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Final Fantasy XV - analisi delle prestazioni

Per un certo periodo le prestazioni di Final Fantasy XV sono sembrate un tantino sospette, dando apparentemente la priorità ai risultati grafici piuttosto che ad un frame rate stabile. Ogni anteprima del titolo mostrava notevoli problemi e anche la più recente demo Platinum, che ha introdotto lo scaling dinamico della risoluzione, ha deluso. La buona notizia è che gli ultimi ritocchi al codice finale includono quella serie di ottimizzazioni necessarie a sostenere i 30 fps. La cattiva notizia è che il problema fondamentale sull'hardware di PlayStation 4 rimane irrisolto, problema che Square Enix ha davvero bisogno di affrontare.



Ci stiamo riferendo al frame-pacing scorretto. Correndo il rischio di trasformare questo articolo in una lezione, c'è un motivo per cui i giochi graficamente complessi siano fissi a 30 fps, invece di raggiungere il tipico valore standard dello schermo di 60 Hz: gli sviluppatori hanno il doppio della quantità di tempo di rendering a disposizione e presentendo una nuova immagine ad ogni altro refresh dello schermo, si ottiene un'esperienza fluida e stabile. Un cattivo frame-pacing su console solitamente vede gli sviluppatori porre un tetto a 30 fps, ma il nuovo frame non si aggiorna ad ogni refresh dello schermo.



Il risultato finale è che si ottiene una presentazione nervosa, che appare effettivamente come se avesse un frame rate più basso. I fotogrammi dovrebbero arrivare ad un ritmo intervallato di 33ms puliti, ma persistono per 16 ms, 33 ms o anche 50 ms. In un titolo in terza persona come Final Fantasy XV, che ha molti ampi movimenti di camera, è difficile ignorare i violenti sobbalzi percepiti. Ecco però il punto: Xbox One è completamente immune a queste problematiche ed è inoltre presente una modalità esclusiva per la versione di PlayStation 4 Pro che anch'essa sembra riuscire per la maggior parte delle volte ad affrontare il problema.

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3 dicembre 2016 alle 11:00