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Captain Toad: Treasure Tracker - recensione

Toad, il fungo che funge da eroe, finge di non avere una fifa blu quando i Boo nascosti nel buio si materializzano e lo puntano, mentre lui zigzaga verso una via di fuga prima di voltarsi e... zac! Li paralizza con la luce che ha in testa. Il nostro amico col cappuccio a pois supera le proprie insicurezze e punta dritto l'obiettivo, sa che niente è più importante del tesoro, e non solo: vuole portare a casa anche i 3 diamanti nascosti in ognuno dei diorami esplorabili che compongono, come preziose perle di una collana, la sua avventura. Di più: ci sono anche i segreti, le monete, il nascondino...



Sembra che Nintendo abbia fatto di tutto per aumentare la longevità di Captain Toad: Treasure Tracker, esperienza che di suo non è che duri più di tanto visto che l'ottantina di livelli presenti si supera in un baleno, veramente siamo nell'ordine delle 5 ore a tirare dritto col piede sull'acceleratore, e solo poco di più a soffermarsi con calma sui dettagli. Ogni livello offre quattro diverse sfide: raggiungere la stella finale, prendere i 3 diamanti, completare l'obiettivo segreto e scovare il Toad nascosto. Non poco, ma la facilità diffusa con cui si fa il tutto si traduce in tempi (di nuovo) molto ridotti. Stimiamo che completare il gioco al 100% possa portarvi via una decina di ore, difficilmente di più.



Questo, però, lo sapete già. Lo sapete già perché la prima avventura in solitaria del Toad più intraprendente di tutti arriva su Switch e 3DS ben 3 anni dopo il debutto su Wii U. Nel caso vi foste dimenticati di cosa si tratta, vi invitiamo a leggere (o rileggere) la nostra recensione della passata edizione, mentre qui parleremo soprattutto delle poche (pochissime) novità di questa versione. Sembra strano dirlo quando si parla di un gioco Nintendo, ma probabilmente la novità più bella di tutto il pacchetto è il raggiungimento del Full HD in modalità docked: il miglioramento della risoluzione (dai 720p della versione Wii U) regala un'immagine dai contorni precisi, meno sfocata, e permette di apprezzare più di prima la bravura degli artisti di Nintendo che, con pochi poligoni e una tavolozza di colori saturi, dipingono un mondo davvero piacevole da vedere.

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11 luglio 2018 alle 15:10