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Far Cry 5: Dannati Luridi Zombie (DLC) - recensione

Strana la storia di Far Cry 5. In fase di recensione del capitolo principale abbiamo apprezzato determinate scelte che, a nostro avviso, riuscivano a rompere certi vecchi e scomodi legami col passato della serie. Fatto tesoro dell'esperienza ci siamo quindi lanciati nel season pass del titolo Ubisoft, che quasi a sbeffeggiare il suo "nuovo corso" ha inanellato una serie di cliché largamente abusati nel mercato dei videogiochi: la guerra in Vietnam, l'esplorazione di Marte e, per ultimo, i morti viventi. Fatte le dovute premesse riuscirà Dannati Luridi Zombie a risollevare il morale di un season pass che ha (in parte) divertito senza sconvolgere?



Per scoprirlo dobbiamo fare la conoscenza di Guy Marvel, un bifolco che si è dato alla scrittura di sceneggiature per creare il proprio z-movie. La stessa interfaccia del DLC presenta una bacheca con diverse locandine, quasi un omaggio a titoli alla serie Left 4 Dead. Scelto il film da "interpretare" vedremo in ogni introduzione Marvel tampinare di volta in volta registi diversi, proponendo i propri soggetti. Esattamente in questo momento fa capolino la prima sostanziale differenza di Dannati Luridi Zombie rispetto ai precedenti episodi: non troverete alcuna mappa da esplorare, bensì delle microzone in cui completare obiettivi sopravvivendo alle ondate di morti viventi.



Sul piano contenutistico gli episodi non brillano di certo in quanto a longevità, richiedendo infatti un paio d'ore scarse per completare l'intero DLC ed arrivare ai titoli di coda. La possibilità di rigiocare i livelli tramite sfide a punti, per ottenere oggetti e perks extra, non rappresenta un incentivo alla ripetizione spasmodica degli stage. Persiste la stessa leggerezza vista nel season pass, con Guy Marvel che rivaluta certi elementi del soggetto cambiando lo scenario o i nemici presenti in tempo reale, ma sono cartucce sparate piuttosto frettolosamente e che ben presto non sorprendono più.

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6 settembre 2018 alle 11:00