[E3 2016] Watch Dogs 2 – Anteprima
Dopo le contestazioni ricevute dal primo Watch Dogs, nonostante l'originalità dell'idea di un free-roaming interamente basato sul sistema di hacking, Ubisoft ci riprova presentando in quel di L.A. due video gameplay di Watch Dogs 2 durante la sua conferenza e poi mettendo a disposizione delle postazioni per la prova sul campo. Cambia la storia, cambiano i protagonisti, cambia la città, ma soprattutto cambiano le tematiche e le atmosfere. Se il primo Watch Dogs era ambientato in una spenta Chicago caratterizzata da tonalità smorte e pastello, in questo sequel si passa alla coloratissima e assolata San Francisco. Il cambio di locazione si percepisce già dall'impianto di illuminazione che, oltre ad essere stato evidentemente rinnovato rispetto al primo capitolo, risulta comunque coerente con il caldo sole californiano e diventando protagonista di alcuni scorci davvero suggestivi. San Francisco è una città immensa, in questo Watch Dogs circa due volte l'area metropolitana della Chicago del primo episodio, e questo potrebbe gettare delle perplessità soprattutto se consideriamo che una delle più importanti contestazioni mosse ad Ubisoft risiedeva proprio nelle poche cose da fare nelle fasi di free roaming con soluzioni ripetitive e alla lunga stancanti. Proprio per questo, raddoppiando l'estensione dell'area l'area metropolitana, Ubisoft ha ben pensato di potenziare il sistema di Hacking del protagonista che potrà adesso prendere anche il controllo delle vetture al fine di creare scompiglio e garantirsi una migliore e più efficace via di fuga, così come potrà hackerare contemporaneamente i cellulari di più persone facendo arrivare a tutte loro un sms in contemporanea in modo da distrarle e passare inosservato.
Abbandonata l'ossessione per la sorveglianza di Aiden, protagonista del primo titolo che probabilmente dell'Hacker aveva le capacità ma non l'attitudine moderna e scanzonata dell'immaginario collettivo, Ubisoft introduce un nuovo protagonista, Marcus, certamente una tipologia di Hacker più attuale, leggera, scanzonata, abbraccia comunque una causa diversa che risponde ad un esigenza socio-culturale e quindi non ha nulla a che vedere con vendette di sorta. Qualcosa quindi di diverso, assolutamente più leggero e forse più coerente con quelle che potrebbero essere le aspettative della fanbase, oltre a quelle di un nuovo pubblico. Marcus Holloway è Hacker impegnato nell'allargare le adesioni alla Dedsec, un gruppo di hacker organizzato che ha come obiettivo quello di boicottare e mettere in crisi il ctOS ed i suoi sponsor. Marcus ma ha un'identità ben definita, è strenuo sostenitore della filosofia open source, è un assiduo frequentatore della rete e di YouTube, si costruisce da solo un'arma contundente alquanto bizzarra proprio seguendo dei tutorial sulla piattaforma Google e realizza attraverso una stampante 3D i componenti per costruirsi una propria pistola.
Ubisoft ha ben pensato di potenziare il sistema di Hacking del protagonista
Parliamo dunque di un personaggio assai diverso dal precedente Aiden, sicuramente un personaggio più fresco, moderno, che possa conquistare una nuova fanbase. Ed è proprio nell'ottica di agganciare nuovi giocatori che, tra l'altro, Ubisoft mette il suffisso numerico due a questo Watch Dogs ma fa una totale tabula rasa realizzando un gioco ex novo, proprio per slegarsi, il più possibile, dal contestato primo titolo. Sul fronte della struttura il gioco resta concettualmente fedele al prequel, sia in molte delle meccaniche di Hacking (Qaudri elettrici, semafori etc.) che nel sistema di coperture, armi da fuoco alla mano, ma tutto ha goduto di un notevole affinamento, oltre a diverse aggiunte piuttosto interessanti. Il developer ha profuso molte energie nel riconcepire le sessioni free-roaming al fine di renderle sicuramente più interessanti e meno noiose. Il nuovo sistema di Hacking fa davvero bene il suo lavoro, con un'interfaccia riprogettata e capace, adesso, di rendere molto più intuitivo l'individuazione di tutto ciò con cui possiamo interagire. Come abbiamo accennato prima, ci sarà la possibilità di poter hackerare le vetture per prenderne il controllo così come interagire con le persone. Sul fronte dell'interazione umana, Ubisoft sembra aver fatto un buon lavoro inserendo diverse possibilità tra cui quella di fargli squillare un cellulare a qualcuno, bucare il suo conto bancario per prosciugarlo o, addirittura, renderlo bersaglio di qualche gang, elemento funzionale soprattutto quando si tratta di qualche nemico da mettere fuori gioco. In questo caso, avremo la possibilità di creare attorno a questa persona una falsa storia con devi falsi precedenti così da istallare in qualcuno le opportune ire e voglia di rivalsa, fornendo poi la posizione del bersaglio ed aspettare che il nostro piano abbia successo. Diabolico! Altro interessantissimo inserimento è quello di due droni: un bumper ed un quadricottero. Entrambi i droni ci permetteranno di assolvere alcuni compiti in maniera più semplice. Ad esempio, potremo far volare il quadricottero verso un'attico di un palazzo, spiare gli occupanti dell'appartamento, avere un quadro più ampio di alcune zone e attraverso il quale prendere il possesso di qualche telecamera di sorveglianza per poi pianificare al meglio il nostro intervento. Il bumper, invece, è un piccolo robot capace di saltare e scivolare sul suolo passando inosservato e dotato di un braccio meccanico attraverso il quale connettersi fisicamente con centraline e server inaccessibili da remoto.
Sul fronte tecnico, Watch Dogs 2 appare indubbiamente più bello da vedere del predecessore. Come dicevamo in apertura, le routine per l'illuminazione sono state completamente riviste e la sensazione di quanto si vede su schermo è proprio quella di una metropoli battuta dal sole californiano. Più in generale, moderazione e texturing hanno subito un miglioramento non indifferente ed il level design appare adesso molto più ispirato. Certamente, San Francisco è una città moto più caratteristica di Chicago, capace di offrire scorci diversificati e peculiari, per un area che va dalla North Bay alla Silicon Valley ed in cui trovare un'ampia gamma di situazioni su cui intervenire, rendendo il free-roaming per la città certamente più avvincente di quanto accadesse nel primo titolo. Altra nota positiva riguarda la possibilità di poter affrontare qualunque incarico in co-op se incontreremo altri giocatori connessi, per un free-roaming da affrontare in solitaria o in coppia. Insomma, Ubisoft sembra davvero aver accolto le contestazioni ed i suggerimenti della community, mettendoci del suo al fine di risollevare le sorti di un brand che non sembrava essere nato sotto la migliore delle stelle. Quanto visto in fiera non è certamente abbastanza da poter fugare ogni possibile dubbio, eppure questo Watch Dogs 2 ha saputo instillarci una moderata fiducia nelle sue capacità di fare bene. L'appuntamento è fissato per il prossimo 15 novembre.
L'articolo Watch Dogs 2 – Anteprima è estratto da GamesVillage.it.

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