TanoX_93 ha scritto una recensione su Kingdom Hearts III
Addio infanzia.
Quello che fino a qualche anno fa sembrava un miraggio, un sogno che non si sarebbe mai realizzato, alla fine è diventato realtà. Kingdom Hearts 3 è uscito già da qualche settimana ormai e la sua esistenza significa molto, per tutti noi fan che lo abbiamo atteso come il Messia per troppi anni. Mi ritengo un fanboy della serie, non lo nego e non lo nascondo, ho giocato praticamente ogni singolo titolo, più o meno a fondo, e conosco la storia quasi alla perfezione, in quasi ogni sua sfaccettatura, per cui si può dire che attendevo questo “terzo” capitolo della serie anche solamente per vedere se tutta questa mia conoscenza potesse essere messa a dura prova per comprendere come Nomura avrebbe avuto intenzione di chiudere tutti gli intrecci narrativi che nel corso degli anni ha creato. Alla fine della fiera, posso dirmi più che soddisfatto del prodotto che mi è stato offerto, al punto da farci perfino una recensione, cosa sempre più rara per me. Il tutto sarà suddiviso in categorie, come facevo una volta, trattando un tema alla volta per renderla più fruibile, perché so già che verrà fuori un papiro infinito che leggerò solo io e il mio gatto immaginario. Senza perdermi in altre chiacchiere, parliamo un po' di KH3.
TRAMA
Voglio partire con quello che ritengo l'aspetto più importante di tutti in KH3, o quantomeno il motivo principale che ha spinto tutti i fan ad acquistare il gioco: ovviamente la storia. KH3 narra l'atto conclusivo della Dark Seeker Saga, meglio conosciuta come la saga di Xehanort, il villain principale di questo arco narrativo. Tale arco narrativo ha avuto inizio nel lontano 2002, con l'uscita del primo KH, per poi svilupparsi in CoM ed in KH2 e, negli anni successivi, espandersi con titoli che andavano a spiegare meglio il contesto nella quale si trovavano determinati personaggi, in alcuni casi donandogli nuova profondità (come in 358/2 Days o con le cutscene extra di KH2FM), mentre in altri casi andando addirittura a narrare eventi avvenuti in un passato più o meno lontano ma che in qualche modo trovano un collegamento piuttosto importante con gli avvenimenti di KH3 (come BBS e, fino a un certo punto, Back Cover). Senza voler menzionare l'importanza anche di titoli come DDD e 0.2, che fanno effettivamente da prologo per KH3 (cavolo, il secret ending di 0.2 si chiama proprio KH 2.9 per dire), vien da sé che per godere appieno della storia del titolo è NECESSARIO conoscere tutti gli avvenimenti dei vari titoli precedenti ed a questo e non c'è alcuna via di scampo. Il modo in cui è gestita la trama dà per scontato che si conoscano già i personaggi, che si sappia cosa abbiano fatto o cosa vogliano fare, chi siano in realtà e perché vogliano fare quello che stanno facendo. Insomma, avere già un background completo serve tantissimo non solo per capire i dialoghi che, come da tradizione della serie, possono sembrare assurdi in molte occasioni se non si sa di cosa si sta parlando, ma anche semplicemente per provare empatia con i personaggi nei momenti cruciali. Fatta questa premessa, com'è quindi la trama di KH3? Tolti i problemi di narrazione che purtroppo pecca in quanto a equilibrio, la storia è molto soddisfacente. Per gran parte del gioco avremo a che fare con una narrazione lenta, intenzionata a lasciarsi scoprire a poco a poco, lasciando comunque il giocatore affamato per più informazioni ogni volta che gli eventi sembrano avanzare. Il tutto inizia ad esplodere all'avvicinarsi delle fasi finali del gioco, quando quest'ultimo decide quindi di andare all-in come avviene spesso nella serie e di iniziare a mostrare le sue carte. È qui che la narrazione offre il suo meglio, a partire dal momento in cui i 7 guardiani della luce si radunano sul luogo designato per affrontare le 13 oscurità radunate da Xehanort avrà inizio un susseguirsi di eventi anche piuttosto forti che raggiunge il suo culmine proprio col finale dell'opera, dal sapore fortemente agrodolce. Un finale d'impatto che, se siete fortemente emotivi come il sottoscritto, potrà anche farvi commuovere, A MAGGIOR RAGIONE se siete fan che hanno seguito la serie fin dall'inizio o comunque per tanto tempo, ma la cosa più importante è che nel complesso riesce a dare una risposta alla maggior parte dei quesiti aperti negli anni da Nomura, lasciandosi comunque qualcosa per il futuro della serie che, come penso sia già noto, è tutt'altro che finita. Una menzione d'onore va sicuramente fatta all'epilogo ed al finale segreto che non solo pongono le basi per quella che sarà la prossima saga, ma offrono anche una rivelazione piuttosto importante.
