Recensione di Castlevania Lords of Shadow 2
Mercury Steam ci offre la sua visione di Dracula - Cosa ne sarà uscito fuori?
La serie Castlevania rappresenta uno dei marchi più famosi tra quei videogiochi che, in un modo o nell’altro, riguardano il leggendario Conte Dracula e più in generale i vampiri e tutte quelle creature mitologiche caratterizzanti il genere horror.
Castlevania, marchio made in Konami, nasce come un gioco action bidimensionale. Il primo capitolo vede la luce nel 1986 e vede protagonista Simon Belmont, un cacciatore di vampiri, fronteggiare le forze del Conte Dracula. Diversi sono stati i capitoli usciti negli anni successivi, tra i quali spicca il sempre lodato Symphony of the Night, con protagonista Alucard, che mescolava sapientemente elementi action e rpg ad una struttura oggi definita di metroidvania. Non sono mancati gli esperimenti tridimensionali, ma nessuno è mai riuscito a riscuotere un particolare successo.
Nel 2010 esce però Lords of Shadow, reboot della saga, rigorosamente in tre dimensioni con telecamera fissa, che riesce a guadagnarsi il riconoscimento di miglior Castlevania in tre dimensioni di sempre. Il protagonista, Gabriel, appartenente alla ormai leggendaria stirpe dei Belmont è chiamato a fronteggiare i Signori dell’Ombra. E Dracula? Ebbene Lords of Shadow nei piani di Mercury Steam, software house incaricata dello sviluppo, avrebbe fatto parte di una trilogia il cui protagonista si sarebbe poi rivelato essere Dracula stesso. Un progetto ambizioso ma nel complesso riuscito, che per la prima volta nella storia della serie metteva i giocatori nei panni del tanto temuto Principe delle Tenebre.
Le aspettative per Castlevania Lords of Shadow 2 sono state alte fin dalla sconvolgente conclusione del primo capitolo. Mercury Steam si è messa al lavoro per offrire ai fan un gioco nuovo e “diverso”, non il solito more of the same quindi. Due sono state fin da subito le colonne portanti del progetto: un mondo liberamente esplorabile e la telecamera libera alle spalle del protagonista, Dracula.
Ciò che immediatamente si nota dai primi minuti di gioco è un protagonista più carismatico e meglio caratterizzato rispetto al Gabriel del primo LoS. La trama del gioco riesce ad essere piuttosto coinvolgente e ben narrata. Si dipana
Gabriel (alias Dracula) in LoS 2 - sicuramente più memorabile della sua prima rappresentazioneattraverso due filoni: da un lato vediamo Dracula impegnato ad impedire il ritorno di Satana; dall’altro la lotta personale contro la sua stessa condizione di Principe delle Tenebre e la ricerca della pace eterna. I due filoni si intrecciano più volte durante l’avventura mediante l’alternarsi di fasi ambientate nella città di Castlevania, dallo stile gotico steampunk, e di altre ambientate nel castello di Dracula. Non mancano momenti esaltanti e anche qualche colpo di scena, il tutto orchestrato con una buona regia e una ottima interpretazione dei personaggi. Peccato che poi tutto si perda inesorabilmente in un finale che non solo non dà una giusta conclusione narrativa ai due filoni suddetti, ma non riesce a soddisfare neanche da un punto di vista ludico. Il tutto sembra essere troppo affrettato, insomma un vero enorme passo indietro rispetto al finale del primo capitolo e di sicuro non è quello che ci si aspettava stando alle dichiarazioni degli sviluppatori che avevano promesso un degno finale per la storia di Lords of Shadow. Lodevole invece il comparto audio, sia per quanto concerne le tracce di accompagnamento che il doppiaggio.
Il mondo di LoS 2, ricordiamo liberamente esplorabile, è piuttosto vasto. Mentre il primo episodio era suddiviso in livelli, LoS 2 può essere immaginato come costituito da due grandi macro-aree (Castlevania e il castello) ciascuna delle quali è suddivisa in più parti collegate tra loro e facilmente raggiungibili grazie ad una sorta di viaggio rapido utilizzabile tramite apposite stanze. Micro-caricamenti tra una sezione e l’altra sono piuttosto frequenti, cosa che inficia, seppur di poco, la fase esplorativa che risulta essere a tratti spezzettata. Sarebbe stato inoltre gradito l’inserimento di aree opzionali con boss opzionali, simile a quanto visto in Darksiders.
La città di CastlevaniaCosì com’è l’esplorazione, che comunque risulta piacevole, è limitata al ritrovamento di collezionabili e potenziamenti. Saranno comunque necessarie circa 15 ore di gioco per vedere i titoli di coda, dato che può variare a seconda del livello di difficoltà scelto e da quanto decidiate di dedicarvi all’esplorazione e al ritrovamento dei collezionabili. Le ambientazioni sono sempre piuttosto evocative, soprattutto alcuni scorci all’esterno del castello, e molto dettagliate. Peccato non brillino per varietà, piazzandosi così qualche gradino più in basso rispetto al livello raggiunto nel primo LoS.
Il sistema di combattimento invece è stato ulteriormente approfondito. Oltre alla frusta, arma base del gioco, Dracula disporrà di due armi, la Spada del Vuoto e gli Artigli del Caos, i cui effetti sono identici alle magie del primo capitolo: la prima consente di recuperare salute dai nemici, mentre gli Artigli del Caos consentono di infliggere danni maggiori. Ciò che rende il sistema più profondo e vario rispetto al primo capitolo è che le due armi hanno una propria lista di attacchi e propri alberi di abilità, mentre nel primo capitolo l’arma base rimaneva la frusta alla quale veniva poi conferito a bisogno il potere della magia della luce (Spada del Vuoto) o quella dell’ombra (Artigli del Caos).

