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Vash

ha scritto una recensione su Sheepy: A Short Adventure

Cover Sheepy: A Short Adventure per PC

Minuscolo e bellissimo

Attirato dalla pixel art bellissima e dalla gratuità pensavo di giocarmi sheepy su steam deck, ma nonostante la compatibilità nada, non riconosceva i controlli, stessa cosa sul portatile dove ho dovuto usare la tastiera in quanto nonostante sia pensato per il pad, non son riuscito a fargli riconoscere il controller… a parte questa magagna tecnica (compresi un paio di crash e freeze) il gioco è bellissimo, dura poco più di un’ora ed è un platform con meccaniche semplici ed intuitive, ma allo stesso tempo davvero ben fatte e funzionali. Nulla di nuovo, doppio salto, uno sprint e un potere volante.

Quello che cattura è l’atmosfera, con il nostro agnellino puccioso e morbidello a muoversi in ambientazioni tra L’onirico e lo sci-fi con un sottofondo musicale splendido.
Bella e soddisfacente anche l’esplorazione con mappe ben pensate e con diversi segreti da trovare che possono invogliare ad una seconda run. Controlli precisi e boss belli da “affrontare” anche se non esiste un reale combat system.
La sua breve durata è anche un pregio, non annoia un istante e anche i cambi di ritmo dei livelli fanno scorrere il gioco senza intoppi fino alla fine. La sua breve durata è ovviamente anche un difetto, perché per la qualità offerta è un peccato che finisca così in fretta.
Resta per me una piccola perla che spero sia il punto di partenza per questi sviluppatori per titoli più corposi.
Consigliatissimo.

8.5

Voto assegnato da Vash
Media utenti: 8.5

Vash

ha scritto una recensione su Senua's Saga: Hellblade II

Cover Senua's Saga: Hellblade II per Xbox Series X|S

Volevo scrivere due righe sulla primissima impressione riguardo al seguito di Hellblade.
Premetto che il primo, pur avendolo apprezzato, non mi ha entusiasmato. Forse l’ho giocato a troppa distanza rispetto all’uscita, ma nonostante l’ottimo audio in cuffia, l’atmosfera molto ben ricreata, la poca fluidità dei combattimenti (con una difficile gestione di nemici multipli)e la ripetitività delle situazioni non mi han fatto gridare al capolavoro.
L’impatto col seguito, iniziato praticamente subito dopo la fine del primo, è stato invece davvero importante. Visivamente splendido, audio davvero d’impatto e una fluidità tra script e gioco eccezionale che quasi non fa percepire al giocatore di avere si nuovo il controllo di Senua. Proprio per la sua durata contenuta, credo che apprezzerò il seguito molto più del primo.
Un peccato non avere un feedback aptico su questo titolo, sarebbe stata la fine del mondo.

Vash

ha scritto una recensione su The Bookwalker: Thief of Tales

Cover The Bookwalker: Thief of Tales per Xbox Series X|S

Coinvolgente!

The Bookwalker è un “piccolo” prodotto che mi ha catturato subito per lo stile scelto, sia visivo che contenutistico. Non resta inquadrato in un unico genere, ma miscela bene avventura grafica, puzzle game e “walking simulator”, con un combat system a turni molto basilare.
Il cuore del gioco è la sua narrativa, ci troveremo infatti in una realtà distopica dove la quotidianità sottostà ad un imprecisato regime e i libri e i racconti sono una reale altra dimensione, dove è possibile entrare e se dotati di certi poteri, interagire e alterare quella realtà. Impersoneremo uno scrittore, un biblionauta che a causa di scelte personali è stato privato della possibilità di scrivere ancora, condannato da una polizia ed un tribunale speciale a 30 anni di manette. Si ritrova così a scendere a patti con il collezionista, una figura misteriosa che vuole sfruttare i poteri dello scrittore per recuperare da vari libri iconici manufatti di valore inestimabile, in cambio darà la libertà al nostro protagonista.
Il gioco si divide in un sezioni alternate, una in prima persona in cui vivremo la realtà del nostro scrittore e una in cui tramite visuale isometrica saremo sempre lui, ma all’interno del romanzi. Ci troveremo quindi a esplorare mondi letterari, interagire con i personaggi che lo compongono, risolvere enigmi, affrontare basilari combattimenti a turni con uomini e creature ideati dagli autori dei vari libri alla ricerca dei manufatti che ci saranno stati commissionati.
Il gioco dura il giusto, non è annacquato da mini giochi o attività di sorta e il ritmo è sempre adeguato. Ogni libro ci mette davanti a scenari originali e la trama principale e le rispettive sottotrame nonostante qualche clichè sono belle, godibili e ben scritte. Alcuni passaggi ricordano molto i vecchi “librogame”, con belle descrizioni della situazione che stiamo vivendo, le emozioni dei personaggi e soprattutto i commenti di un fondamentale accompagnatore che aiuteranno ad affrontare al meglio le scelte multiple nei tanti dialoghi che ci troveremo davanti. Scelte che portano a risolvere o ad allungare le nostre azioni per arrivare all’obbiettivo.
Le uniche critiche che mi sento di fare riguardano un comparto tecnico che risulta molto basilare, specialmente le sezioni in prima persona non hanno visivamente niente che le alzino dalla sufficienza, diversa invece la parte ambientata nei romanzi ma che non presenta negli effetti grafici particolari, illuminazione o ombre efficaci. Personalmente ho apprezzato moltissimo lo stile dei disegni, ma sicuramente poteva essere più d’impatto.
Difetto più pesante se vogliamo è forse una reale mancanza di diramazione della trama, non ho avuto modo di rigiocare tutto il titolo con scelte diverse da quelle fatte nella run, ma ho ripetuto per scrupolo un paio di sezioni e bene o male, con solo qualche lieve differenza si è sempre arrivati allo stesso punto. Visto che la narrazione è il fulcro del titolo, mi sarei aspettato più cura per questo aspetto.

