The Division Patch 1.4 - recensione
Difficile trovare un gioco più travagliato dell'MMO di Ubisoft. Questi trascorsi sono infatti stati mesi difficili e i giocatori che hanno speso il loro tempo su The Division hanno amato e odiato un titolo dalle potenzialità straordinarie. Dal 2 agosto il DLC Underground è arrivato anche su PlayStation dopo un mese di esclusiva su Xbox One e PC. In molti hanno apprezzato questa prima espansione e i feedback sono stati piuttosto positivi, tuttavia con il passare dei giorni sono saltati fuori numerosi bug e problemi che hanno infastidito i giocatori più navigati. Inoltre con l'introduzione di nuovi livelli di difficoltà e di NPC di livello 35, il bilanciamento della sfida è andato fuori scala.
Nonostante l'introduzione di nuove armi e set di equipaggiamento con la patch 1.3, i giocatori hanno continuato a usare sempre gli stessi talenti e gli stessi equipaggiamenti, sfruttando gli scarsi bilanciamenti di un set o di un talento in particolare. I più fortunati e abili sono stati capaci di costruirsi build inarrestabili nel PvP, con le conseguenze che conosciamo. Inoltre i mob di livello 35 sono diventati delle vere e proprie macchine inarrestabili, problemi questi che hanno contribuito a un malcontento generale, soprattutto di coloro che possono dedicare poco tempo a The Division.
Ubisoft e Massive sono corse ai ripari e hanno organizzato un evento a Malmo in Svezia in cui hanno ospitato per 3 giorni i più esperti giocatori e influencer mondiali di The Division, per discutere con loro delle modifiche da apportare con la patch 1.4. Un'iniziativa che ha portato, qualche giorno dopo, a creare dei server di test pubblici (PTS) per testare le modifiche e ricevere un feedback in tempo reale dai giocatori. L'unico inconveniente è stato quello d'interessarsi solamente alla versione PC, saltando totalmente l'ambito console.
