Kingslaive: Final Fantasy XV – Recensione
Final Fantasy XV è sicuramente tra i giochi più attesi degli ultimi anni, nonché uno dei capitoli dell'amatissima saga targata Square (Enix) che più si è fatto attendere dalle avide mani dei videogiocatori di tutto il globo. Ora, considerando che siamo finalmente a ridosso della fatidica data di uscita (il 29 novembre, signori miei), ci pare d'obbligo porre un attimo l'attenzione su quello che è a tutti gli effetti come il prequel dell'avventura principale. Non parlo però di un capitolo trasversale della serie, nossignore, bensì di un film d'animazione interamente in CGI che prende il via anni prima delle vicende del capitolo maestro e che aiuta (se così si può dire) a dare qualche spiegazione extra dei perché e dei percome. Di che sto parlando? Ma di Kingslaive: Final Fantasy XV, ovviamente.
Un film d'animazione ambientato prima delle vicende del capitolo maestro
La trama: l'impero di Niflheim vuole assolutamente mettere le mani sul Cristallo del Regno di Lucis, custode della magia da generazioni. Re Regis, al comando di un'unità speciale di soldati chiamati per l'appunto “Kingsglaive” e capeggiati dal carismatico Nyx, decide di intraprendere una dura battaglia a difesa di Lucis. Sopraffatto dalla straordinaria potenza militare dell'Impero, Re Regis decide come ultima risorsa di accettare un ultimatum nella speranza di salvare tutto regno: questi, passa sotto il controllo di Niflheim e suo figlio le terre del regno, con la promessa di far convolare a nozze il principe Noctis con la principessa Lunafreya di Tenebrae, prigioniera dell'Impero. Un film di animazione in CGI dicevo, che ha dalla sua un ovvio legame con Final Fantasy XV ma che ne prende abilmente le distanze, raccontando una storia diametralmente differente alle vicende di Noctis e soci che affronteremo nel gioco in uscita a fine mese. I protagonisti assoluti sono infatti proprio i Kingsglaive che danno il nome al film, guerrieri dotati di poteri magici di inaudita potenza (e che con molta probabilità non vedremo mai nel gioco, vero Square?). Takeshi Nozue, noto ai più per la sua partecipazione in cabina di regia per Kingdom Hearts e Final Fantasy IX, si cimenta nel suo primo lungometraggio che nulla a che vedere (nel bene e nel male) con il primissimo Final Fantasy. The Spirits Within uscito al cinema e diretto da Hironobu Sakaguchi e Moto Sakakibara. L'ambientazione di Kingslaive: Final Fantasy XV è, proprio come quella del quindicesimo capitolo, a tratti impersonale, un mix tra il classico fantasy alla Game of Thrones e quel retrogusto J-Pop tanto caro a Tetsuya Nomura. Il risultato è una pellicola tecnicamente incredibile ma dotata di un'estetica bella senz'anima (e di un doppiaggio in inglese di alto livello ma recitato un po' così).
Un mix tra il fantasy alla Game of Thrones e quel retrogusto J-Pop
Anche il ritmo della narrazione tradisce la sua provenienza da un medium che non gli appartiene: sequenze a tratti così movimentate e schizofreniche che sembrano uscite da un kolossal qualunque di Michael Bay, intervallate ad altre di una lentezza disarmante e con mega-spiegoni da parte dei personaggi principali a farla da padrone, rendono Kingsglaive: Final Fantasy XV un film con un comparto tecnico sopraffino che però crolla sotto il peso delle due ore e rotte di durata. E pensare che alcuni recenti tentativi di pellicole animate in computer grafica tratte da franchise di successo (una tra tutte, Capitan Harlock), o persino alcuni vecchi prodotti per l'intrattenimento targati Square (Advent Children in primis) avevano dimostrato che per avere un prodotto di buona qualità a volte basta solo una buona base su cui partire. Peccato quindi che il progetto di Nozue, al di fuori che creare nello spettatore un hype ancora maggiore per il nuovo capitolo della serie di giochi di ruolo in uscita il 29 novembre, altro non riesce a fare. Bene ma non benissimo, miei cari Cavalieri del Regno di Lucis.
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