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F1 2018 – Recensione

Gli amanti della Formula 1 stanno trovando nel campionato mondiale di quest'anno emozioni a non finire, con una Ferrari nuovamente ai massimi livelli e una Mercedes tutt'altro che intenzionata a cedere il titolo alla Rossa. Ecco allora che l'uscita annuale del titolo dedicato a questo sport e sviluppato da Codemasters assume una grandissima rilevanza.



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Gare tra monoposto



Nell'ormai lontano 2010 Codemasters raccolse i cocci di un brand caduto in disgrazia e iniziò a ricostruire la Formula 1, grazie alla sua grandissima esperienza nel campo delle corse virtuali, puntando a sistemare difetti storici della serie e soprattutto offrire agli appassionati di auto un titolo degno di questo nome. Ultimamente questo sport ha subito notevoli modifiche che hanno spinto anche la stessa Codemasters a rivedere la struttura generale di un titolo che si è lentamente trasformato da un prodotto arcade in una vera e propria simulazione di guida, giocabile adattando l'esperienza ai propri gusti personali. F1 2018, ultima incarnazione prodotta dall'azienda britannica, punta a raggiungere la perfezione senza stravolgere quanto di buono fatto nel precedente capitolo, ma cercando nel contempo di introdurre tutta una serie di novità volte a migliorare il gameplay e aumentare il coinvolgimento del giocatore.



Ci lanciamo allora nella creazione di un pilota, primo passo per iniziare a guidare. Al primo avvio del gioco ci verrà richiesto di dar vita a un nostro alter ego virtuale scegliendone aspetto, casco, numero e dandogli un nome. Il nostro eroe sarà quindi pronto a diventare protagonista della Carriera, la modalità di gioco principale che verrà affiancata dalle classiche modalità di gioco libero, dalle sfide e dall'immancabile gioco in rete.





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Per la gloria del team



Nella Carriera il pilota creato potrà firmare un contratto con una delle principali case automobilistiche della Formula 1, tutte con licenza ufficiale, scegliere un gregario e provare a diventare il migliore al mondo. Prima di iniziare a correre ci verranno però proposte una prima serie di opzioni per personalizzare il nostro campionato, scegliendo il numero di giri da percorrere in gara, i dettagli relativi alle qualifiche e molto altro ancora. L'estrema flessibilità del sistema di gioco, come vedremo più avanti, è uno dei punti cardine del titolo. I fan della serie non troveranno grosse variazioni sul tema per quello che riguarda la struttura della Carriera. La richiesta sarà quella di completare in sequenza tutte le tappe del campionato, affrontando tre sessioni di prove libere, le qualifiche e la gara vera e propria.



Tra una gara e l'altra sarà poi possibile, per staccare dalle fatiche del campionato, partecipare a una serie di eventi speciali; queste prove forniranno al giocatore delle vetture storiche da guidare seguendo particolari istruzioni, come percorrere un tot di chilometri prima dello scadere del tempo, e permetteranno di accedere a bonus speciali. Tornano inoltre le interviste. Dopo la fredda accoglienza dei fan per questa funzione, già testata nel lontano 2012, Codemasters dà la possibilità di elogiare il proprio team, spronarlo in caso di indolenza o cercare di rendere il pilota più o meno sportivo, con tutte le conseguenze del caso sia in fase di settaggio che in gara.



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8 settembre 2018 alle 17:10

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