Il sistema funziona perfettamente e invoglia ad utilizzare sempre attacchi diversi grazie al sistema della maestria: praticamente ogni tipo di attacco con l’utilizzo consente di accumulare maestria che può essere poi trasferita all’arma in modo da renderla più potente. Il protagonista disporrà inoltre di diverse reliquie e abilità speciali. Ottimo anche il sistema di difesa che in pratica prevede tre manovre diverse: parata e contrattacco, schivata e trasformazione in nebbia che consente di evitare qualsiasi tipo di attacco. Un costante senso di progressione ci accompagnerà per tutta l’avventura, rendendo il gameplay di LoS 2 tra i meglio riusciti del panorama action.
LoS 2 però non è costituito solo da combattimenti ma anche da platforming e da sezioni, alquanto discutibili, nelle quali non bisogna farsi scoprire dai nemici. Tali fasi sono definite dai più come fasi stealth, tuttavia seppur l’obiettivo è passare inosservati, la linearità e le caratteristiche di queste fasi le fanno configurare più come puzzle che vere e proprio sessioni stealth: sfruttando i poteri a nostra disposizione tra cui la possibilità di trasformarci in topi o lanciare uno sciame di pipistrelli come azione di disturbo, dovremmo infiltrarci in alcune zone ad alta sorveglianza o in altri casi semplicemente non farci notare dal nemico di turno. Ciò che spinge a considerare queste fasi dei puzzle
La parte del giocattolaio è una delle meglio riuscite del giocopiù che delle sessioni stealth è il fatto che per superarle vi sarà un solo modo possibile, tutt’è “indovinare” lo schema di azioni da utilizzare e il gioco è fatto. Si tratta di fasi che possono piacere o meno, certo non brillano per concept e magari in molti avremmo preferito i cari vecchi enigmi ambientali, tra l’altro del tutto assenti tranne che per un paio di occasioni e sicuramente meritevole di menzione è la fase del giocattolaio, ma riescono a fare il loro lavoro, ovvero variare la struttura del gioco anche se in un modo non da tutti apprezzabile. Il più grande difetto di queste sessioni, a detta di chi scrive, è però il fatto che queste manchino di una giustificazione narrativa convincente, dal momento che impersoniamo il temuto Principe delle Tenebre, i ragazzi di Mercury Steam avrebbero dovuto lavorare meglio in tal senso.
Buoni nel complesso i nemici, sia quelli minori che i boss, per livello di sfida e pattern d’attacco. Sarebbe stata gradita però una maggiore varietà per quanto riguarda i nemici minori, altro elemento questo che piazza LoS 2 qualche gradino sotto al predecessore.
Tecnicamente il gioco si difende bene. Le texture sono nella media ma il risultato finale, grazie anche ad un sapiente uso di particellari e ad un ottimo sistema di illuminazione, è molto gradevole. Il framerate è piuttosto stabile e le animazioni dei personaggi sono di buona fattura. Piuttosto marcato è l’aliasing su diversi elementi dello scenario. Il risultato finale merita però di essere premiato.
In conclusione…

Castlevania Lords of Shadow 2 non è il sequel che ci si aspettava dopo l’ottimo primo capitolo, diversi errori quali l’inserimento forzato di alcune sezioni così come un finale dimenticabilissimo e per nulla in grado di chiudere la vicenda in modo accettabile ne minano il giudizio. Resta comunque un buon action con alcuni momenti di alto livello e un sistema di combattimento tra i meglio realizzati nel panorama action per varietà e complessità. Ottimi i personaggi che muovono la storia così come il level design e il lavoro artistico. Ci si aspettava di più nel complesso, anche perché Mercury Steam è e resta un team particolarmente talentuoso. Promosso comunque ma con un po’ di amaro in bocca.
Pro:
- Personaggi e trama….
- Sistema di combattimento
- Costante senso di progressione
- Colonna sonora e doppiaggio
Contro:
- …peccato per il disastroso finale
- Alcune sessioni discutibili
- Poca varietà dei nemici minori
- Ambientazioni evocative ma abbastanza monotone
7.9
Sono stato molto indeciso sul voto. A pesare maggiormente è stato senz'altro il finale che mi ha deluso tanto, troppo. Si tratta però di un voto che non deve trarvi in inganno: LoS 2 mi è piaciuto veramente tanto, sicuramente uno dei miei action preferiti. Sta a voi decidere che peso dare ai difetti evidenziati ma non temete, LoS 2 saprà divertirvi, magari sarebbe ideale aspettare un leggero calo di prezzo.

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Come hanno fatto a disintegrarlo cosi' questo gioco lo sanno solo loro
Lex
no ma ne conosco perfettamente la trama
Lex
sarà ma la mia idea sarà sempre questa: il finale è veramente deludente, sia da un punto di vista ludico che narrativo