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Backbone



Backbone è un videogioco narrativo che ti immerge in un avventura noir distopica nei panni di Howard Lotor, un procione antropomorfo che in un mondo vissuto da animali antropomorfi
lavora in una reimmagginata Vancouver come investigatore privato, l'obiettivo è seguirlo in un caso intrigante che porterà
Howard a prendere coscienza dei meccanismi contorti e velati della società in cui vive e che avrà un impatto emotivo forte sul giocatore
portandolo ad analizzare diversi aspetti psicologici dei personaggi e sociologico-gerarchici della società immaginaria, ma verosimile e con forti parallelismi
a quella umana, con cui i protagonisti si ritrovano a convivere.
Consigliato a chi cerca esperienze memorabili, brevi ma intense, da rigiocare più volte sempre con occhi nuovi.



Il gameplay si fonda sul dialogo con i personaggi, il giocatore dovrà muoversi e districarsi attraverso le scene di gioco in modo semplice e lineare
per parlare con altri animali che lo aiuteranno a fare chiarezza sul caso, con pochissime e semplici sezioni stealth ed enigmi ambientali che comunque aumentano
l'immersività e rendono più intrigante il proseguo della storia, il dialogo è molto curato perchè nonostante
sia lineare da la possibilità al giocatore di scegliere come rispondere scegliendo la risposta da un insieme predefinito, le risposte mandano essenzialmente lo stesso messaggio ma in modi psicologicamente diversi dando la possibilità al giocatore di usare la risposta più vicina alla propria psicologia o stato d'animo al momento del gioco.
I dialoghi sono ben studiati, c'è d'altronde dietro uno studio di 5 anni per idearne punto per punto, i personaggi sembrano reali, hanno un loro carattere e sono coerenti, hanno una visione e un approccio proprio agli eventi e al mondo che li circonda rendendoli unici e ben strutturati, i personaggi principali non sono caratterizzati più di quelli secondari, semplicemente si impara a conoscerli meglio ed è un piacere farlo, sembra di star parlando con persone reali, i dialoghi sono coinvolgenti, intriganti ed in certi casi persino accoglienti, ci si sentirà quasi davvero in compagnia dei personaggi; penso che la caratteristica del scegliere la risposta possa piacere molto ai lettori i quali leggendo un libro si immaginano gli ambienti e i personaggi descritti e immaginano risposte alternative che loro darebbero se si trovassero in quella situazione pur non cambiano il corso degli eventi nemmeno di poco.
Il gioco è pieno di spunti filosofici ed invita il giocatore a coglierli e coltivarli per ragionarci durante e dopo il gioco, in attesa anche di una seconda o terza rigiocata così da rivedere il gioco con occhi diversi.



La rappresentazione della città non è omogenea e molto profonda riuscendo nelle diverse scene
a rappresentare diversi aspetti della città utile anche a comprenderne il contesto sociale, dalle zone più ricche e frequentate della città con locali sgargianti, luci al neon e un pullulare di persone e auto di passaggio, a quelle più periferiche con edifici ispirati all'architettura russa post-sovietica, il raffinatissimo stile pixel art riesce a trasmettere gli ambienti in modo coinvolgente grazie anche all'aggiunta di effetti volumetrici come fumo, nebbia, pioggia o effetti di
luce ben studiati, inoltre il gioco pur non permettendo grande interazione con l'ambiente e limitando le interazioni non principali a pochi dialoghi secondari, comunque belli da giocare, riesce a farlo sembrare davvero vivo e renderlo interessante, aggiungendo dettagli che rendono complete le scene di gioco, ad esempio il fatto che
attraverso le finestre si vedano le persone vivere la loro vita, qualcuno guardare la tv, qualcuno affacciarsi a fumare, piccolezze che rendono il gioco davvero molto immersivo, sembra quasi di starsi muovendo in quegli ambienti.
L'ambientazione è inoltre coerente con il concetto dietro la storia e il susseguirsi delle scene segue il ritmo narrativo dando un immagine completa del mondo in cui vivono i protagonisti, immergendo il giocatore emotivamente nell'ambiente.
Il ritmo narrativo non sarà sempre lineare, il giocatore potrà sentirsi spaesato alla ricerca di un significato, ma è un effetto voluto; la narrazione è accompagnata da un incalzante ost doom jazz preparata eccellentemente che mette in risalto le situazioni emotive dei protagonisti, persino l'assenza di musiche è studiata, lasciando spazio a suoni ambientali che aumentano l'immersione e che ti fanno realmente credere di star vivendo la storia di Howard in prima persona, alcune musiche sono accompagnate anche da testi molto significativi scritti da Nikita Danshin e composti da Arooj Aftab, musica che anche slegata dagli ambienti e dagli eventi di gioco rimane molto comunicativa.



La storia è emotivamente pesante e non va giocata da chi si aspetta una storia leggera, tratta temi importanti in modo diretto come l'oppressione sociale, l'ingordigia e l'abuso dei più potenti sui più deboli, relazioni familiari e disturbi sociali, l'evoluzione della propria persona e così via, questo è un elemento positivo del
gioco in quanto ha dei messaggi che vuole mandare accompagnando il giocatore a coglierli dalla narrazione e dal complesso della storia; il gioco però è intellettualmente onesto, le scene anche quelle più dure sono sempre giustificate e hanno un ruolo vero ai fini della narrazione per descrivere le situazioni che coesistono nel contesto sociale e psicologico nella quale si trova il protagonista e che non è distante da quello umano, ma che anzi è appositamente parallelizzato, grazie anche all'utilizzo di figure animali che rendono più facile la descrizione di certe situazioni; la storia e il ritmo narrativo riescono quindi a sottolineare chiaramente, ma senza forzature di
nessun tipo, aspetti della vita umana intima e sociale sulla quale il giocatore è invitato a riflettere.
La storia, il ritmo narrativo, l'ambientazione, il suggestivo e pittoresco stile artistico, le musiche e la scrittura dei dialoghi non abbandonano il giocatore nel mondo di gioco ma emanano nel complesso un senso di speranza, che è quello che rimarrà come ricordo.



Game Director: Aleksandra Korabelnikova
Team di sviluppo: Egg Nut

23 dicembre 2021 alle 14:40

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