Nel complesso quindi si può definire la trama di KH3 assolutamente soddisfacente e riesce a dare una conclusione più che degna alla saga di Xehanort, nonostante sia afflitta da problemi di pacing nella narrazione e di qualche escamotage un po' forzatuccio che purtroppo stona con il solito modus operandi di Nomura, che nell'arco dei vari titoli ci ha abituato a dare delle risposte anche alle domande più banali con delle spiegazioni talvolta piuttosto complesse.
GAMEPLAY
Il gameplay di KH3 è un'esplosione. È così che riassumerei questo aspetto del gioco in meno di 10 parole. Volendo scendere un po' più nel dettaglio, si tratta di un gameplay molto riuscito, di un'esplosione di divertimento appunto. Essendo uno dei capitoli numerati della serie, si ritorna quindi a quello che è lo stile classico dei primi 2 titoli, prendendo comunque in prestito qualche meccanica qua e là dagli altri giochi, come ad esempio lo Shot-lock da BBS, i Situation Commands da 0.2 ed il Flowmotion da DDD. Il combat system riesce ad offrire tanti strumenti al giocatore, per permettergli di affrontare il gioco utilizzando lo stile che più gli aggrada, senza vincolarlo ad un singolo playstyle o forzandolo ad utilizzare determinate strategie perché semplicemente non c'è di meglio. Forse gli strumenti messi a disposizione di Sora in questo capitolo ad alcuni possono risultare anche troppi, ciò non toglie però che tanti strumenti vuol dire anche più varietà nel gameplay se si decide di sfruttarli tutti in maniera equa piuttosto che propendere per un singolo aspetto. Si ha la possibilità di equipaggiare tre Keyblade diversi alla volta, ognuno con le proprie trasformazioni e, di conseguenza, il proprio pattern di mosse, e la grande novità di questo sistema è che si potrà finalmente cambiare arma in qualunque momento durante la battaglia con la semplice pressione di un tasto, dando vita anche a combo piuttosto “stylish” concatenando una combo di una trasformazione con quella di un'altro Keyblade.
