talesofmanu ha scritto una recensione su Grandia II
Ci sono alcuni giochi che vengono osservati da lontano da tanti per tanto tempo, che suscitano curiosità e anche vivo interesse, che vengono risolutamente considerati degli ottimi esponenti del loro genere, ma che vengono giocati da pochi.
Non so se Grandia II sia stato giocato da molti o da pochi, quello che so è che meriterebbe di essere riscoperto dai più, trattandosi di un'autentica gemma, a volte forse troppo nascosta.
Una storia complessa, profonda, a tratti anche difficile, ci porterà a confrontarci con la verità che si cela dietro le etichette, dietro la rassicurante chiarezza delle classificazioni, che tanto ci piace utilizzare per placare la crescente ansia di incertezza che ci attanaglia.
Il bene e il male si tingono di tinte miste, molto sfumate, in questa storia che parte in sordina, si presenta, volutamente, come un semplice viaggio per la salvezza del mondo, e si rivela, poi, un'epica sintesi di valori e disvalori, di verità e menzogna, di essere e di non essere, in cui difficilmente si potrà rinvenire elementi scontati o meri clichè.
Ryudo è un protagonista estremamente “reale”, un giovane uomo disincantato, arrabbiato con una vita che si è rivelata difficile, strappandolo ai suoi affetti in modo brutale, rendendolo peregrino sulla terra alla ricerca di qualcosa che non gli concede la grazia di rendersi chiaramente visibile ai suoi occhi, tormentandolo silenziosamente.
Le parole di Ryudo sono fredde e taglienti, i modi bruschi e molto pratici, ma c'è una nobiltà sopita tra le pieghe della sua apparente indifferenza, che lo muoverà e smuoverà verso la consapevolezza di poter trovare uno scopo solo spogliandosi di sé, accettando l'ineluttabile e compiendo il possibile, abbracciando una missione che gli si presenta, inizialmente, come lavoro, mero mezzo per un fine prettamente economico.
Il nostro giovane mercenario (passatemi il termine, intendiamolo in senso lato), che lavora su commissione, passando da un'occasione di profitto all'altra, accompagnato dal suo fedele falco parlante Skye, si troverà, ignaro, o forse già presagendo, a livello epidermico, qualcosa di più grande, ad accettare un lavoro che segnerà il passaggio da un'esistenza di solitaria chiusura in una silenziosa auto commiserazione, ad un'avventura di puro sacrificio e abnegazione.
Ed allora, scortare la giovane Elena, sacerdotessa della chiesa del dio Granas, fino al luogo dove avrebbe dovuto tenersi una cerimonia, spalancherà per Ryudo le porte di una realtà che lo desterà brutalmente dal suo torpore, mettendolo di forza su una strada cui tenterà tiepidamente di ribellarsi, ma che poi ne segnerà la salvezza, portandolo, finalmente, a confrontarsi con i fantasmi del suo passato e del suo presente, e a ritrovare se stesso nel superare ciò che è stato e nel costruire un futuro non più ripiegato sui suoi limitati orizzonti.
L'oscuro avvento di Valmar, divinità malvagia che si credeva oramai perduta, e la misteriosa comparsa di uno spadaccino oscuro, al suo servizio e per nulla indifferente al nostro protagonista, per motivi inizialmente ignoti, saranno l'occasione e la causa di un viaggio apparentemente sorretto da elementi narrativi convenzionali, ma in realtà capace di profonde ed intense incursioni in ambiti delicati.
L'apparizione di Millena, donna misteriosa apparentemente votata a malvagi propositi, mischierà le carte in tavola, svelando ciò che si cela dietro i pilastri delle nostre pur fragili certezze.
L'eterno scontro tra bene e male sfuma in un'indeterminatezza che è poi caratteristica della condizione umana, in cui il buono ha anche un lato oscuro e il malvagio sa redimersi a momenti.
Questa profondità conferisce ad una storia, che ben poteva essere meramente bidimensionale, un'intrigante complessità.
I personaggi scopriranno, a proprie spese, che per trovare riparo dall'oscurità non bisogna mai smettere di combatterla e che il bene può filtrare anche attraverso le coltri più fitte.
Elena, Milena, Ryudo. Ognuno di loro è coinvolto in un viaggio che, tramite lo scontro contro Valmar, e contro le sue ramificazioni terrene, più o meno prevedibili, lo spingerà ai limiti di se stesso, sfidandolo apertamente in un duello senza quartiere per l'affermazione di una verità stupefacente quanto banale. L'umanità è una condizione complessa, perchè sa elevare l'immondo rendendolo capace di gesti esemplari e, al contempo, sa spingere il bene verso aloni di oscurità, più o meno estesi, fondendo questi due poli in un unica miscela, che prende colore dalla parte prevalente e struttura una natura stratificata e difficilmente catalogabile, con cui bisogna fare i conti, prima o poi.
Il protagonista, in particolare, si è rivelato, anche a distanza di tempo, uno dei personaggi meglio scritti della mia intera “carriera” videoludica, assolutamente scevro da forzature e banalità, solido nella sua trasformazione interiore, vivo e risonante.
Gli eventi della storia, esaltati e ammantati di questi temi universali e al contempo estremamente reali, procedono incalzanti, in un parallelo interiore ed esteriore che davvero dà al giocatore il polso dell'importanza delle vicende di cui si trova protagonista.
