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Max Giovagnoli: esclusiva intervista post Gamerome

Dopo l'interessante conferenza che Max Giovagnoli ha sostenuto nel corso della manifestazione tutta romana della “Gamerome” – La città dei videogiochi, durante la quale ci ha parlato del design e dell'evoluzione delle storie nei videogiochi e del cinema, ci ha concesso l'opportunità di fargli alcune domande. Con grande garbo e cortesia il primo transmedia producer italiano, definito come “una delle 30 voci che stanno cambiando il modo di raccontare storie al mondo“, è riuscito ad offrirci un'approfondimento delle tematiche toccate nel corso della conferenza e non solo, dandoci inoltre nuovi spunti sui quali ragionare.Nel corso dell'intervista, siamo riusciti ad affrontare tematiche vicine ma allo stesso tempo molto distanti tra loro così da coprire uno spettro d'informazione più ampio capace di darci un'oggettiva visione della direzione verso la quale cinema e videogiochi si stanno muovendo in questo momento e nel prossimo futuro:



Quanto secondo lei il cinema “oggi” entra nel mondo del videogioco e quanto il contrario?



Le ibridazioni sono sempre più frequenti e avvincenti. Motori di gioco utilizzati nei VFX e cinematiche all'interno di giochi sono state le sfide maggiori degli ultimi cinque anni. Il futuro si deciderà invece sull'interazione e la mixed reality.



Ad oggi come lei ha già sottolineato il cinema 7D o 9D non viene ancora sfruttato dalle grandi produzioni cinematografiche (max 3D), crede che un giorno questa tecnologia prenderà piede anche nel cinema tradizionale (o solo istruttivo)?



Potrà affiancare, non sostituire le modalità di fruizione attuali. I movie goers hanno oggi e avranno in futuro anche età e profili non in linea con il cinema dinamico, pentasensoriale o interattivo. L'innovazione tecnologica non sarà mai la “killer application” del cinema tradizionale. Sarà forse un nuovo media, o un nuovo ecosistema mediale.



Nelle immagini della conferenza ci ha mostrato “The Cave”, pensa che questo tipo di tecnologia stia tracciando il futuro delle due industrie?



l'ILM X Media Lab e Magic Leap sono casi high budget esemplari ed efficacissimi, ma sempre più spesso troveremo studi piccoli o di media grandezza che sperimenteranno e creeranno applicazioni e strumenti in grado di allargare il mercato.



Non crede che si possa creare un forte senso di “alienazione” nei ragazzi che utilizzeranno queste tecnologie “immersive”?



Stiamo studiando modalità di engagement che possano essere inclusive o addirittura “educative” sfruttando soprattutto studi di psicologia comportamentale, filosofia naturale e neurologia. Ovviamente non per combattere le ludopatie ma per creare un tipo di alfabetizzazione al medium che possa essere fin dall'inizio positiva e comunitaria. Per il momento la sperimentazione non è limitata ancora ad alcuni Paesi, ma molto promettente.



Punti di forza e punti di debolezza del suo mestiere?



Sono un transmedia producer, uno storyteller e un produttore esecutivo allo stesso tempo. Il rischio è quello di non saper intercettare processi innovativi mondiali al momento giusto. Il punto di forza invece, l'esperienza e la sperimentazione continua su forme di racconto multiplatform.



Il progetto più bello e appassionante sul quale ha mai lavorato?



Quello al quale sto lavorando in questo momento. Un franchise che sarà una serie TV, una trilogia di romanzi, un game e forse un social network per fan. Un progetto dal titolo enigmatico: MU. Non posso dirti di più per il momento, ma è una bellissima sfida già in questa fase di pre-produzione.



Il lavoro che il noto producer italiano sta svolgendo in questo momento è davvero interessante, scambiare due parole con Max Giovagnoli ci ha fatto allargare di molto i nostri punti di vista riguardo la concezione della nuova tecnologia e del futuro al quale questa sta puntando. Speriamo dunque di saperne di più, non solo della “Immersive Experience” e delle prossime tecnologie ma anche sul nuovo lavoro di Max, intitolato MU del quale siamo impazienti di conoscerne i dettagli.



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19 novembre 2016 alle 18:01