Quattordicenne denunciato da Epic Games per l'uso di cheat in Fortnite Battle Royale
Sembra proprio che Epic Games voglia usare il pugno di ferro contro gli utenti che fanno uso di cheat all'interno di Fortnite Battle Royale, l'apprezzata modalità che all'inizio di novembre ha fatto registrare 20 milioni di giocatori.
Giochi con un bacino di utenza molto vasto sono costantemente a rischio "cheating", lo dimostrano i recenti dati relativi a PlayerUnknown's Battlegrounds, dove il sistema anti-cheat BattlEye ha bannato ben 700,000 utenti. Epic Games, però, ha deciso di andare oltre e non fermarsi al solo ban: la compagnia vuole infatti portare in tribunale i cheater, una decisione che aveva cambiato già i termini dell'EULA da sottoscrivere prima di accedere a Fortnite Battle Royale.
Ebbene, sembra che i provvedimenti siano entrati in atto, poiché, come riporta Kotaku, Epic Games ha denunciato un quattordicenne che faceva uso di cheat nel gioco. In difesa è prontamente intervenuta la madre del ragazzo che ha, a sua volta, accusato la compagnia di utilizzare il figlio come "capro espiatorio" poiché il team è incapace di fronteggiare le compagnie che forniscono servizi per avere un vantaggio competitivo tramite gli aimbot.
