Sgn98

Fiuuu... finalmente ho finito Mega Man 11 e sono soddisfatto! Quel che salta subito all'occhio è il buon uso della grafica cell-shading, per richiamare i colori vivaci tipici della serie classica (almeno non hanno usato ancora una volta la grafica 8-bit), il Level design ed i Boss sono piuttosto ben curati ed impegnativi, tanto da aver perso una marea di vite ed aver passato molto tempo a studiare bene i loro movimenti e punti deboli. L'unica novità che ho apprezzato è il Double Gear: rallenta il tempo e rende i propri colpi più potenti per un breve tempo. I difetti sono la OST buona ma poco accattivante e Mega Man è l'unico personaggio giocabile (rispetto al 9 e 10). Il gioco non innova ma regala comunque delle gran emozioni! L'ho consiglio, soprattutto per chi cerca la sfida! ^^

https://stegon.blogspot.com/2020/01/cloc … (RECENSIONE COMPLETA)

I problemi che erano presenti nel predecessore sono rimasti, però, in parte, sono stati risolti e migliorati, dove è stata aumentata di poco la longevità (anche se, il quantitativo dei livelli è lo stesso del predecessore), i livelli sono resi leggermente più lunghi, meno noiosi e più vari ed ho notato anche che la grafica è stata migliorata, persino nella schermata della mappa. Peccato che ci siano solo due livelli auto-scorrimento in groppa al cavallo. Ho notato anche che la difficoltà è stata aumentata, sia nei livelli che nei boss e quest'ultimi risultano essere migliori rispetto al predecessore, soprattutto il boss finale.

Finalmente hanno pensato di dare un senso alla rigiocabilità, dove, in ogni livello (ad eccezione dei boss), sono incustodite quattro carte. Facendole ruotare tutte, otteneremo una chiave d'oro. Nei livelli è presente un minigioco segreto dove bisogna battere l'avversario nella gara di velocità, evitando i vari ostacoli. Vincendo, si otterrà anche lì una chiave d'oro.

Ed infine, per arricchire ancora di più il pepe, c'è un'altra modalità di gioco, ovvero una Boss Rush di tutti i boss di Clockwork Knight 1 & 2, controllando uno dei due personaggi giocabili (quest'ultimo non è giocabile nella modalità Avventura). Come se non fosse già abbastanza, si possono sbloccare dei minigiochi in più. Starà a voi a scoprirli.

È un ottimo sequel, anche se, mi aspettavo molto di più. Consiglio di più giocare a questo e di lasciar perdere il predecessore.

https://stegon.blogspot.com/2020/01/cloc … (RECENSIONE COMPLETA)

Se avete già giocato a Toy Story (1995-1996), le similitudini con Clockwork Knight (1994) non saranno di certo poche, visto che condividono sia l'argomento dei giocattoli viventi che il gameplay stesso.

A parte questo dettaglio, parto subito ad elogiare le cut-scene (piuttosto simpatiche e funzionali), il lato grafico (tranne per la schermata della mappa, bleah! Comunque, è un misto fra 2D e 3D, che sfrutta piuttosto bene per i limiti hardware del Saturn), i boss (non tanto per la difficoltà, quanto per il loro essere differenti e vari) e, soprattutto le musiche (piuttosto orecchiabili). Non posso dire lo stesso per il gameplay, come mai? Non solo è troppo classico, ma è addirittura piuttosto ripetitivo, piatto, generico ed anche troppo facile, roba che non si avvicina in alcun modo ai livelli di eccellenza di Super Mario Bros. e di Sonic 1.

E aggiungiamo che non è piuttosto longevo (con tre livelli per ogni stanza in totale di quattro stanze) e la rigiocabilità è inesistente, visto che, una volta completato il gioco, non ci sarà più nient'altro da fare, se non ricominciare tutto da capo e di finirlo alla stesso modo. Ed il Bonus Stage è piuttosto inutile!

Prima di iniziare, per chi non l'avesse mai visto e/o giocato, vi avviso che il gioco è invecchiato male e non è un caso che è stato ben soppiantato dal suo remake (Zero Mission), per una serie di motivi: Nessuna minimappa, qualche glitch grafico e qualche evidente errore di Level Design.

La difficoltà non sta nei nemici, soprattutto se si è ben potenziati, bensì sull'esplorazione (o, per meglio dire, Backtracking) e sui segreti ed oggetti nascosti, dove quest'ultimi sono imbottiti in ogni singola area della gigantesca mappa, costringendo così il giocatore di perlustrare ogni singola area per non dimenticarsi degli oggetti utili (per la precisione, potenziamenti) per facilitarci nella situazione ed andare avanti nel gioco, riuscendo a contribuire così una gran longevità.

L'atmosfera è oscura e misteriosa, con qualche dettaglio horror fantascientifico, come il film Alien, da cui il gioco si ispira e la colonna sonora e lo stile grafico sono piuttosto ben azzeccate per quel tipo di atmosfera.

Ve lo consiglio? Certo che sì (sempre che riusciate a sopportare i difetti che vi ho elencato, che non son molti, per fortuna), soprattutto se contiamo che giocone era ai tempi del 1986, dove non c'era nessun altro gioco che avesse un gameplay al passo con i tempi e questo gioco è riuscito a fare la differenza e sono riuscito ad amarlo per questo, roba che se non ci fosse stato Metroid, non avremo mai avuto giochi che offrissero una gigantesca mappa con il continuo Backtracking (e nemmeno i Metroidvania).

Non ho voluto dare un voto, sia perchè non me la sentivo di dare un voto ad un gioco così datato e perchè un numero non vorrebbe dire un bel nulla quando si giudica un prodotto.

Ah una cosa! Occhio al momento di epilessia dopo aver sconfitto il boss finale.