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La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra - anteprima

Londra - La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor è stato senza dubbio uno dei giochi più sorprendenti del 2014. Arrivato un po' in sordina alla fine di settembre, l'ultima fatica dei Monolith Productions, veterani del settore che possono vantare sul loro curriculum giochi del calibro di Shogo, F.E.A.R. e Condemned, è riuscita a conquistare un po' tutti grazie ad una formula open world forse non innovativa ma valorizzata dall'indiscutibile fascino della Terra di Mezzo e dalla geniale intuizione che risponde al nome di Nemesis System.



Grazie a questa caratteristica, infatti, La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor è stato in grado di generare un cast di antagonisti e alleati sempre nuovo e originale, capace di arricchirsi durante la partita con nuovi protagonisti, faide e lotte intestine. Un metodo innovativo per dare maggior profondità a dei combattimenti che, altrimenti, avrebbero potuto essere anonimi e che invece in questo modo si sono dimostrati vivi, dinamici e in continua evoluzione.



Per programmare un seguito di successo, Monolith ha seguito alla lettera quella che potrebbe essere definita La Legge di Cliffy n°2: "bigger, better and more badass" potrebbe riassumere velocemente e senza troppe sbavature il lavoro svolto negli ultimi anni dello sviluppatore di Kirkland.

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8 marzo 2017 alle 15:10