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Tekken 7 - recensione

L'epoca del tag è finita. Katsuhiro Harada e Bandai Namco hanno finalmente favorito il ritorno agli onorevoli scontri uno contro uno, quelli che negli ultimi anni sono stati disperatamente riprodotti dai fan di Tekken attraverso la modalità singola di Tekken Tag Tournament 2.



Un espediente escogitato per cercare di non rimanere indietro rispetto ai giocatori orientali e ai numerosi americani così fortunati da potersi godere Tekken 7 nella sua incarnazione arcade, accumulando ben due anni di vantaggio rispetto ai rivali del Vecchio Continente. L'attesa è stata ripagata dal prodotto finale? Sì. I fan di del pugno di ferro possono vivere sonni tranquilli, perché la loro saga preferita è finalmente tornata più in forma che mai, forte di numerose novità apportate a un gameplay forgiato da anni di ritocchi ed esperimenti.



Recensire Tekken 7 dopo Injustice 2 non è facile. L'offerta garantita dal gioco di NetherRealms è tale che qualunque picchiaduro uscito dopo di esso deve farsi in quattro per allinearsi ai nuovi standard quantitativi e qualitativi.

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31 maggio 2017 alle 09:10