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The Last Of Us

La maturità dei cagnacci

Innanzitutto, via il dente via il dolore:the last of us è un (gran) bel gioco?
Sicuramente.E'un capolavoro?Su questo permettemi di dissentire.
Il lavoro dei cagnacci californiani su Ps3 venne presentato nel lontano 2011 durante gli Spike Videogame Awards e sin dal momento del suo annuncio apparve sorprendente.
Le atmosfere all'indiana jones e i ritmi forsennati che hanno portato alla consacrazione i Naughty Dog con la saga Uncharted vengono abbandonati a favore di un survival horror claustrofobico,riflessivo,opprimente.




Il primo cambio di registro come detto lo si ritrova nell'ambientazione:impersonate Joel,un povero disgraziato che si ritrova a fare il mestiere di contrabbandiere assieme alla sua compagna di sventura Tess per sopravvivere in quel che resta di Boston, dopo che un ventennio prima un infezione causata da dei terribili parassiti,i Cordyceps, ha decimato la popolazione mondiale, trasformando gli infetti in mostruosi esseri mossi solo dal soddisfacimento delle loro pulsioni primordiali e strappando via quel poco di umanità che resta a chi è sopravvissuto all'infezione.
Là fuori,oltre il recinto che separa la zona di quarantena di Boston da tutto il resto,la natura ha prepotentemente riacquisito il suo predominio sul mondo.Si estendono foreste incontaminate, macerie, edifici pericolanti, fiumi che scorrono lungo "letti" di autostrade e cittadine abbandonate, quasi come se si trattassero di lasciti posti a testimoniare "quel che c'era prima"
Una sinfonia di silenzi squarciati dalle urla strazianti delle bestialità prodotte dalla natura stessa.





Potremmo sinteticamente definire che l'ambientazione scelta,il setting, di questo The Last of Us sta a Io sono Leggenda cosi come Uncharted stava ad Indiana Jones.E non sbaglieremmo affatto ad intavolare questo paragone, poichè l'atmosfera che si respira durante il nostro pellegrinaggio incessante tra questi "residui di umanità" è molto ma molto simile al film di Will Smith.Tuttavia, a differenza del film girato da Francis Lawrence qui non siamo soli:abbiamo un'obiettivo, un leitmotiv che anima l'intera avventura.
Lo scopo è quello di condurre una ragazzina di quattordic'anni,Ellie, apparentemente immune all'infezione dei Cordyceps, al quartiere generale di una misteriosa organizzazione chiamata le Luci intenzionate a produrre un vaccino capace di dare nuova speranza e linfa vitale all'umanità tutta, o almeno, a ciò che ne resta.




Ellie e Joel; lo Ying e lo Yang.
Le loro peripezie,il loro pellegrinaggio, l'evoluzione del loro rapporto e i numerosi "comprimari" che incontreranno nel corso dell'avventura costituiscono di fatto il fulcro di The Last Of Us.

Ognuno con una storia da raccontare, avrà modo di arricchire l'esperienza di Joel ed Ellie, e al contempo quella videogiocatore, di caratterizzare al meglio il mondo di gioco oramai in rovina.
E di accompagnare la crescita interiore e il viaggio dei due protagonisti Of course.
E qui possiamo tranquillamente affermare che la struttura narrativa della produzione assume i connotati di un The Road di Viggo Mortensen




Il vero punto focale, dunque non è l'esperienza o il viaggio in sè , quanto l'evoluzione psicologica dei protagonisti, la loro relazione, il loro rapporto e il cambiamento che dovranno affrontare.
Joel si ritroverà ad affrontare i fantasmi del proprio passato, Ellie la responsabilità che il proprio ruolo da "ultima ancora di salvezza dell'umanità" comporta.
Il viaggio, i comprimari sono un "collante".Le star del "videogioco" sono semplicemente loro e l'evoluzione del loro rapporto.