La magia è soddisfacente da utilizzare, si concatena in maniera fluida all'interno delle combo ed in quasi tutte le situazioni risulta anche piuttosto potente contro le ondate di nemici base, risultando esageratemente efficace andando ad annullare qualunque tipo di pericolo. Anche negli altri KH accadeva qualcosa del genere, tuttavia laddove in quei titoli era necessario abusare di determinate meccaniche come il Flowmotion in DDD oppure concaterane più magie insieme come in KH2, qui risulta troppo facile “rompere il gioco”. Tale problema è accentuato anche dalla presenza delle Attraction Flow, ovvero le famigerate “giostrine”, divertenti da utilizzare ma fin troppo efficaci in quello che fanno, infatti mi sono ritrovato a non utilizzarle mai nel corso del mio playthrough se non un paio di volte per ognuna all'inizio per capire come funzionassero. Sfruttando questo discorso voglio ricollegarmi a quello che è il principale difetto di tutto KH3: la sua “difficoltà”. Prima di tutto però, è opportuno specificare che è mia intenzione sfatare un mito: chiunque dica che i precedenti KH erano più difficili del 3, probabilmente ha dei ricordi distorti dovuti al fatto che l'ultima volta che li ha giocati risale appunto a 10 anni fa, o probabilmente, triste ma vero, sono semplicemente poco abili al gioco (per non dire scarsi). KH non è MAI stato e probabilmente MAI sarà un gioco che verrà ricordato per la sua difficoltà, voglio che questo concetto sia ben chiaro. Perfino a difficoltà più alte (sì, anche a critico), quasi nessun KH si rivela essere una vera e propria sfida, eccezion fatta per qualche rara occasione. L'unico gioco di KH che ritengo sia il più vicino a poter essere considerato, non dico difficile ma quantomeno non semplice, è il primissimo titolo della serie, ma più per limiti tecnici del gioco che per altro. Posto questo, bisogna però essere oggettivi e dire che in KH3 hanno voluto esagerare, offrendoci un prodotto sì divertentissimo, sì spettacolare e soddisfacente da giocare, ma che purtroppo si rivela essere INCREDIBILMENTE più facile del solito. Voglio però spezzare una lancia a favore del gioco e dire che, in alcuni punti, quantomeno ci ha provato ad offrire una sfida: una delle battaglie finali è molto intensa e non va presa sottogamba, così come anche il boss segreto che, seppur di facile lettura dopo qualche morte, costringe a rimanere sempre concentrati e ad utilizzare buona parte dell'arsenale a tua disposizione per poterlo battere senza troppe difficoltà, quindi qualcosa di buono c'è, ma è ancora troppo poco. A tal proposito, c'è da dire che anche il postgame, allo stato attuale, è ridotto all'osso, ma anche qui voglio prendermi un attimo per dirvi che lo stesso trattamento è stato riservato anche a KH1 e, soprattutto, KH2 che nelle loro versioni vanilla offrivano anche meno di quanto offre adesso KH3. KH1 alla release giapponese aveva solo 3 coppe (che potevano comunque essere affrontate anche prima del postgame) e Sephiroth, poi con il suo avvento nel resto del globo furono aggiunti un paio di altri boss segreti. In KH2 c'erano 5 coppe al colosseo (anche in questo caso, affrontabili anche prima dell'endgame) e un Sephiroth molto più debole della sua controparte in KH1. KH3 invece offre 13 battlegates non troppo impegnativi ma che non sono nemmeno una passeggiata come le varie ondate di nemici nei vari mondi ed un boss segreto dello stesso livello di Sephiroth in KH2. Vien da sé quindi che il contenuto postgame di KH3 in versione vanilla sia più o meno in linea con quello offerto dai precedenti titoli nella serie con la stessa versione del gioco, arrivando ad offrire addirittura di più se decidessimo di prendere in considerazione tutti i vari minigiochi che il gioco offre, come ad esempio i 7 budini o il Classic Kingdom. Ciò che donò nuova linfa vitale ai vecchi KH fu la loro versione Final Mix che, specialmente nel caso del secondo capitolo, andarono a migliorare tutta l'esperienza complessiva, aggiungendo tanti boss segreti e un'area totalmente nuova, tutti contenuti dalla difficoltà elevata. Se KH3 dovesse subire lo stesso trattamento (e probabilmente sarà così) con qualche DLC più o meno corposo, il futuro può essere solo che roseo. L'aggiunta di una modalità critica in primis, così come di qualche altro boss segreto e/o nuove aree secondarie da esplorare potrebbero rivelarsi più che sufficienti per migliorare ancora di più quella che già adesso si rivela essere un'ottima esperienza, divertente e comunque ricca di contenuti.
Piccola nota a margine: la fotocamera è uno degli strumenti più divertenti che siano mai stati inseriti all'interno della serie. Farsi selfie con i vari personaggi ed osservare le loro reazioni può essere davvero ilare e, con alcuni personaggi come Rapunzel, estremamente dolce.
