzione casuale, che tengo sempre attiva, per qualche oscuro motivo si fosse disattivata, quindi partono a ruota Dearly Beloved, Sanctuary e altre ancora, fino a che non parcheggio e sono costretto a spegnere.
Magari a causa della serata appena trascorsa ero un po' emotional, fatto sta che mentre ascoltavo questa bellissima soundtrack mi sono venuti dei feels incredibili. Una volta arrivato a casa decido di scrivere tutte, a poco a poco, le mie sensazioni su ogni gioco di questo ReMIX. Sarà una recensione bella lunga, cercherò di renderla spoiler free, se volete continuare mettetevi comodi e prendetevi qualche minuto.

Kingdom Hearts Remix. Voto: 8.5
Parto subito con una premessa: il primo capitolo della serie non è invecchiato proprio benissimo. Il combat system oggi appare un po' basilare, basato un po' sul button mashing, e solo nelle ultime ore di gioco vediamo un Sora un po' meno legnoso. Ecco, questo è l'unico grande difetto di un gioco che resta capostipite nonché pietra miliare del genere. La trama è raccontata in maniera semplice ma efficace, il connubio improbabile Disney-Final Fantasy-GDR funziona alla grande. Per chi come me è cresciuto a pane e classici Disney non potrà fare a meno di farsi strappare un sorriso nostalgico mentre visita i vari mondi del gioco. Ma più di tutto (e questo vale per quasi tutti i capitoli successivi) il vero punto di forza di KH è la sublime direzione artistica, una lore incredibile e delle ost che hanno pochi eguali in termini di bellezza e carica emotiva nella storia del videogioco. Sarà anche la novità, gli Heartless, i mondi Disney, ma la sensazione di magico e di mistero che dà il primo gioco è senza pari. Da menzionare anche un discreto post game, con alcuni boss segreti e collezionabili da trovare.
Che poi uno avrebbe la possibilità di cambiare il party, ma diciamocelo, quanto è bello menare mazzate con Pippo e Paperino?

Kingdom Hearts Re:Chain of Memories. Voto: 5.3
Eccolo lì.
Il merda.
Lo schifoso.
La pecora nera.
C'è da dire che la versione originale per GBA dicono fosse godibile, e probabilmente è così, io ho giocato quella per console fissa e l'ho trovata quasi atroce. Forse il combat system con le carte poteva funzionare meglio su una console portatile, fatto sta che il remake su PS2 non solo non funziona, ma è pigro e frustrante. La trama è anche interessante e probabilmente l'unica cosa per cui valga la pena fare le due run necessarie per completare il gioco, ma il gameplay purtroppo è davvero difficile da digerire, una schifezza unica. Un'altra martellata sui coglioni è stata rigiocare gli stessi mondi del primo gioco, riproposti tra l'altro in maniera molto più abbozzata e pigra, forse nel tentativo di alleggerire l'esperienza di gioco ma a me ha fatto cagare come scelta, nella seconda run poi ti buttano il boss lì, così, e sembra tutto così insensato. Probabilmente su GBA poteva avere il suo perché anche grazie ad uno stile grafico diverso, esplorare i mondi del primo KH in 2D è qualcosa di nuovo, magari dà anche un tono più leggero. Invece il remake per PS2 è in 3D, stravolgendo completamente l'idea iniziale, i mondi di gioco in questo modo sono presi pari pari da KH1, ci credo che poi viene una schifezza. Mi arrabbio molto perché non è un gioco terribile ma è un gioco pigro, una roba del genere potevo aspettarmela da un capitolo secondario o uno spin off, invece CoM è importantissimo per la trama ed è a tutti gli effetti il seguito del primo Kingdom Hearts. Poteva essere un bel gioco e bastava anche poco considerata la base di trama, ma si è scelto di arronzare rendendolo inutilmente frustrante. Peccato.

Kingdom Hearts II Remix. Voto: 9.2
Considerato il migliore della saga, e a buon merito direi. Abbiamo finalmente dei nuovi mondi Disney da esplorare e quelli che già c'erano nel primo sono riproposti con una trama diversa, che li rende godibili a differenza di CoM. È raccontato magistralmente e con l'introduzione dei Nessuno la lore si amplia parecchio: senza anticipare nulla, credo che le prime 3 ore abbiano una carica emotiva così alta da poter essere quasi un gioco a sé. So che all'epoca alcuni si lamentarono di un inizio lento e poco volto all'azione, sinceramente io l'ho amato: avrei voluto non finisse mai, indubbiamente il miglior opening level che abbia mai giocato, se può definirsi così. Roxas è un personaggio incredibile e non poteva esserci miglior introduzione.
A mio parere, mentre nel primo capitolo il combat system era il punto debole del gioco (non era brutto eh, solo invecchiato maluccio), in KHII è l'esatto contrario. Vediamo sin dalle prime ore di gioco un Sora molto più sciolto, combo spettacolari, comandi reazione, tantissime nuove funzionalità come le fusioni che rendono molto più dinamici gli scontri. E se KH1 sente il peso degli anni, dire che KH2 sia invecchiato bene è riduttivo. Un'esperienza di gioco pazzesca, un gameplay profondissimo, che rispetto all'uscita era 15 anni avanti, una trama matura con tantissimi momenti epici (come una CERTA battaglia contro giusto UN PAIO di Heartless). L'Organizzazione XIII ha delle motivazioni profonde, le loro sofferenze e il loro conflitto interiore li rende dei cattivi di grande spessore, difficili da odiare. Persino la ost se possibile riesce ad essere bella quanto se non più di quella del primo gioco, Yoko Shimomura ha fatto veramente un lavoro della madonna. Anche il post game è incredibilmente vasto, ci sono tantissimi boss secondari, collezionabili, boss segreti, insomma potenzialmente uno potrebbe giocarci per centinaia di ore. Un'esperienza bellissima, profondissima e originale.