Analizzando la struttura narrativa da questo punto di vista, non si può non riconoscere che i Naughty Dog con The Last Of Us, abbiamo centrato in pieno il bersaglio.
Il titolo presenta una struttura episodica organizzata in quattro macro-episodi, e da questo punto di vista a livello narrativo non differisce poi molto da un Uncharted a caso.
Più microepisodi o microeventi si collegano fra loro fino a comporre un vero e proprio "grosso " episodio globale.Il colpo di genio, e lo ripetiamo, sta nella geniale intuizione di riuscire a rendere slegati ma funzionali allo stesso tempo fra loro gli episodi.
Ogni episodio in cui si articola la trama è del tutto comprensibile se slegato rispetto ai precedenti(a parte certo, rare eccezioni)ma risultano tutti funzionali per comprendere l'evoluzione psicologica dei protagonisti, che è il vero motore della trama in fin dei conti.
E inoltre, trattandosi quello di Joel ed Ellie di un viaggio, una impalcatura narrativa strutturata in episodi risulta maggiormente funzionale rispetto ad un flusso narrativo continuo visto il determinato tipo di eventi che ci si appresta a narrare.
Quindi un plauso ai Naughty Dog nell'essere riusciti a confezionare un ottimo Videofilm.
Come lessi tempo fà in giro per la rete:"il finale di the last of us è il miglior finale di un prodotto d'intrattenimento che vedo da un bel pò di tempo e sorprendetemente the last of us non è un film".




Tuttavia The Last of Us come già detto, almeno a mio avviso, non è un capolavoro.Le note dolenti sono da ricercare tutte nel gameplay del titolo.Và riconosciuto come The Last Of Us nasca dalle ceneri di Uncharted, ma cerchi al contempo di differenziarsene il più possibile.D'altronde se vivi in un mondo popolato da mostruosità simili a zombie non può di certo permetterti di prendere il fucile a far saltare cervella a destra e a manca no?
Eccerto.
S'intuisce sin dalle prime battute del titolo una prepotente virata verso la componente stealth.
Addirittura ci sono alcune varianti di nemici, i Clicker, che hanno perso totalmente la vista ma hanno rafforzato il proprio udito.Si può dunque facilmente comprendere come nelle sezioni in cui sono presenti tali avversari si dovrà ricorrere necessariamente ad escamotage quasi alla "Solid Snake":prendere un mattone e lanciarlo lontano per attirare i Clicker nella direzione opposta alla propria in modo tale da liberarsi il passaggio o ricorrere attraverso la pressione del trigger R2, all' "udito di Joel" che ci consentirà di visualizzare i "movimenti" di questi temibili avversari o ancora, combinare tra loro le risorse rinvenute, ad esempio un paio di forbici e del nastro al fine di confezionare un temibilissimo coltello con cui uccidere un clicker cogliendolo alle spalle, avvicinandoci silenziosamente di soppiatto.Insomma, ci sono sezioni "stealth" in cui The Last of Us funziona e lo fà maledettamente bene:la capacità dei clicker di uccidervi con un solo colpo risulta del tutto funzionale all'esperienza, accresce il senso di tensione e costringe il videogiocatore ad utilizzare la materia grigia, dato che un entrata in stile rambo, in sezioni simili non porta mai ai risultati sperati.
In ambienti enormi in cui è presente una nutrita sezione di tali avversari The Last Of Us si trasforma quasi in un puzzle game dinamico:è richiesta una pianificazione delle azioni da parte del player, conoscenza degl'ambienti e ,inoltre, l'incredibile varietà delle modalità d'approccio unita alla superiorità numerica degl'avversari consente di fatto di creare modi sempre diversi nel superare un identica sezione.





Ci sono, però, anche delle situazioni che funzionano " meno bene" in The Last Of Us:in particolare ci riferiamo a tutte quelle situazioni in cui si presentano dinnanzi avversari umani.Questi sebbene dispongano di un routine comportamentale(o IA,volendo)più evoluta rispetto ai Clicker non presentano in egual misura la capacità di eliminarci con un solo colpo.Quindi qualora malauguratamente fossimo scoperti da questi, prepariamoci a mettere in gioco la nostre abilita da pistoleri.Di certo, anche in queste situazioni la generale penuria di munizioni e la superiorità numerica dei nostri avversari aiuta a non trasformare questo The Last Of Us in un clone in salsa horror di Uncharted, ma va anche detto che spesso e volentieri tali sezioni si trasformano in enormi fughe del videogiocatore negl'enormi ambienti di gioco alla ricerca di munizioni o in "questo o quel'" oggetto per eliminare i propri avversari.Certo anche in questo caso sarà garantita una certa varietà di approccio nell'affrontare i nemici e -si- anche in questo caso si potrà contare sul sostegno di Ellie o si potranno utilizzare le varie risorse rinvenute negli scenari da combinare attraverso un abbastanza riuscito sistema di crafting per ricavarne bombe fumogene, coltelli, bombe ai chiodi e chissà quale altra divoleria ma va tenuto conto di come molto spesso alcune scelte di game design rendano tale varietà d'approccio superflua perchè, insomma si ha l'impressione che purtroppo in queste fasi si giochi ad un modalità arena o orda di un qualsiasi titolo multiplayer.
Impressione confermata nel caso in cui il videogiocatore decida di ricorrere al combattimento corpo a corpo:in questo caso basterebbe la pressione di tre semplici tasti sottoforma di Quick Time Event per eliminare i propri avversari(...)





