Sneaky ha scritto una recensione su Dead Space (2008)
Il silenzio di Isaac
Nello spazio profondo nessuno può sentirti urlare. Anche perchè l'ingegnere minerario Isaac Clark, protagonista del gioco, non parla. Gli unici rumori che sentiremo saranno gli inquietanti rimbombi metallici della nave spaziale Ishimura, dove si svolge il gioco, e le terrificanti grida dei necromorfi, i nostri amici di merenda.
Un action/horror in terza persona, in cui i necromorfi sono le vere star del gioco: design eccellente, movimenti nervosi e arti amputabili per sconfiggerli. A nostra disposizione avremo poche armi per farli a pezzi, ma ben differenziate e potenziabili, modalità secondarie incluse.
Scelta azzeccatissima quella di rendere l'HUD completamente in-game, senza alcuna interfaccia, aumentando il coinvolgimento già elevato dall'ottima atmosfera che il team è riuscito a realizzare (ricordando spesso Alien).
Purtroppo non si può dire la stessa cosa della narrativa: una serie di obiettivi da svolgere con l'unico scopo di farci avanzare livello dopo livello (gira la valvola, accendi il generatore, manda un segnale radio ecc...). A martoriarla ulteriormente sono i dialoghi spesso inascoltabili, colpa di una calibrazione sonora disastrosa, a cui le opzioni audio possono fare nulla.
Difetti non particolarmente pesanti in un horror che punta tutto su atmosfera e alieni, in cui si può sorvolare pure sul tanto famoso quanto scandaloso doppiaggio di Dario Argento e su proiettili che trapassano i nemici senza colpirli qualche volta di troppo. Buona longevità e discreto comparto tecnico.
Il vero limite di Dead Space, quello che gli tarpa le ali verso i migliori horror di sempre, è la visuale in terza persona. Incomprensibile questa scelta (se non forse per adocchiare un pubblico più vasto), che mozza tensione e anche il combat system melee (perchè è stato adottato quello classico degli fps). La telecamera esterna infatti, anche se ravvicinata, quasi sdoppia le distanze visive, sia orizzontali che verticali, e il personaggio controllato fa da barriera tra lo spettatore e il nemico, riducendo enormemente il senso di pericolo, di paura.
Dal "Manuale dello Sviluppatore", capitolo 1: << [...] se vuoi creare un horror terrificante, la visuale in prima persona è l'unica scelta [...] >>
PRO:
- design dei necromorfi eccellente
- ottima atmosfera
- design e funzionalità delle armi
- buona longevità
- HUD completamente in-game
CONTRO:
- la terza persona limita molto tensione e combat system
- narrativa ridicola e dialoghi inascoltabili
- a volte i proiettili vanno a vuoto
- il doppiaggio di Dario Argento è... no.
Voto assegnato da Sneaky
Media utenti: 8.5 · Recensioni della critica: 8.6
Cthulhu
"se vuoi creare un horror terrificante, la visuale in prima persona è l'unica scelta" qui andiamo nelle opinioni MOLTO personali e non nel "manuale dello sviluppatore"
Ad esempio il mio manuale dello sviluppatore dice:
"se vuoi creare un gioco con jumpscare, la visuale in prima persona è l'unica scelta"
"se vuoi creare un buon survival horror, la visuale in terza persona è l'unica scelta"
Focus
"Il Nemesis" di RE3 è in disaccordo con il tuo primo punto
Sneaky
Per me la terza persona ammazza proprio la paura. I più spaventosi di sempre sono tutti in prima (Alien Vs predators, Alien Isolation, Amnesia, RE7...). Poi sicuramente ci sono delle eccezioni. Ma fosse stato in prima persona Dead Space, sarebbe stato davvero terrificante.