COMPARTO TECNICO
Uno degli aspetti più riusciti e curati di KH3 è sicuramente la grafica, pulita ed a tratti impressionante, riesce davvero a dare la sensazione di star giocando un film Disney. I mondi sono realizzati divinamente, riuscendo ad essere di qualità pari alle loro controparti originali se non addirittura a superarli, stessa cosa si può dire per la realizzazione dei personaggi e delle loro animazioni. Tra tutti, però, spicca la cura con la quale è stato realizzato il mondo dei Pirati dei Caraibi, a mio parere il migliore dell'intero gioco se non addirittura il migliore della serie nella sua interezza. È un mondo vasto, vario, che pare davvero essere un gioco a parte a tratti e, a differenza di quanto avvenuto in KH2, lo stile di Sora, Pippo e Paperino non stona affatto con quello del mondo e dei suoi personaggi, ma anzi si sposa perfettamente con esso. Le animazioni facciali di Jack Sparrow sono davvero di un altro livello rispetto a tutto il resto dei personaggi dell'opera, andando a ricreare perfettamente la sua eccentrica personalità e a dargli quell'espressività che gli mancava nel secondo capitolo. Lo stesso, ovviamente, si può dire di tutti gli altri mondi Disney, all'interno dei quali non sembrerà quasi mai che i nostri tre protagonisti principali siano fuori posto. Tutto questo ben di Dio ci viene concesso di esplorarlo e goderne con un framerate che si mantiene sempre su ottimi livelli (io ho giocato su una PS4 Slim). Non arriva a 60 fps ma non è nemmeno lockato a 30, purtroppo però in alcune situazioni molto più caotiche o in aree molto vaste il framerate sembra risentirne un po', rimanendo comunque abbastanza solido nelle fasi concitate di gameplay che rimane comunque la cosa più importante.
Le cutscene sono praticamente tutte realizzate con la grafica in-game, permettendoci quindi di rituffarci immediatamente nell'azione al loro termine (almeno quando avvengono in un mondo) senza alcun caricamento, come invece avviene quando sta per iniziare un filmato. A tal proposito, vorrei sfatare un'altra delle critiche più frequenti che ho letto dalla critica e non, ovvero quello delle cutscene opprimenti che sono lunghissime e sono presenti ogni 5 minuti: giocato a ritmo normale, anche su questo aspetto KH3 non è assolutamente diverso dai KH passati, l'equilibrio tra cutscene e gameplay l'ho trovato in linea con i titoli del passato ed anzi, KH3 ha poco più di 2 ore di filmati in meno rispetto a KH2, quindi a mio modesto parere è una critica abbastanza insensata. È innegabile che ci siano delle cutscene più lunghe di altre, ma non è vero che ci sono filmati ogni 5 minuti, ad eccezione delle fasi finali di gioco, ma questa è una cosa che accomuna tutti i titoli della serie.
Per quanto riguarda le musiche, la colonna sonora offertaci è di tutto rispetto. Sono presenti molte tracce iconiche che qui vengono remixate per noi nostalgici, così come alcune tracce nuove che ho trovato abbastanza soddisfacenti. Direi che la colonna sonora offre quindi un buon mix tra nostalgia e novità, garantendo anche un paio di tracce davvero di altissimo livello che non menzionerò per non rovinarvi la sorpresa. L'opening di Utada Hikaru e Skrillex, “Face My Fears”, nonostante lo scetticismo iniziale, ho imparato ad amarla ed ormai è un ascolto fisso quotidiano, così come l'altro lavoro della già citata Utada, “Don't Think Twice”, che ascolto ormai da un anno e che svolge perfettamente il suo lavoro di canzone di chiusura. Probabilmente non sono le migliori canzoni della serie, “Simple And Clean” mi da ancora emozioni impareggiabili, ma sicuramente sono le migliori che KH3 poteva mai desiderare.
