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TrackMania Turbo – Recensione

TrackMania: basta pronunciare questa parla per rievocare nella mente dei giocatori PC più attempati una sequenza di ricordi legati a gare funamboliche, ricerca spasmodica del miglior tempo sul giro ma soprattutto una sfilza di circuiti che definire fuori di testa risulta quasi un eufemismo. Incredibilmente questa stessa parola non suscita assolutamente nelle folte schiere dei giocatori console e il motivo è semplice. Se si esclude un tentativo di “sbarco” tentato con la Wii, la celeberrima serie partorita da Nadeo nel 2003 non ha mai avuto un vero approccio con i sistemi di gioco da salotto. Ubisoft ha deciso di porre fine a questa sorta di discriminazione commissionando proprio a Nadeo il compito di creare un nuovo capitolo TrackMania in grado di rapire il tempo dedicato ai giochi dei “consollari”. La softco pariginia, già acquisita proprio da Ubisoft, non ha certo perso tempo e dopo una lavorazione non troppo lunga ha dato ultimato Trackmania Turbo. Se i più “datati” di vi stanno leggendo questa recensione vi tranquilliziamo subito dicendo che il gameplay del gioco è fortemente basato su quello che ha suggellato il successo di TrackMania. Tutti gli ingredienti che hanno reso il gioco piccante ci sono tutti come l'ossessiva ricerca della perfezione fatta di infinite ripetizioni dei circuiti, o quella sfacciata inclinazione arcade che in barba alla leggi della fisica permette di fare cose che voi umani…





UNA CORSA A PERDIFIATO
TrackMania Turbo non un semplice racing game e infatti sfrutta ogni occasione per rimarcarlo. Già dalle prime battute risulta chiaro che il gioco che si appresta ad intrattenerci ha tanto lo scopo di stupire quanto quello di incollarci alla sedia. Iniziare la gara appesi ad una gru, si si proprio una gru, la dice lunga sui tracciati che compongono il sistema verticale studiato per il titolo. Ben 200 gare, tutte fuori di testa, sono pronte ad intrattenervi per molto, anzi moltissimo tempo visto che un sistema di medaglie basato sui tempi sarà l'unico passpartout per andare avanti. Prima di sfarsi scoraggiare dall'immensità dei soli contenuti single player bisogna sottolineare che tutte l competizioni sono incastrate in una curva di difficoltà crescente ben progettata. Chiunque, quindi anche i neofiti, ha la possibilità di evolvere il proprio stile di gioco senza il rischio di spaccare il pad sullo schermo (certo questo dipende anche dalla pazienza d ognuno). Il gameplay di per se è abbastanza elementare visto che sono presenti solo freno ed acceleratore, ma non fatevi ingannare perché nonostante l'immediatezza dei comandi il gioco è dotato di una profondità inizialmente insospettabile grazie alla sfida rappresentata dai tracciati imprevedibili che alternano strettissime chicane a iniezioni di turbo impreviste, curve paraboliche e salti vertiginosi. L'elevata velocità del gioco richiede una concentrazione davvero notevole visto che ogni minimo errore non vi permetterà di raggiungere il tempo richiesto. Ad aumentare le difficoltà, come se non ce ne fossero abbastanza, ci pensano anche le superfici dei circuiti. Nadeo ha infatti inserito quattro diversi scenari per i tracciati del gioco e ognuno di questi scenari ha delle peculiarità ben precise che o differenzia dagli altri. Passare da una serie di gare sugli sterrati a dei circuiti che farebbero impallidire anche le più incredibili rollercoaster porta i giocatori ad un continuo studio dei circuiti stessi perché vi ricordiamo che le auto seguono sempre il set di regole ferree, basate su accelerazione e forza di gravità.





La campagna single player è sicuramente in grado di tenervi impegnati per un bel quantitativo di ore  visto  che per sbloccare gli ultimi percorsi bisogna ottenere  racimolare le medaglie d'oro di tutti quelli precedenti, e credeteci non sarà un'impresa facile, ma la vera natura di TrackMania Turbo è quella di competere in multiplayer, enfatizzando anche il gioco di gruppo in locale. Esatto proprio nel periodo in cui giocare con altri giocatori provenienti da altre parti del mondo è a cosa semplice Nadeo decide di rilanciare le care vecchie serate passate con un gruppo di amici giocando seduti sul divano. La testimonianza tangibile di questa operazione amarcord è la modalità Hot Seat, ovvero un sistema in grado di ospitare fino a otto concorrenti. Senza tanti giri di parole si gioca tutti con un pad solo e bisogna passarlo ogni volta che si ottiene un tempo che superi l'ultimo fatto registrare in griglia. Ad aumentare l'agonismo ci pensa una quantità predefinita di benzina che serve a sancire la fine dei giochi visto che il giocatore più lento sarà costretto a continuare a girare nel tentativo di superare almeno un rivale. Finita la benzina toccherà al nuovo ultimo cercare di risalire la china.



La vera natura di TrackMania Turbo è quella di competere in multiplayer
Se la modalità Hot Seat forza i giocatori a dividersi il pad quella Doule Driver invece costringe due giocatori a dividersi la macchina. Questa modalità abbastanza folle porta due giocatori, con due pad diversi, a guidare a stessa macchina. Sarà il gioco a decidere quali input utilizzare per far muovere il bolide sullo schermo. Ritornando in ambito multiplayer “classico” TT offre la possibilità di gareggiare in lobby da ben 64 giocatori. La vena arcade viene enfatizzata anche in questa modalità visto che il contatto tra le auto è inesistente perché in realtà si corre contro i fantasmi delle macchine degli avversari. Immancabile infine l'editor di tracciati, vero elemento che da sempre ha contraddistinto l'intera saga Trackmania. Dal punto di vista grafico, TrackMania Turbo non ambisce a folgorare gli occhi dei giocatori perché in realtà quello che conquista è il design de circuiti. Graficamente il gioco è discreto così come è discreta la qualità delle texture, ma onestamente parlando le gare sono talmente veloci che non avrete il tempo di perdervi nei panorami offerti dal gioco. I puristi degli FPS possono stare tranquilli perché i fatici 60 sono sempre garantiti, e contribuiscono in modo deciso al senso di velocità. Degna di nota la possibilità di creare una propria soundtrack che può all'occorrenza pompare, o ridurre, la quantità di adrenalina che Trackmania Turbo è in grado di generare.



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29 marzo 2016 alle 15:21