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LEGO City Undercover – Recensione

Publisher: Warner Bros Interactive Games Developer: TT Fusion
Piattaforma: PS4 Genere: Adventure per travestiti Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 59,99 €
Stranamente veniamo da due titoli LEGO non proprio canonici, mentre l'accusa che veniva rivolta ai titoli TT Games, fino a poco fa, era proprio quella che “fossero tutti uguali”. Prima, è stata la volta del fortunatissimo LEGO Dimensions, che abbiamo premiato con un sonoro nove; poi è stato il turno di LEGO Worlds, uscito relativamente poco tempo fa, e che, invece, ci ha fatto storcere il naso, tanto è vero che il voto rifilatogli è stato un non troppo convincente sette.



Starete pensando che la verità sta nel mezzo, per quanto riguarda LEGO City Undercover, qualora foste già andati a sbirciare il voto. Sì, più o meno è così, ma vediamo di analizzare un po' più approfonditamente il gioco.



Io ti ho già visto



LEGO City Undercover esce, originariamente, in esclusiva Wii U nel 2013. Una delle scelte più sciagurate che un publisher possa fare, ne converrete, a meno che non si tratti di un titolo first party Nintendo; è più che lecito, dunque, che non ne abbiate mai sentito parlare. Ecco dunque che Warner Bros. ha colto, per nostra fortuna, l'occasione di effettuare un porting per Windows PC, Xbox One e, ovviamente, PlayStation 4 delle avventure di Chase McCain, senza dimenticarci la versione Nintendo Switch.



“Per nostra fortuna”, abbiamo scritto, dato che della tipica formula LEGO a base di livelli, piattaforme da saltare, oggetti da distruggere e ricostruire, semplici sequenze di combattimento da affrontare, un po' ne sentivamo la mancanza. Sì, perché LEGO City Undercover è proprio questo, un chiaro ritorno al passato, per la verità piuttosto prossimo, dei classici giochi Traveller's Tales.



I giochi LEGO sono “venuti a noia” sostanzialmente per il fatto che Warner Bros. e TT Games hanno spremuto il brand decisamente più del dovuto, rilasciando giochi praticamente a cadenza annuale, se non addirittura semestrale, manco stessimo parlando di Assassin's Creed o Guitar Hero; ma per ciò che attiene ossatura e gameplay, i titoli “LEGO qualcosa” si sono sempre dimostrati ottimi prodotti. Ecco dunque che un ritorno alle origini ci ha fatto molto piacere, sperando che nuove iterazioni possano vedere la luce con maggiore calma e criterio, per evitare che la voglia di cimentarci in un'avventura a base di mattoncini danesi ci passi un'altra volta.



Ma facciamo un passo indietro. Chi è il Chase McCain menzionato in precedenza? Chase è il protagonista di LEGO City Undercover ed è colui di cui vestiremo i panni; inizieremo a controllarlo nel momento in cui, dopo una pausa lunga due anni, torna in quel di LEGO City, appunto, in contemporanea all'evasione dal carcere del temibile criminale Rex Fury. Lo spirito di giustizia, ma anche il fatto che alcune persone care al nostro Chase siano in pericolo per via del delinquente, faranno sì che il poliziotto si metta in men che non si dica alla caccia del ladro. Come? Beh, attraverso l'ausilio del proprio superiore, e poco sopportabile, ispettore Dunby, e del collega casinista Frank. Ma soprattutto tramite un'audace operazione di infiltrazione, che metterà Chase a contatto con alcuni terribili, ma anche sgangherati, criminali di LEGO City, come Chan Chuang e Vinnie Pappalardo.



Sottolineiamo subito come l'essere slegati da qualsiasi tipo di licenza, tranne quella LEGO, logicamente, abbia permesso agli sviluppatori di creare una trama e personaggi del tutto originali; il risultato è veramente lodevole e sopra la media, poiché ognuno dei buoni o dei cattivi di LEGO City ci rimarrà impresso nella memoria per un tic nervoso o mania, che sembrano condizionare un po' chiunque in questa folle città. Ecco dunque che le cut-scene diventano memorabili e capaci di accompagnare spesso e volentieri con una risata l'azione che si susseguirà a schermo, avvenga essa in un livello o nel mondo di gioco liberamente esplorabile. I 15 livelli totali, infatti, hanno un punto di partenza specifico in altrettanti punti specifici di LEGO City, che a più riprese sembra strizzare l'occhio alla classica città americana che fa da sfondo al GTA di turno, ovviamente in salsa LEGO, con il suo ponte sul mare, il quartiere residenziale, il parco e i monumenti principali (tra questi da evidenziare un fac-simile della Statua della Libertà e della Torre di Pisa, ridotta a forma di fusillo).



Ma, oltre alle variegate location, LEGO City presenta molte attività secondarie da completare, tanto è vero che i classici – almeno per i fan del franchise – mattoncini d'oro raggiungono l'elevato numero di 450. Avremmo, per la verità, gradito un minor numero di missioni secondarie a vantaggio della qualità, visto che spesso la side quest di turno non vi chiederà altro che trovare e innaffiare delle piante, tanto per fare un esempio, ma tant'è. Di sicuro avrebbe giovato offrire al giocatore la possibilità di individuare quelli che alla fine sono poco più che collezionabili interattivi con maggiore facilità, attraverso l'attivazione di qualche potere extra legato ad alcuni mattoncini rossi. Gli sviluppatori hanno introdotto qualcosa di simile, ma il procedimento per l'individuazione è macchinosissimo, dal momento che dovrete passare, ogni volta, per uno speciale visore dal range piuttosto limitato, tra le altre cose; delle icone sulla mappa generale sarebbero state una scelta assai più intelligente – soprattutto se, lettori, siete cacciatori di trofei.

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24 aprile 2017 alle 14:10

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