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Gravel - prova

Nel corso della nostra visita agli studi di Milestone siamo stati messi di fronte ad un gioco che si differenzia dal solito catalogo annuale cui la software house meneghina ci ha abituati. Gravel è infatti un titolo privo di una grande licenza, pertanto rappresenta l'occasione perfetta per esprimere l'estro e la creatività dello sviluppatore in (quasi) completa libertà. Vale la pena dire che ci siamo confrontati con una Milestone decisamente cresciuta, non solo in termini numerici, ma soprattutto in termini di maturità artistica e padronanza di quel Unreal Engine 4 che aveva esordito sei mesi fa in MGXP3: The Official Motocross Video Game.



Parlando con il Game Director Michele Caletti sono immediatamente emersi gli obiettivi dell'esperienza: Gravel si propone come un nuovo punto di riferimento per quella fetta di pubblico ormai orfana di un'esperienza di guida prettamente arcade, un pubblico appassionato del settore ma poco volenteroso di investire decine di ore nell'apprendimento di software puramente simulativi. Si vuole tornare al concetto di plug-and-play, di conseguenza una volta avviato il gioco si è immediatamente pronti a correre, nonostante sia possibile smanettare con le opzioni di gara e di assetto per ampliare notevolmente la profondità del gameplay e il livello di sfida.



Lo sviluppo di Gravel ha avuto inizio immediatamente dopo il passaggio a Unreal Engine 4, fattore che ha portato questo titolo a diventare il banco di prova per tutte le nuove feature offerte dal motore. Se già dal punto di vista della fisica abbiamo notato miglioramenti sostanziali rispetto al passato, i risultati sono stati ancor più evidenti per quanto riguarda il rendering delle ambientazioni e dei circuiti.

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22 gennaio 2018 alle 12:10