CONCLUSIONI
Kingdom Hearts 3 ha rappresentato per me un sogno per gran parte della mia vita. Da quel lontano 2006, dopo aver finito per la prima volta il secondo capitolo della serie, ho atteso l'avvento di questo gioco con tutto me stesso. Ci sono stati momenti in cui mi sono allontanato dalla serie, arrivando perfino quasi a rinnegarla quando seguirla era diventato impossibile per me, ma non ho mai smesso comunque di guardarla con un certo interesse. Quando poi ho realizzato che, dopo così tanti anni e tanti capitoli d'intermezzo, KH3 stava effettivamente diventando sempre più una realtà, qualcosa in me si riaccese e, rigiocandomi tutta la saga, mi ricordai cosa avesse di così speciale questa serie. È unica. Nessun altro gioco mi da le sensazioni che mi da Kingdom Hearts, un gioco che sa essere sia spensierato ma sia molto profondo. Potrà avere una storia narrata in maniera esagerata, inutilmente complicata, tutto quello che volete voi, ma io non so davvero cosa dirvi. Io adoro tutto questo. Kingdom Hearts per me è stato un modo per capire cosa ci sia di così speciale nei rapporti umani, mi ha insegnato dei valori che conoscevo in maniera appossimativa quando ero solo un ragazzino e l'ha fatto raccontando una storia che mi ha coinvolto sempre più, facendomi legare ai suoi personaggi quasi come fossero degli amici d'infanzia. Ritrovare quegli stessi amici d'infanzia oggi, esattamente come li ricordavi, è stata una delle sensazioni più belle di tutta la mia vita. Non vivrò probabilmente mai più nessun attesa come ho vissuto quella per Kingdom Hearts 3 e ricorderò il periodo precedente alla sua release per sempre per tutta la mia vita. Per me, KH3 è stata un'esperienza meravigliosa, non è stata assolutamente perfetta, ma si è rivelato esattamente quello che volevo se non qualcosa di più. In attesa di futuri aggiornamenti, DLC o quant'altro, per me il gioco si becca un bel 9 pieno, con la speranza che possa diventare qualcosa di più in futuro.
Kingdom Hearts 2 resterà comunque per sempre il mio gioco preferito per tutto quello che ha significato per me, ed il suo Final Mix ha solo contribuito a rafforzare questo mio pensiero, tuttavia il futuro è molto roseo e se lo stesso trattamento dovesse essere riservato per il 3... beh, potrebbe anche riuscire a spodestarlo.
Un mese fa lessi da qualche parte su Internet un commento di una persona che chiedeva a gran voce l'arrivo di Kingdom Hearts 3 per porre finalmente fine alla sua infanzia. Adesso che è arrivato ed è finito, è tempo di porre fine anche alla mia infanzia ed affrontare le mie paure senza pensarci due volte.
Voto assegnato da TanoX_93
Media utenti: 7.5 · Recensioni della critica: 8.7
SOLERO
Concordo con quasi tutto spoiler
Peccato che chiude come ha chiuso Kingdom Hearts 1, ossia non chiude affatto
TanoX_93
@Solaire spoiler il pacing è un problema purtroppo. Per quanto riguarda LW in realtà il problema non è tanto la sua presenza, ma il che fine fa. Ci sono due cutscene missabili nel Mondo Finale, una delle quali vede Sora parlare con Naminé e lei alla fine della conversazione avvisa Sora che gli darà una mano a "risvegliare" o comunque a trovare Terra. Probabilmente il risveglio del LW è opera sua. Il problema è che fine fa dopo aver attaccato Terranort
Per quanto riguarda altri buchi non so a cosa ti riferisci, più che altro mi vengono in mente altre scene messe un po' forzatamente, tipo quella di Ephemer che non si sa per quale motivo dovrebbe connettersi a Sora in quel preciso istante, magari questo lo approfondiranno in futuro
frizzored
Tanto si sa che ti sei visto i gameplay su Dailymotion.
TanoX_93
Anche a lei.