Gioventù Ribelle: un gioco brutto sull'unità d'Italia

L'Italia è un bellissimo Paese, pieno di ragazzi con voglia di fare e di stupire. Pieno di piccoli talenti che hanno bisogno di crescere e di essere guidati verso la produzione di un futuro migliore. In questo contesto, frutto della mia personalissima visione del posto in cui vivo, un videogioco che si chiama Gioventù Ribelle non può che ispirare la mia più profonda simpatia. Cos'è Gioventù Ribelle? E' un videogioco sull'unità d'Italia, sviluppato senza fini di lucro e, cito il sito ufficiale, "il progetto e' soltanto una dimostrazione non commerciale e realizzata a fini culturali, senza alcun finanziamento o investimento economico, dagli studenti del Corso Triennale di Virtual Design dell'Istituto Europeo di Design seguiti e aiutati dal loro coordinatore Raoul Carbone, che e' anche Presidente del gruppo dei Produttori Italiani di Videogiochi".

Fino a "studenti del corso triennale di virtual design" eravamo tutti contenti. Poi è spuntato il nome di Raoul Carbone, Presidente del gruppo dei Produttori Italiani di Videogiochi, il quale però specifica chiaramente che il gruppo che presiede ha avuto il solo scopo di ideare il progetto, proporlo all’Istituto Europeo di Design e seguire a livello di coordinamento il lavoro degli studenti.

Un gioco fatto da ragazzi, che parla dei ragazzi di 150 anni fa e che dovrebbe, nell'intenzione del sopra citato Raoul Carbone, attirare l’attenzione sull’industria italiana dei videogiochi, che necessita di investimenti per decollare e diventare competitiva a livello internazionale. Fila tutto liscio, se non fosse che il gioco non è un gioco ed è bruttissimo, orrendo.

Potete provarlo voi stessi, si scarica gratuitamente dal QUI. Si tratta di un gioco creato utilizzando l'Unreal Developer Kit e che nell'intenzione dei ragazzi che l'hanno sviluppato doveva inizialmente essere un'esperienza esplorativa e una ricostruzione storica, per cui mancano del tutto, o quasi del tutto, gli elementi necessari a creare un gameplay quantomeno decente.

Bocciato? Non completamente. Proprio non mi va di bocciare un progetto indipendente e senza finanziamenti, sarebbe una cosa da codardi. O forse sì? Beh, considerate che il suddetto gioco ha avuto una visibilità incredibile al livello anche internazionale. Considerate che sul sito di Gioventù Ribelle c'è il logo del Governo Italiano, considerate che il nostro Presidente della Repubblica è stato invitato a visionare una sessione di gioco. Allora mi chiedo: un qualsiasi gioco indipendente e ben realizzato avrebbe mai avuto questa visibilità? Assolutamente no, lo dimostrano i tanti sviluppatori appassionati ma lasciati in balia del nulla. Come al solito in questo bellissimo Paese chi ha l'opportunità di scegliere qual è la Gioventù da promuovere, sceglie male e ci rende addirittura ridicoli al livello mondiale.

Qui sì che ci vorrebbe una Gioventù Ribelle per spiegare a questi "gruppi" che attirare l'attenzione delle istituzioni sulle industrie videoludiche utilizzando un prodotto qualitativamente nullo equivale a chiedere agli sviluppatori, indipendenti o professionisti, ma comunque competenti e dotati della giusta passione, di fare la valigia e prendere l'aereo. Ciao Italia.