Duri da maneggiare

Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22
Poche sono le parole che riescono a descrivere lo stato d'animo che caratterizzava le sedute pomeridiane della mia comitiva con questo gioco, al tempo Dragon Ball Z era una novità e andava molto di moda, quindi poter incarnare i nostri eroi preferiti ci galvanizzava all'ennesima potenza.
Il gioco presentava alcune pecche, come le animazioni molto "scattose" e in generale una grafica 2D un pò sottotono, in più ad un primo achitto poteva dare l'impressione di essere macchinoso e lento, ma mai una prima impressione potrebbe essere più sbagliata di questa. Dopo i primi round si inizia infatti a prendere coscienza della vastità di possibilità date dal tempismo e dalle combinazioni di mosse e contromosse, che ai tempi davvero pochi giochi riuscivano ad offrire. Infatti nonostante si usasse Vegeku (il personaggio più potente del gioco), contro uno Zarbon o un Mr. Satan (tra i meno potenti) ben allenati non si aveva alcuna possibilità di vittoria.
Quindi una curva di apprendimento un pò lenta, ma che riservava la piacevole sorpresa di una sfida sempre aperta dove a farla da padrone era solo l'abilità del giocatore. Cosa si potrebbe chiedere di meglio da un gioco di lotta?