Red Dead Redemption 2: Rockstar era tentata di inserire missioni procedurali

Dopo la pubblicazione del terzo trailer, Rockstar Games sta via via rivelando maggiori dettagli riguardanti Red Dead Redemption 2, in uscita il prossimo 26 ottobre.

Durante un'approfondita intervista ai microfoni di IGN, i portavoce della compagnia hanno svelato di aver preso in considerazione l'idea di generare delle missioni in maniera procedurale, così da dare più libertà al giocatore. Sebbene l'intenzione sia quella di innovare il genere degli open world, gli sviluppatori hanno successivamente scartato l'idea, ritenendo che altrimenti ciò avrebbe potuto limitare la loro creatività nella realizzazione di alcune sezioni di gioco.

Rob Nelson di Rockstar ha invece affermato che i giocatori dovranno vedersela con alcune scelte le cui conseguenze saranno piuttosto significative, portando a esempio una rapina in banca: “Quel furto lo farai con loro (personaggi non giocanti). Ma c'è una scelta all'interno della missione. Se dovessi completarla tranquillamente, avresti un risultato diverso quando uscirai dalla banca. E la legge può o può non esserci o ancora possono presentarsi più tardi. Quindi abbiamo cercato di aggiungere tanta scelta ovunque tu possa guardare. Ovunque tu vada, ci sono opzioni per te”.

Sulla possibilità di lasciare la creazione di alcuni elementi all'algoritmo di gioco Nelson ha aggiunto: “Abbiamo giocato con l'idea delle missioni procedurali. Le avevamo inserite e abbiamo scoperto che non potevamo ottenere un livello di connessione e sofisticazione che volevamo per quel tipo di esperienze”.
Riguardo al mondo di gioco in generale, l'intenzione della compagnia risulta chiara: Rockstar vuole creare un mondo in cui i giocatori possano perdersi.

Altre numerose informazioni sul gioco erano uscite recentemente.
Red Dead Redemption 2 uscirà il prossimo 26 ottobre per PlayStation 4 e Xbox One. Avete già scoperto quale sia la box art ufficiale ?