Per chiudere mi sono divertito e immedesimato molto nell’avventura del nostro scrittore grazie ad un’ottima scrittura del gioco, l’ho trovato originale quanto basta per andare oltre ai difetti citati.
Lo si trova nel pass e credo sinceramente possa far passare piacevolmente le 5/6 ore che servono per arrivare alla fine.

7.5

Voto assegnato da Vash
Media utenti: 7.3

Vash

ha scritto una recensione su TOEM

Cover TOEM per PS5

Fotografi in erba

Toem è stata una sorpresa, da non appassionato della photo mode nei videogiochi, mi sono ritrovato ad andare in giro a fotografare ogni dettaglio ed ogni cosa che catturasse la mia attenzione, a farmi selfie con personaggi strampalati in un mondo splendido che unisce la struttura 3D delle mappe, con sagome bidimensionali simpatiche e disegnate in modo originale.
Lo stile è un misto di già visto e di originale che fa apprezzare ogni istante della breve avventura. Il nostro protagonista è un ragazzino che decide di avventurarsi per il mondo, col benestare della nonna, armato solo di una macchina fotografica.
Visiteremo poche ambientazioni ma ben diversificate, incontreremo un sacco di personaggi che ci chiederanno una mano per risolvere situazioni tutte diverse e averli aiutati ci ricompenserà con un timbro da aggiungere alla nostra tessera dell’autobus, timbri necessari per raggiungere le successive località.
Le richieste che andremo a soddisfare si traducono spesso nel trovare dei soggetti o oggetti specifici in giro per la mappa e fotografarli semplicemente , altre volte le situazioni saranno appena più complicate, ma non esiste una vera difficoltà, semplicemente a volte bisognerà ragionare un pelo di più sulle frasi che ci vengono dette e risolvere dei semplici enigmi.
Le situazioni però hanno una tale varietà da essere un vero piacere, passeremo dal recuperare il cappello di un pirata in fondo al mare, al cercare di fotografare un mostro misterioso nella foresta, al rendere felice un cittadino compulsivo ad aiutare un venditore di hot dog ad avere più clienti. Particolarmente divertenti sono alcuni misteri da risolvere con una componente sovrannaturale e addirittura extraterrestre. È presente anche un piccolo inventario visto che troveremo e riceveremo oggetti e vestiti utili e necessari da avere per avanzare nell’avventura.
Il punto di forza è la semplicità della struttura, unita ai tanti dettagli che caratterizzano personaggi e situazioni e ovviamente alla cura data ad ogni aspetto del gioco (per esempio la macchina fotografica guadagna gadget e filtri), un viaggio di formazione che avrebbe giovato di una modalità “difficile” per aumentarne la longevità e dare una sfida maggiore ad enigmi altrimenti di base molto semplici.
Purtroppo non è tradotto in italiano, ma è un inglese molto semplice che non dovrebbe dare difficoltà.
Peccato non ci sia su ps4 (e mi pare manchi addirittura su xbox), presente invece su ps5, switch, pc e mac.

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