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Vagitarian

ha scritto una recensione su Carmageddon: Max Damage

Cover Carmageddon: Max Damage per PS4

Ferrovecchio da rottamare e compattare

Ha senso rievocare un brand morto e sepolto con un titolo che probabilmente è il punto più basso della serie?
Ma soprattutto, può un'idea ormai sorpassata rappresentare ancora oggi, due decenni più tardi, motivo d'interesse e intrattenimento?
Volendo sì, a patto di confezionare un titolo decoroso, veloce e divertente, cose che questo Max Damage non è.
Soprassedendo sui limiti che una produzione a budget ridotto si porta dietro, ovvero il comparto grafico, altrettanto non si può fare sull'intero impianto di gioco, gameplay in primis, che già da solo sarebbe sufficiente ad affossare la produzione.
Capisco il voler essere il più fedeli possibile all'originale in quanto concept e struttura, ma proporre oggi qualcosa di simile è, oltre a non saper programmare, non avere coscienza dell'evoluzione del media, rifilando al consumatore un modello di guida approssimativo, legnoso e datato, dove la fisica non si sa bene cosa sia e come funzioni, il tutto coadiuvato da una IA non pervenuta, dove l'anarchia la fa da padrone, tra auto che vanno nella direzione opposta, altre che fanno testacoda in loop e via discorrendo, in noiosissime gare già vinte in partenza e dov'è possibile doppiare gli avversari in appena tre giri su piste rettangolari, ovali... proprio come 20 dannati anni fa.
Ma siamo seri? Tracciati con 4 o 6 curve a giro? E poi via, in eterni rettilinei sbandando anche senza ragione investendo i consueti passanti, il tutto con un senso di velocità ridotto che enfatizza ancor di più il tedio che questo gioco riesce a donare, affossato anche dal comparto sonoro dove la musica, fedele ai pezzi martellanti dell'epoca, è stata codificata in maniera così approssimativa da sembrare un brusio di sottofondo, galvanizzando il giocatore quanto una tisana della buonanotte.
Per fortuna le modalità sono anche altre e la carriera appare molto longeva... tutti elementi che giocano in suo sfavore dato che guidare, qual'ora non si fosse capito è come paragonare una fuoriserie all'auto dei Flinstones, e all'ennesimo pedone investito non se ne può più e si viene assaliti dalla voglia di stirare anche gli sviluppatori. Solo l'autolesionismo può giustificare il coraggio di addentrarsi a fondo in questo pietoso guazzabuglio da poter essere identificato come l'ABC sul come non sviluppare giochi dopo il 2000, ma da provare perché non crederete a quanto sia obsoleto.
Attenzione, può causare sonnolenza.

Insomma, l'operazione nostalgica non è riuscita manco per sbaglio, tanto da essere preferibile rigiocare l'originale poiché di passi in avanti non ne sono stati fatti al di fuori del comparto grafico, ed è gravissimo e imbarazzante trovarsi per le mani oggi un prodotto tanto datato, grezzo che manco una beta avrebbe il coraggio di essere.
Carmageddon Max Damage è un prodotto innocuo, fuori tempo massimo, tanto da suscitare pena anziché timore, dove la cattiveria, la velocità, l'adrenalina e tutte quelle sensazioni che il capostipite sapeva regalare, non sa nemmeno cosa siano.
Incoronato a gioco di guida per la terza età.

4

Voto assegnato da Vagitarian
Media utenti: 6.1 · Recensioni della critica: 6.2