Tom Clancy's The Division: New York Underground – Recensione DLC
Che The Division abbia generato una quantità di critiche direttamente proporzionale alla hype che il gioco portava con se, è cosa certa. Una serie di critiche che hanno riguardato principalmente la versione PC cui la massiccia presenza di cheater aveva scoraggiato gran parte dell'utenza a dedicare altro tempo al MMO targato Ubisoft. Un problema, questo, che aveva decretato un assottigliamento generale del numero dei giocatori tale da rendere davvero complicato trovare il reperimento di compagni in fase di matchmaking. A questo bisogna aggiungere la generalizzata inaffidabilità dei server su tutte e tre le versioni del gioco (PC, PS4 ed Xbox One), spesso offline per manutenzione e, quando in funzionamento, incapaci di garantire una certa stabilità, cosa che ha causato (e tutt'ora ne causa) non pochi grattacapi allo sviluppatore costantemente al lavoro per “rattoppare” le falle del netcode. Tuttavia, con un incipit di assoluta professionalità e customer care, Massive ha costantemente lavorato ad una serie di patch e nuovi contenuti che hanno, in parte, normalizzato la situazione e di certo rinvigorito, in via del tutto gratuita (quasi fosse un apprezzato modo per scusarsi), l'esperienza di gioco, smorzando, ma non disinnescando del tutto, le proteste rivolte nei confronti di Ubisoft. Lo scorso primo luglio è stato rilasciato il primo DLC a pagamento, New York Underground, che, lo diciamo immediatamente, vale ogni centesimo dei 14,99€ richiesti per l'acquisto e, laddove foriero di garanzie circa la futura qualità dei prossimi DLC a pagamento, varrebbe da solo il costo del Season Pass.
UNDERGROUND
Come suggerisce il titolo stesso del DLC in questione, New York Underground troverà la sua ambientazione nei sotterranei della Grande Mela, in un labirintico complesso di gallerie che si snodano tra il sistema fognario, la metropolitana e le fondamenta di grattacieli e palazzi. La nuova ambientazione, per quanto non originalissima, è sorretta da una struttura validissima nella quale il level design, di missione in missione, sarà affidato a degli algoritmi di generazione procedurale tali da rendere ogni partita sempre nuova, pur rigiocando una medesima missione, a tutto favore della rigiocabilità, fattore ancor di più evidenziato anche dalla proceduralità con cui saranno selezionati e collocati i nemici. Nonostante la generazione delle aree di gioco sia, quindi, di volta in volta casuale, i livelli si presentano puntualmente con una certa coerenza di fondo, articolandosi in modo sempre equilibrato, senza scadere nel piattume e, quindi, tali da non annoiare mai il giocatore.
New York Underground vale ogni centesimo richiesto per l'acquisto
L'accesso ai sotterranei della città sarà gestito da un nuovo Social Hub collocato alle spalle della propria base operativa. In prossimità dell'hub, oltre all'entrata materiale alle gallerie, trovano posto nuovi NPG per l'assegnazione delle varie missioni e due nuovi rivenditori per armi ed equipaggiamento top di gamma acquistabile con i crediti Phoenix, la normale valuta di gioco ottenibile portando a termine le varie missioni. La cosa che ci ha lasciato davvero soddisfatti è la gestione intuitiva dell'hub e della creazione delle missioni, davvero veloce e funzionale e che rappresenta una valida implementazione al sistema di gestione missioni del gioco base. Quattro i livelli di difficoltà selezionabili cui si aggiunge il nuovo elemento delle “Direttive”, varianti da impostare a discrezione del giocatore (fino a un massimo di cinque) che decreteranno alcune penalità (una tra tutte, lo perdita delle munizioni rimaste nel caricatore se decideremo di ricaricare l'arma senza aver prosciugato il caricatore innestato) e che sortiranno, però, l'effetto di un maggior numero di XP tali da velocizzare il raggiungimento del level cup (fissato a 40) e, quindi, una più veloce avanzata verso l'utilizzo di armi ed equipaggiamento di livello superiore. L'utilizzo di queste direttive o penalità sarà però subordinato all'aumento di livello nella graduatoria dei sotterranei e al reperimento di una valuta propria di questa zona che andrà, dunque, spesa. Altro fattore davvero encomiabile, oltre alla aerazione procedurale delle missioni, è la possibilità di poter concatenare fino a tre missioni tra loro, allungando di fatto ogni partita e, grazie ad un maggior stazionamento nella zona sotterranea, una proporzionale acquisizione di punti esperienza. Insomma, sotto questo aspetto i ragazzi di Massive sembrano aver svolto davvero un buon lavoro e, tanto da un punto di vista concettuale, quanto da uno strutturale, non possiamo che riservargli il nostro plauso.
Tralasciando al giocatore il gusto per la scoperta delle nuove armi ed equipaggiamento, con New York Underground è stato introdotto un nuovo livello di difficoltà denominato “Eroico”, così da soddisfare la fame di difficoltà dei giocatori più esigenti. Ciò comunque non tragga in inganno nessuno poiché anche il livello minimo di difficoltà è davvero orientato verso l'alto e tale da rendere la fruizione del DLC in questione altamente consigliabile al gioco in cooperativa. Pensare, infatti, di affrontare una serie di sfide PvE al livello di difficoltà più basso in solitaria è altamente sconsigliato in quanto difficilmente riuscirete a portare a casa la pelle. Insomma, New York Underground è intenzionalmente stato sviluppato per esaltare la natura MMO di The Division e questo è ancora più evidente nella nuova incursione messa a disposizione con il pacchetto. Senza anticiparvi nulla, vi basti pensare che la comunicazione verbale tra i giocatori sarà necessaria al fine di poter completare la missione in quanto sarà necessario coordinare letteralmente al millesimo di secondo alcune azioni senza le quali sarà matematicamente impossibile poter avere la meglio sul boss finale.
New York Underground è intenzionalmente stato sviluppato per esaltare la natura MMO di The Division
Sarebbe difficile essere più esaustivi senza rovinarvi la sorpresa, per tanto ci limiteremo ad elogiare l'idea di Massive di rendere obbligatoria una totale sinergia e comunicazione tra 4 giocatori. Certo, questo tipo di soluzione è tale da rendere non fruibile questa nuova incursione a quanti non abbiano un proprio team e si loggino per giocare con giocatori sconosciuti trovati a caso dal gioco stesso. Tuttavia, si tratta di un dazio inevitabile che avrà l'effetto di incoraggiare la formazione di nuovi team che sviluppino un certo tipo di affiatamento. A concludere la nostra analisi, impossibile non citare le nuove fasce nella famigerata Zona Nera davvero capaci di conquistare tutti quei giocatori alla ricerca di una sfida più intensa e che abbiano raggiunto il 231esimo livello di equipaggiamento. In definitiva non possiamo che promuovere New York Underground sia per la quantità dei nuovi contenuti che per la sua validità strutturale. Purtroppo, almeno in questa versione Xbox One, permane una certa instabilità dei server che, purtroppo, rischia in più di qualche occasione di minare la godibilità del prodotto, in attesa della versione PS4 che, per questioni legate all'esclusività temporale, sarà disponibile al download il prossimo 2 agosto.
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