La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra – Hands On
Primo appuntamento alla Gamescom e si entra subito nel vivo dell'azione. Si entra a gamba tesa, anche se non si parla di calcio, dato che a parlare è Michael de Plater di Monolith, il quale apre la sua presentazione de L'Ombra della Guerra affermando senza mezze misure che il nuovo episodio è “molto più grande e appagante” dell'originale L'Ombra di Mordor. “Il mondo è più ampio e quello che più mi piace,” afferma Michael, “è che il Sistema Nemesis è meglio integrato nella storia, grazie anche al fatto che sono tanti i nemici e i personaggi che incontrerete durante le fasi di esporazione open-world che vi vengono coinvolti.” Mentre commenta il video che ci accompagna nel gioco, Michael accenna al fatto che “è facile evocare creature e soldati nel corso dell'azione per farsi aiutare” e ce ne dà dimostrazione agendo sulla croce direzionale per farsi assistere in uno scontro particolarmente cruento. Ad attirare la mia attenzione è però il doppiaggio, in inglese, specifico per tante creature e davvero azzeccato e capace di trascinare il giocatore nella Terra di Mezzo. Aspetto marginale quello del doppiaggio, certo, ma se mi dovessi mettere nei panni di un giocatore pagante contribuirebbe a darmi l'idea di aver speso bene i miei soldi.
In fondo al pozzo
Ma torniamo alle faccende serie, cioè a Michael impegnato in una scontro a prima vista impari con Zog the Eternal. Il nemico taglia la corda e Talion/Michael si tuffa in un gigantesco pozzo, dove tra un affondo e un salto, trova anche il tempo per precisare che ne L'Ombra della Guerra ci sono più classi e abilità rispetto al primo episodio.” Problema: in fondo al pozzo si sta svolgendo un rituale e nella faccenda è coinvolto tale Tar Goroth, essere gigantesco, da affrontare con furbizia, colpendolo alle spalle, in una zona del corpo ben evidenziata e luminosa. L'occasione è propizia per Michael, il quale afferma con entusiasmo che “ci sono molti più combattimenti iconici contro boss,” combattimenti in cui si avverte netto il peso delle creature coinvolte, come se Monolith fosse riuscita con una magia a dare credibilità e conferire realismo a questo universo fantastico.
Realismo si può dire?
E infatti lo ha fatto, perché quando provo il gioco sotto l'attenta guida di Joyce, una simpatica ragazza del team di Monolith, lei mi spiega subito un paio di cose importanti: “L'Ombra di Mordor era bellissimo, ma L'Ombra della Guerra è di gran lunga più potente, grazie a un Sistema Nemesis più articolato, in virtù del quale gli orchi si ricordano degli eventi che vivono sulla loro pelle e i soldati hanno atteggiamenti diversi in base al comportamente del giocatore.” Quindi, le dico, possiamo dire che il gioco è diventato più realistico… “Sì, lo puoi dire,” risponde Joyce sorridendo “è più credibile nel suo essere puro fantasy.” Il mio hands-on mi permette di provare l'esporazione open-word e di apprezzare in altri momenti la carica strategica del titolo. L'interfaccia è inizialmente complessa, ma la sua complessità si trasforma rapidamente in profondità ludica: avverto nettamente la necessità di scavare nei meandri del gioco per arrivare a padroneggiarlo gradualmente e ottenere da lui sempre maggiore soddisfazione.
Se tutto fosse palese sin dall'inizio, mancherebbe la fase di scoperta che ritengo essenziale per apprezzare L'Ombra della Guerra. Dopo essere morto una sana manciata di volte, opto per una missione che ritengo abbordabile: fa parter della storia principale e mi chiede di salvare Baranor dalle grinfie degli Uruk. La raggiungo in un balzo sulla mappa grazie all'immancabile spostamento rapido e… schiatto, schiatto, schiatto! Alla fine, per umiliarmi del tutto, il nemico mi ruba la spada e, prima di finirmi, me la spezza davanti alla faccia. Bravo, ma il nemico non sa che con questo suo gesto ha sbloccato una missione nella quale potrò andarmela a riprendere. Joyce, però, mi fa segno che il tempo a mia disposizione è finito. Vorrà dire che la spada me la andrò a riprendere a ottobre, dato che La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra esce su Xbox One, PlayStation 4 e PC il 10 del 10. Prenderà 10? Lo scopriremo…
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