Il finale, che ben avrebbe potuto regalarci un setting convenzionale e rassicurante, sa invece donare ulteriori spunti, a riprova dell'aspirazione del gioco ad una complessità narrativa ampiamente raggiunta. E il viaggio dell'eroe non si inscrive in storie da tramandare, ma muta, si trasforma, e non cessa mai di tornare a chiamarlo.
Ottimo, veramente, il sistema di combattimento, che, presentandosi come un classico bs a turni, peraltro capace di un buon dinamismo, richiede al giocatore una buona dose di strategia e un'oculata gestione del sistema di potenziamento e crescita dei personaggi, che si presenta decisamente implementato rispetto a quello visto nel primo capitolo.
Sarà possibile potenziare i personaggi in modo completo e diversificato, privilegiando le magie (associate a mana eggs estremamente diversi tra loro), le skills o le mosse speciali, costruendo così l'attitudine del proprio personaggio sul campo di battaglia, pur, ovviamente, nell'ambito di binari predefiniti.
A livello tecnico il titolo risente del passare degli anni, non brillando neanche quanto al comparto sonoro.
Limite importante, a mio avviso, è l'eccessiva linearità del titolo, che prevede un solo dungeon opzionale (per quanto mi consta) ed è privo di un sistema di sub quests.
Tale linearità, peraltro in comune con il primo capitolo della serie, è tuttavia attenuata, nei suoi riflessi negativi, dalla varietà degli ambienti e dalla scarsità di backtracking, che è dosato in modo da essere prettamente funzionale alla narrazione.
Mi sento di consigliare decisamente questo titolo, che potrebbe rivelarsi una perla nascosta da nomi più risonanti, capace di offrire una storia dai ricchi spunti, interpretata da personaggi “reali”, con un impianto di gioco solido e ottimamente fruibile.
Voto assegnato da talesofmanu
Media utenti: 9.3
Shinichi Kudo
Leggendo la tua splendida Rece. Manu, mi è venuta voglia di giocarlo
Questo è sicuramente un titolo che devo possedere, pertanto lo aggiungo immediatamente alla mia lista "della spesa" : )
talesofmanu
Fai bene Shinichi, è un gioco davvero interessante e profondo, io l'ho giocato con estremo piacere e ora sto cercando di recuperare il terzo capitolo della serie, che però mi hanno detto essere un pò al di sotto dei primi due...
Shinichi Kudo
Ma quanti capitoli sono Manu ?
talesofmanu
Allora, ci sono Grandia (psx), Grandia II, Grandia III e Grandia Extreme (ps2). Su quest'ultimo so ben poco, purtroppo. Poi non so se ci siano altri capitoli minori, tipo spin - off!
Shinichi Kudo
Ah capito
Pazzo
Io ce l'ho e non l'ho giocato ancora... Ma al solo pensare quello che devo fare su PS2 mi sale la depressione
Il_Vile
grandia1+2 sono fantastici. Il 3 e l'extreme non li ho fatti ancora.
Mark
"Sinceramente vorrei la metà della tua capacità di approfondimento Mark"
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MA VACCAGARE!
Mark
Scusa se leggo e condivido solo adesso, ma oggi non ho avuto tempo e domani me ne sarei sicuramente dimenticato
Comunque rece bellissima e che condivido in pieno, anche se... un 9 potevi anche concederglielo secondo me
Ad ogni modo... complimenti. Vorrei vederti scrivere un saggio sulla storia dei giochi di ruolo, un giorno.
Mark
Io invece non vedo l ora di leggere la sua futura (spero) recensione di Silent Hill 2 (quando lo giocherà). sono sicuro che impazzirebbe per SH2
Johnlocke07
Io non vedo l'ora di leggere la sua recensione futura su Final Fantasy VI. Sono certo che saprà cogliere l'originalità su cui poggia la struttura narrativa di un titolo di ben 20 anni fa. E per quel che mi disse sulle serie dei Tales of, sembrerebbe che FF VI sia quello che ha almeno una caratteristica comune della saga tanto amata.
Ottima recensione per Grandia II. Manu ormai sei divenuta una garanzia che non prevede termini di scadenza..... o forse si ( vai vai recensisci Asura Wrath )
Cyan
Manu, fossi in te sfrutterei i tuoi fan facendomi pagare le recensioni
Pazzo
Sì manu, non vedo l'ora per Asura : ))
talesofmanu
*_____* ma grazie a tutti!!
Cyan qua semmai mi sa che sono io che dovro' pagare loro
Ravil_Gordan
Beh che dire è sempre un piacere leggere le tue recensioni, sopratutto perché dimostrano la passione che ci metti nel farle. Complimenti davvero se non fossi pieno di giochi da finire mi metterei oggi stesso a rigiocare questo capolavoro
Ravil_Gordan
PS: Per il pagamanto facciamo il solito
talesofmanu
Ahahahha ma certo Ravil! Tanto le coordinate le ho!
Ravil_Gordan
Ottimo
FabryPxL
quando lo comprai visto il prezzo irrisorio acquistai il pacchetto completo,gioco+guida.Ma le mie drammatiche conoscenze della lingua anglosassone all'epoca mi costrinsero a skippare parecchi dialoghi quindi anche se sono arrivato in fondo lo devo riprendere prima o poi