For Honor - prova
Abbiamo passato il fine settimana in compagnia dell'alpha chiusa di For Honor: promettente gioco d'azione di Ubisoft che cerca di allontanarsi dai prodotti già in circolazione, proponendo qualcosa di diverso seppur non del tutto nuovo. I giocatori più avanti negli anni, in particolare quelli appassionati di samurai e Giappone feudale, ricorderanno sicuramente i due capitoli di Bushido Blade (più il primo che il secondo), prodotti da Squaresoft e usciti sulla prima PlayStation.
In quei giochi di combattimento l'obiettivo era abbattere l'avversario, affettandolo con l'arma bianca a propria disposizione. La cosa interessante, che rendeva i due titoli diversi da qualsiasi altro picchiaduro 3D in circolazione, era che per vincere lo scontro poteva bastare anche un solo colpo ben piazzato. In molti apprezzarono tale approccio, trovando nei cruenti duelli di Bushedo Blade una sorta di sublimazione dello spirito guerriero dei samurai. Un inebriante mix di onore, rispetto, tensione omicida e sfida con sé stessi e con l'avversario di turno.
Sfortunatamente, il mercato non premiò quell'interessante esperimento, che venne abbandonato per diversi anni fino all'arrivo di Kengo: altra serie che proponeva sanguinosi combattimenti tra samurai, cercando però di ammorbidire la formula originariamente pensata con Bushido Blade.
