Vagitarian

Ripetitività canaglia

Ero partito col volerlo promuovere. Nonostante le varie magagne si presenta come un bel tutto nel passato, intorno al 2005 o già di lì. Immediatezza, pochi fronzoli, piogge di proiettili, special esagerate... e basta. Quelli erano i tempi.
Visivamente piacevole, musiche orecchiabili, orde di nemici e una valanga di mosse da acquistare. Nessun tecnicismo nel gameplay, ancorato a 2/3 generazioni fa, ma me l'aspettavo.
Acquisire le mosse costa variegati punti, ma il pregio maggiore è la possibilità di azzerarle ogni fine livello riottenendo i crediti, cosa che permette di provarle pressoché tutte man mano che progrediamo. Idea molto apprezzata, peccato che già ben prima della metà il gioco rivela tutte le sue carte, dalle ambientazioni ai nemici.
Intorno al dodicesimo livello avevo già visto e provato quasi tutto e proseguire per interminabili corridoi facendo piazza pulita di orde di nemici, quasi una roba alla Serious Sam, iniziava a venire a noia. Chi se l'aspettava di arrancare così fino al 31?
Velo pietoso sui boss, con pattern inesistenti o riciclati. Solo uno ha richiesto impegno. Il resto da sbadiglio perpetuo.
Mi sono dovuto impegnare per portarlo a termine, perché l'offerta del gioco regge al massimo 3 ore, il resto è un copia/incolla in dosi massive. Non vi dico l'entusiasmo di iniziare un livello con la presentazione di un boss per poi vederla scemare corridoio dopo corridoio coi medesimi nemici affrontati nei 5 livelli precedenti.
Alla fine ero soprasseduto senza problemi sui vari limiti, ma rendere stucchevole un titolo tanto immediato è da incapaci e da sadici (compresa l'opzione di rigiocarlo con un altro personaggio).
Riassumendo l'esperienza: è come spararsi nei coglioni.

Nì.
Bella l'idea, la scrittura, lo stile grafico adottato e il messaggio di cui si fa portavoce, tutto in chiave squisitamente demenziale ma non per questo meno efficace, anzi.
In ogni ambito lavorativo ci sono colleghi che per un motivo o l'altro rispondono sì e assecondano ogni richiesta.
Sì. Sì. Sì. Sì. Sì ogni volta che un superiore apre bocca, pure quando si supera il limite, perché un limite c'è eccome, ed è questo il fulcro di Say No! More, rispondere finalmente NO alle infinite richieste di chiunque ci si pari davanti.
Peccato che anziché implementare un gameplay adeguato abbiano preferito fermarsi al messaggio di fondo rendendo di fatto sterile e accessorio l'aspetto ludico.
Mi spiego.
Ci è permesso selezionare la lingua preferita con la quale dire no, dall'italiano al giapponese, dal francese all'arabo, disponiamo di 4 modi per enunciarlo (freddo, deciso, irriverente...) e possibilità di "caricare l'attacco" per renderlo più efficace.
Peccato non serva a nulla. Per andare avanti è sufficiente premere Space a ripetizione, a prescindere da cosa si seleziona.
Sarebbe stato più divertente e stimolante dover selezionare una diversa lingua a seconda alle etnie dei colleghi, così come dover impostare un determinato mood in base alla richiesta effettuata. Questo avrebbe di certo dato spessore al gameplay e reso meno passiva l'esperienza, che di fatto si traduce in una sorta di lungometraggio (un paio d'ore al massimo per completarlo) comico, dato che giocarlo o guardarlo in streaming non cambia assolutamente nulla.
Nel complesso simpatico e riuscito nei suoi intenti critici, ma bocciato sul piano ludico, praticamente non pervenuto.

Visivamente è il solito gioiello Neo Geo, veloce, ottimo gameplay, gran varietà di veicoli (fuoriserie, moto, mezzi pesanti, pick-up...), peccato che tutto si riduca ad un singolo tracciato con le uniche varianti delle scorciatoie, completabile in meno di 10 minuti, quindi anche variando mezzi si arriva ad un'ora totale, ed è un peccato perché come detto il gameplay merita.

Fatti mandare dallo psicologo, a prendere il latteee...

Non c'è granché da dire, una brevissima visual novel (roba da un quarto d'ora) con scelte pressoché nulle, su una ragazza affetta da disturbi che viene mandata a prendere il latte. Se la assecondi fili liscio al finale, altrimenti se sollevi questioni e dubbi sulla sua sanità mentale riparti ogni volta da capo. Tutto qui.
Nulla di rilevante, disturbante o degno di particolare interesse.