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Tumpai

ha scritto una recensione su Kirby: Planet Robobot

Cover Kirby: Planet Robobot per 3DS

Kirby e Robot

Copio qui la mia recensione su 2duerighe.com:
http://www.2duerighe.com/rubriche/lisola …

Dopo diversi anni di videogiochi è difficile trovare il modo di rinnovare e dare un tocco di freschezza a quei titoli che si basano su meccaniche molto semplici e talvolta antiquate, come i platform, tipici giochi il più delle volte a scorrimento laterale dove dovremo affrontare diversi livelli raccogliendo i più disparati collezionabili, fino ad arrivare ad affrontare il boss dell’ultimo livello per potere sbloccare una nuova area di gioco.

Ma ci sono rare eccezioni che, pur mantenendo uno stile di gioco tradizionale, riescono ad invogliare il videogiocatore ad iniziare una nuova avventura, ed è questo il caso di Kirby Planet Robobot, l’ultimo titolo uscito su Nintendo 3ds della paffutella palla rosa.

Vecchi schemi. Nuove idee?
Lo stile di gioco è sempre quello, pulito e senza sbavature. Ci troveremo infatti di fronte ad uno spiazzante platform in 2D, dove dovremo procedere da sinistra verso destra, raccogliendo i tre cubi in ogni livello per poterlo completare al cento per cento, e come in ogni gioco di Kirby, non avremo armi a disposizione, ma dovremo assorbire i nostri nemici per trasformarci ed utilizzare i poteri del malcapitato di turno per fronteggiare i nostri avversari, ad esempio, mangiando uno spadaccino ci armeremo di spada mentre invece mangiando un pupazzo di neve lanceremo ghiaccio.

Ma allora cosa differenzia questo titolo dai precedenti? Semplice, i Robot.
Durante la storia, infatti, dovremo fronteggiare l’invasione di una civiltà tecnologicamente avanzata che, atterrata sulla nostra stella, ci invierà le sue truppe per tentare di dominarci, e sarà nostro compito cercare di proteggere il nostro mondo ed i suoi abitanti, con al nostro fianco, sparsi nei vari livelli di gioco, dei Robot giganti, nei quali Kirby dovrà salire per poterli attivare e comandare. Anche i robot cambiano a seconda dei nemici che assorbiremo e daranno davvero una notevole diversità al titolo, rendendo raggiungibili aree che altrimenti non sarebbero state esplorate, o semplicemente permettendoci di portare e spostare oggetti più grandi di noi.

Il mondo di gioco si amplia ulteriormente con l’arrivo di questi ultimi, perché non saremo più legati solamente allo schema in primo piano, ma si apriranno diverse aree di gioco anche sullo sfondo della mappa, raggiungibili sia da Kirby che dalla versione robotica, che renderanno il gioco più interessante e la raccolta dei collezionabili un pochino più complessa, o ci troveremo a volare come nei più classici shoot’em up a scorrimento sparando a tutti i nemici che ci arrivano contro mentre pilotiamo il nostro robot trasformato in aereo.

Ma è tutto qui? Ovviamente no.

La particolarità di Kirby: Planet Robobot è di presentare al videogiocatore diverse modalità di gioco, differenti dalla storia classica, sia come meccaniche di gioco, che come sviluppo. In ordine più o meno casuale, avremo disponibili da subito due modalità oltre alla storia principale: la modalità Sfida 3D Kirby, e la Squadra Kirby in azione. La prima, è una semplice avventura a livelli, dove usciremo dallo schema del platform a scorrimento laterale e verremo lanciati in un mondo 3D dove in puro stile arcade e dovremo cercare di fare più punti possibili, essendo precisi nell’evitare i nemici e nel colpirli senza lanciare stelle a vuoto. La seconda invece, Squadra Kirby in azione, è un breve ma intenso comparto multiplayer, da giocare sia in compagnia di amici che da soli. Dovremo infatti scegliere all’inizio di ogni round un personaggio tra i quattro classici del fantasy, guerriero, mago, vichingo e chierico, tutti impersonati da un Kirby di colore diverso e dovremo affrontare dei boss cooperando con le altre classi, curandoci o difendendoci come in una boss fight di tutto rispetto. Una modalità carina che riesce con la sua semplicità ad allungare di qualche oretta la longevità di questo titolo.

Ma per i più temerari ci saranno anche altre modalità che verranno sbloccate dopo aver concluso la storia principale, ovvero potremo ripercorrere di nuovo l’intera avventura, leggermente modificata, nella modalità Meta Knight: Il ritorno, dove con l’utilizzo di Meta Knight, il misterioso cavaliere paffutello con tanto di maschera spada ed ali, affronteremo la modalità storia con livelli un po’ più lunghi e con l’aggiunta delle abilità del nostro nuovo personaggio per sconfiggere i nemici. Oppure ci sarà la modalità arena, dove dovremo combattere i boss incontrati durante l’avventura scegliendo un potere iniziare come in un tradizionale picchiaduro, con tanto di recupero vita tra un incontro e l’altro.

Possiamo quindi dire che Kirby: Planet Robobot sia riuscito a rinnovare il genere platform? Non proprio, nel senso che quest’ultimo titolo della pallina rosa saprà tener compagnia ad una diversa fetta di videogiocatori, non solo agli appassionati dei platform, ma tuttavia alcuni suoi aspetti potrebbero far passare la voglia di giocare a molti non appassionati. Perché se da un lato abbiamo un titolo con un’ottima idea di base, una storia carina e curata e dai suoni e dalle ambientazioni ottime, tipiche di Nintendo, che sa offrire diverse modalità di gioco anche molto differenti tra loro, dall’altra troviamo un gioco con un livello di difficoltà e soprattutto una longevità relativamente bassa. Ci troveremo di fatti a giocare a diversi titoletti divertenti, ma brevi, anche se giocati in maniera approfondita cercando di prendere tutti i collezionabili presenti nei diversi livelli. Un peccato che rende Kirby: Planet Robobot un buon titolo, ma non il capolavoro che forse ci si aspettava.