A pesare come una spada di Damocle infine sulla bontà del gameplay di The Last Of Us vi è la durata del titolo, croce e delizia dell'intera produzione:ben quindici ore per completare la sola modalità offline.Sicuramente un'ottimo risultato visto il genere, ma và tenuto conto come la scarsa varietà di situazioni possa rendere il titolo "pesante" sotto certi aspetti.
L'interesse del videogiocatore non và scemando grazie alla superba struttura narrativa, che rende di fatto the last of us un vero e proprio film-ingame, certo, ma quanto può risultare divertente compiere sempre e reiteratamente le stesse azioni per più di dieci ore, sebbene in ogni zona siano concesse modalità d'azioni differenti?
Non sarà lineare come un Uncharted, questo The Last Of Us, anzi in virtù della sua molteplicità di approccio alle varie sezioni potremmo quasi definirlo come un action sandbox, ma quanto questo è considerabile divertente o funzionale all'esperienza?Io resto dell'idea che una maggiore varietà delle situazioni avrebbe portato giovamento all'intera esperienza.




Per amor del vero và detto che i geniacci dei Naughty hanno tentato di "mischiare" quantomeno le carte in tavola ma l'hanno fatto, forse per ovvi limiti tecnologici, in un modo errato:"addomesticando" la narrazione ai fini delle meccaniche di gioco piuttosto che mettere in atto il processo inverso.
Rendendo giocabile ciò che di solito non era giocabile, ma assecondandolo alle meccaniche già presenti, e non, ad esempio, introducendo meccaniche nuove per fronteggiare situazioni nuove.

Il pregio più grande di questo The Last of Us da un punto di vista squisitamente videoludico và ricercato nel modo in cui i cagnacci californiani hanno reso giocabili sequenze narrative che di solito nella storia dei videogame venivano trasmesse sottoforma di filmati, in maniera dunque impersonale.
Cosi una battuta di caccia viene vissuta direttamente dal videogiocatore anzichè narrata.
Uno scambio di battute fra Joel ed Ellie diventa uno scambio di battute mentre si gironzola liberamente negl'enormi ambienti di gioco.Un inseguimento da cardiopalma o una sparatoria con un fucile da cecchino su di un tetto, diventa è viene effettivamente giocata dal videogiocatore per quello che è.





Si può affermare dunque da questo punto di vista che The Last Of Us rende narrazione e gameplay un tutt'uno come mai è stato fatto sino ad ora e questo ad oggi è sicuramente il suo più grande pregio.Ma potremmo anche dire, forse più giustamente che The Last of us porta questa soluzione narrativa rintracciabile addirittura ai tempi del primo Half Life ad un nuovo livello.
Potremmo dire che The Last of Us è decisamente diverso da un Uncharted.
Avremmo ragione ma in cuor nostro sapremmo di mentire perchè un legger(issimo) senso di deja-vu vivendo le peripezie di Ellie E Joel l'abbiamo avuto.
Potremmo dire che The Last Of Us è un capolavoro, uno di quei titoli destinati ad entrare di diritto nella storia dei videogame e restarci sino alla fine dei tempi.
Ma anche qui c'è qualcosa che ci frena dall'esprimere tale giudizio, un pò perchè The Last of Us non è del tutto esente da difetti , un pò perchè effettivamente non porta nulla di rivoluzionario o innovativo nella scena videoludica moderna.
Come definire dunque questo The Last Of Us?
Beh la risposta probabilmente la si può rintracciare all'inizio di questo paragrafo cioè:un gran bel gioco e sicuramente il capolavoro dei Naughty Dog.

pubblicato alle 15:15 del 31/08/2013