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Vagitarian

ha scritto una recensione su Devil's Third

Cover Devil's Third per Wii U

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace. Anche se brutto.

Se ne sono dette di ogni sull'ultima opera di Itagaki, perlopiù a ragione in quanto proporre un titolo così datato e in ritardo di una se non due generazioni al giorno d'oggi non ha scusanti di sorta, budget compreso, tanto che il tutto pare realizzato da un team di completi esordienti poiché ogni sua componente presenta più difetti che pregi, ingenuità di ogni sorta, approssimazione pressoché totale, legnosità nei controlli, cali di frame, una scrittura elementare ed elementi derivativi a ogni piè sospinto, eppure mi ha ugualmente divertito, rievocando ricordi e sensazioni che mi hanno immediatamente trascinato indietro nel tempo facendomi tornare teenager, quando titoli del genere erano all'ordine del giorno e su PS2 macinavo ore su ore tra Action ed FPS (tanto che avrebbe fatto la sua porca figura nelle collezioni di molti noi, nonostante l'annata - ma pure la decade - sia un'altra), elementi che Devil's Third propone allo stesso tempo in concentrato di duelli all'arma bianca (con un'arsenale variegato tra katane, machete, mazze, accette...) e le consuete bocche da fuoco, con un sistema di puntamento non certo ottimale ma riuscito nel suo continuo switch tra prima e terza persona. Lo stesso dicasi per le fasi melee, anch'esse poco più che accennate ma ugualmente soddisfacenti, non fosse per un bilanciamento a dir poco approssimativo della difficoltà, tra picchi assurdi con nemici dove appena valichi una porta ti aspettano a fucili spianati non dandoti nemmeno il tempo di estrarre o boss fight dove una semplice mossa può bastare a metterti k.o. Ovviamente non funziona sempre così, va un po' a culo, ma nei primi 2000 costumava così (ah già, questo però è del 2015).
Benché a conti fatti, visuale a parte, non mostri nulla di nuovo, ma proprio nulla di nulla, è comunque piacevole questo "reminder" di situazioni vecchio stile, annesso giro per il globo, tra boss giganti, combattimenti a bordo di aerei, fasi di guida, elicotteri da abbattere a suon di missili, destreggiandosi tra terroristi, ninja, mutanti, mimetiche ottiche e così via, in un condensato di ignoranza e ingenuità narrativa da far impallidire anche il peggio scribacchino, mixando il tutto nella speranza che infarcendolo il più possibile almeno una cosa potesse andar giusta, e invece no, ma se non ci si pone il problema, e nemmeno la domanda (e vi giuro ce appena entrati nel mood di gioco accadrà senza sforzarsi) tutto fila liscio e probabilmente vi dispiacerà anche un pochino che questa trashata degna del peggior film di Robert Rodriguez, interpretato da un cane pari a Vin Diesel, finisca quando invece poteva far calare ulteriormente il livello qualitativo.
Poco importa se il doppiaggio è appena sufficiente, se i proiettili quando deflagrano paiono di gomma piuma, dei collezionabili inutili e messi a caso, delle ondate casuali di pipistrelli manco fosse un vecchio Castlevania, dell'inutilità del Pad che non viene minimamente supportato, perché il senso di nostalgia che ancora alberga nei giocatori un po' più navigati riaffiorerà come d'incanto nel rivedere situazioni che credevamo (e speravamo in è più di qualche caso) dimenticate e superate, perché Devil's Third incarna più di ogni altro il ruolo di mosca bianca nell'attuale panorama videoludico, dove prodotti del genere, a prescindere dalla loro effettiva qualità, non appaiono quasi come più degni d'essere prodotti, come se si parlasse di prodotti superati o privi di attrattiva, pertanto, se avete voglia di farvi un tuffo nel passato e avete un debole per le trashate sconclusionate provate The Devil's Third, senza dubbio più valido come prodotto ringiovanente che come gioco, ma ugualmente divertente.

6.5

Voto assegnato da Vagitarian
Media utenti: 5.8 · Recensioni della critica: 5