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Gran Turismo Sport - recensione

Ci siamo presi una settimana di tempo per valutare a fondo le gare online di Gran Turismo Sport, componente fondamentale del titolo di Polyphony, e abbiamo così potuto esprimere un giudizio più obiettivo di quello che avremmo potuto dare prima del lancio del gioco. Trovate le nostre considerazioni aggiuntive nei box a lato e nel capitolo finale in calce all'articolo.



Finalmente ci siamo. Gran Turismo Sport, l'ultima fatica di Polyphony Digital e del suo leader Kazunori Yamauchi, è finalmente arrivato su PlayStation 4, segnando il debutto della ventennale serie Gran Turismo sulla current-gen. I fan hanno dovuto aspettare ben quattro anni per avere un nuovo capitolo delle serie, che si era fermata per una lunga sosta ai box su PlayStation 3 con GT6.



Gran Turismo Sport però non è GT7, occorre dirlo. Fin dal suo debutto sulla prima PlayStation, Gran Turismo è sempre stato fedele ai propri canoni, espandendo parco auto e tracciati e cercando al contempo di aumentare il realismo con l'evolversi dell'hardware (non sempre con ottimi risultati). Con questo nuovo capitolo Polyphony ha deciso un po' a sorpresa di lanciarsi negli eSport, ridimensionando notevolmente la campagna single player, vero e proprio marchio di fabbrica che ha fatto scuola alla fine degli anni '90 per i racing console.

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17 ottobre 2017 alle 09:20