Tiziano_1992

Il fatto che Buzz cammini come se abbia delle saponette al posto dei piedi, l'avevo rimosso; fortunatamente, grazie all'opzione "riavvolgi", ho evitato qualche bestemmia di troppo.
La telecamera poi, riesce ad essere oltremisura frustrante in alcuni punti (specialmente con i boss).
Ma, tolto questo, diverte ed intrattiene.
Esattamente come 25 anni fa.

Canis Canem...non est

Che dire, parliamo di un videogioco che ha semplicemente segnato l'infanzia di molti di noi.
Ricordo ancora l'emozione e l'incredulità quando lo giocai per la prima volta; fu talmente "rivoluzionario" per l'epoca, che divenne argomento di discussione per intere settimane tra i miei coetanei.
Oggi pomeriggio ho deciso di riscaricare (nuovamente) questo porting per un semplice, quanto nostalgico, tuffo nel passato.
Era il 2006 (un anno a dir poco memorabile), Canis Canem Edit sembrava il gioco più bello ed innovativo del mondo e forse, seppur per poco, lo è stato davvero.

The Italian Job

Il gioco presenta dei piccoli difetti legati ad alcuni bug (che sono stati corretti con l'ultima patch), a dei comandi non molto intuitivi (le hitbox non aiutano) ed alla frustrazione per alcuni enigmi (che, nelle fasi finali, possono tenervi impegnati anche per alcune ore).
D'altro canto, possiamo contare su un'avventura avvincente, longeva, stilisticamente incantevole (che strizza l'occhio, non troppo velatamente, alle avventure dello Studio Ghibli) e con una colonna sonora a tratti evocativa.

La struttura di gioco si rifà ai vecchi Zelda: varia (missioni principali, missioni secondarie, dungeon principali, enigmi e dungeon opzionali), a tratti impegnativa, ma che riesce comunque ad intrattenere.

Il gioco è stato sviluppato in 5 anni, da un team italiano (Naps Team) di sole 2 persone (3, se contiamo anche il compositore) e, considerando i pochi mezzi a loro disposizione, hanno fatto un buon lavoro.

L'ultimo degli Dèi greci

Riacquistato (dopo averlo platinato 5 anni fa) per nostalgia e, soprattutto, per cimentarmi nella difficoltà "caos" (sfida personale, che rimandavo da anni); sento di poter tranquillamente affermare che la battaglia contro il Cerbero a guardia della catena dell'equilibrio, a questa difficoltà, è forse la battaglia più difficile che abbia mai affrontato in un videogioco (la soddisfazione che lascia una volta sconfitto, è unica).
Detto questo, resta tutt'ora il God of War con le bossfight più epiche di sempre e funge sia come degna conclusione della trilogia "greca", che da perfetto prologo alla nuova vita "norrena".