Homefront: The Revolution - analisi comparativa
Homefront: The Revolution ha subito molti cambiamenti nel suo viaggio di quattro anni che ne ha preceduto il lancio. Dopo essere sopravvissuto alla chiusura del publisher THQ, e ai problemi della filiale inglese di Crytek, il team ricostituito di Dambuster Studios ha creato uno shooter open world sostituendolo al design lineare dell'originale. La tecnologia del CryEngine alla base del gioco impressiona con una build che recupera lo shading differito di Crysis 3, con l'agginta di nuovi effetti meteorologici. È però anche un progetto limitato da una scarsa ottimizzazione, soprattutto su console.
PlayStation 4 e Xbox One utilizzano l'equivalente delle impostazioni high della versione PC, e questo include anche la qualità di oggetti e ombre. Le texture sono un'eccezione, e corrispondono a quelle di qualità massima disponibile su PC grazie alla RAM di cui sono dotate le console. Sui muri di mattoni e le strade di ciottoli è presente il Parallax Occlusion Mapping (POM), che aggiunge un effetto tridimensionale alla Philadelphia futuristica.
Non tutto è identico tra le tre versioni. Xbox One è svantaggiata in alcune aree a causa della banda di memoria limitata; la risoluzione nativa è di 1600x900, mentre la versione PS4 gira a 1920x1080. Anche il post-processing è ridotto sulla macchina di Microsoft, con la rimozione di un effetto di profondità di campo utilizzato sullo sfondo durante gli intermezzi animati. I nostri test su PC mostrano che questa funzione è onerosa, e la sua rimozione potrebbe essere il motivo per cui Xbox One dispone dello spazio di manovra extra per i frame-rate descritti più in basso.

belmy76
Non so il gioco com'è ma tecnicamente su console è agghiacciante.