Kingdom Hearts 358/2 Days. Voto: 8
Uno dei due giochi resi a film della collection, non mi esprimo sul gameplay perché non l'ho proprio toccato, infatti il voto è basato solo sul film. Stavolta il protagonista è Roxas, e il gioco è ambientato durante gli eventi di Chain of Memories. Capiamo il motivo delle azioni di Axel, che fino ad ora sembravano incomprensibili, e viene introdotto Xion, il personaggio più sfigato della serie dopo lo stesso Roxas 😅. Devo dire che mi sarebbe piaciuto giocarlo, sarà perché l'ho visto tutto d'un fiato ma mi sarebbero piaciute anche piccole sezioni di gameplay per regolare il pacing. La storia è molto toccante e commovente, forse la più toccante della serie. Certi personaggi mi sono rimasti nel cuore.

Kingdom Hearts Re:Coded. Voto: 4
Andrebbe dopo BBS, ma non mi andava di chiudere la recensione su una nota negativa. A differenza di 358/2, ci ho giocato qualche ora su DS prima di vedere il filmato. Devo dire che il gameplay non era terribile, anche se piuttosto semplificato. Non si può dire lo stesso della trama: il film di 358/2 è riuscito perché era un gioco, presumibilmente, abbastanza plot based. Guardare Re:Coded è quasi un'agonia, nulla di quello che succede è davvero importante e anzi sarebbe totalmente skippabile, se non fosse per gli ultimi due filmati (dalla durata totale di meno di 10 minuti), che pure non è che siano così importanti. Un vero e proprio spin off, di cui viene tolta la parte giocata, rendendolo un pugno nello stomaco. Mio consiglio: se volete l'esperienza completa di KH vedetelo, non me la sento di sconsigliarlo completamente, ma se recuperate magari gli ultimi 15 minuti su YT vi risparmiate 3 ore di roba inutile.

Kingdom Hearts Birth by Sleep. Voto: 9.6
Prequel di tutta la saga, tantissimi personaggi nuovi e nuovi mondi. Ho apprezzato tantissimo la ventata di novità che ha portato questo gioco, ci voleva proprio. E anticipo già che mi è piaciuto anche più di quel capolavoro di Kingdom Hearts 2.
Ci sono 3 protagonisti, Terra, Ventus e Aqua, ed è necessario fare una run con ognuno di loro per avere un quadro completo della storia, vissuta da 3 punti di vista differenti. Il gameplay non raggiunge la profondità di KH2 ma ci va vicino, scompare la barra del mana e viene introdotto il command deck, che con il progredire della storia permetterà di sbloccare nuovi slot per i comandi, una personalizzazione sempre più unica e di sfruttare appieno le peculiarità di ogni personaggio. Probabilmente questo cambio di gameplay è dovuto al fatto che è uscito per PSP, che essendo una console portatile richiedeva un gameplay più immediato, ma non per questo risulta meno profondo e dinamico, anzi soprattutto sul finale tramite melding si possono ottenere dei comandi che fanno sentire davvero onnipotenti. Vengono introdotti anche i comandi epilogo, veri e propri finisher per le combo, delle trasformazioni elementari potentissime che terminano anche loro con una finisher, un'utilissima barra Focus e le meno utili Unioni Dimensionali, che non mi sono praticamente mai trovato ad utilizzare. Però insomma, le novità sono tante e ben ingegnate, se non arriviamo alla profondità di gameplay di KH2 poco ci manca.
La cosa che mi ha fatto innamorare di questo gioco però è il modo in cui si intrecciano le trame dei protagonisti, ognuno di loro affronta la propria battaglia interiore ed è alla ricerca di qualcosa. Ho amato follemente tutti e tre i protagonisti, tutti caratterizzati in modo assurdo, specialmente Terra credo sia quello con lo sviluppo più interessante, ma anche i personaggi più secondari sono costruiti benissimo nonostante uno screen time a volte limitato. Ho apprezzato anche Eraqus, ma soprattutto Xehanort è un personaggio veramente carismatico e Vanitas...beh, Vanitas mi è piaciuto veramente tanto, è un personaggio con un potenziale incredibile e spero di vederlo anche nei giochi successivi. Insomma, caratterizzazione dei personaggi da paura. La trama è veramente incredibile e il background è clamoroso, sostenuto silenziosamente anche dai diari di Xehanort che dovremmo raccogliere per sbloccare il finale segreto. Il punto più alto si raggiunge nella fase finale di ognuna delle storie dei 3 protagonisti (e del finale segreto), con delle boss fight veramente belle e cariche di emozioni.
Anche i contenuti post game sono come al solito abbondantissimi, tra collezionabili, boss segreti, Arena del Miraggio e alcuni minigiochi molto godibili. Se proprio devo fare un appunto, la colonna sonora non è al livello dei due precedenti capitoli principali della serie.
Le emozioni che mi ha lasciato questo gioco però sono indescrivibili. Non vedo l'ora di giocare i prossimi, nella speranza di incontrare ancora Terra, Ventus e Aqua.

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