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Agents of Mayhem – Recensione

Dopo le esagerazioni mostrate nei quattro capitoli dedicati alla saga di Saints Row, Volition Games e Deep Silver ci presentano Agents of Mayhem, spin-off della serie che prende il via esattamente dopo uno dei finali visti nel DLC del quarto capitolo: Gat out of Hell. Niente più poteri magici, niente più voli o acrobazie, solo tanta distruzione, ironia a palate e caos a ogni angolo di Seoul.





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Welcome to the Mayhem!



Ci troviamo quindi nella capitale della Corea del Sud. Il dottor Babylon, leader del gruppo criminale L.E.G.I.O.N. (League of Evil Gentlemen Intent On Obliterating Nations), si prepara ad attaccare la città nel tentativo di accaparrarsi un meteorite che orbita vicino al pianeta per recuperare cristalli nascosti al suo interno, capaci di alimentare le armi dell'associazione a energia cosmica, così Persephone Brimstone decide di fondare i M.A.Y.H.E.M. (Multinational Agency for Hunting Evil Masterminds), un'organizzazione di agenti segreti pronti a combattere a protezione della Terra, con un'unica ragione comune: l'odio verso L.E.G.I.O.N.



Agents of Mayhem, proprio come Saints Row, è uno sparatutto in terza persona ambientato in una Seoul futuristica completamente esplorabile a piacimento e in ogni istante; fin dall'inizio infatti non ci saranno porzioni di mappa chiuse, ma possiamo scatenare una pioggia di proiettili contro gli eserciti LEGION senza nessun ritegno. Il titolo trasuda ignoranza da ogni i pixel, anche se, fortunatamente, non così tanta come nella saga principale; è infatti un titolo creato al solo scopo di spegnere il cervello per qualche ora e sparare a tutto ciò che si muove, eliminando però la volgarità e le cattive maniere presenti in Saints Row. Pur essendoci una lunga storia di fondo, questa non è sicuramente memorabile, i ragazzi di Volition però hanno avuto delle idee davvero interessanti, non sotto l'aspetto narrativo, questo è ovvio, ma per quanto riguarda il gameplay.



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Who you ganna call? Agents of Mayhem!



Come dicevamo, Agents of Mayhem è sostanzialmente un TPS open world, quello che però differenzia il titolo dalla massa è la caratterizzazione “hero based”. Ogni volta che usciremo dalla nostra base Ark, per arrivare a Seoul, sarà possibile scegliere tre eroi, su un roster di dodici, da portare sul campo di battaglia, liberamente selezionabili in ogni instante di gioco con la semplice pressione del D-pad. Sarà necessario cambiare spesso eroe, questo perché siccome il gioco non prevede coperture, il giocatore avanzerà sempre e comunque a testa bassa, il che porterà a parecchie morti degli agenti; inoltre una profonda differenziazione dei nemici obbligherà la creazione di squadre sempre diverse, per affrontare situazioni diverse, questo perché ogni eroe avrà le proprie, uniche, abilità e i propri punti di forza e non, contro determinati nemici. Il gioco inizierà con solo tre eroi disponibili, starà poi al giocatore effettuare le relative missioni secondarie e sbloccare i restanti nove agenti per completare il roster (missioni, purtroppo, sempre uguali tra loro).



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Ogni agente ha quindi le sue personali abilità, e grazie ai punti esperienza accumulati sarà possibile potenziare a scelta ogni abilità attiva o passiva. Gli eroi disporranno anche di un'abilità speciale da poter usare in combattimento ma, prima di poterla riutilizzare, sarà necessario attendere un breve cooldown, proprio come accade in Overwatch, con la sola differenza che questa volta tutto è pensato per una fruizione completamente offline. Oltre alle varie abilità, gli eroi disporranno di una specializzazione, che purtroppo servirà solo in rare occasioni durante alcune missioni, di un piccolo scatto e/o invisibilità per un breve periodo.



Infine ogni agente disporrà di una personalissima abilità MAYHEM, che possiamo tranquillamente definire “ultimate”; una volta caricata la rispettiva barra, sarà possibile scatenare tutta la potenza del nostro agente contro le schiere nemiche. Le ultimate variano da malattie infettive fino a raggi laser sparati da un satellite, da torrette stordenti a esplosioni in stile film hollywoodiano, insomma, ne avremo per tutti i gusti.



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30 agosto 2017 alle 16:30

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