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Minit - recensione

Pazzesco come passa il tempo quando ci si diverte eh, signora mia? Il weekend al mare è volato via in un baleno, mentre la singola ora imbottigliati in tangenziale sembrava non finisse più. La rivincita della saggezza popolare non passa solo dalle mezze stagioni fatte a brandelli dal riscaldamento globale, che alla fine la nonna aveva ragione, pare, ma anche dall'inevitabile soggettività nella percezione del tempo, che passa rapido e rimpianto quando ci si diverte, e striscia stantio e polveroso quando ci si annoia, proprio come si dice.



Minit, sviluppato da Vlambeer e disponibile anche su Switch, gioca proprio sulla nostra percezione del tempo nell'offrirci un'avventura scomposta in singole run da un minuto e uno soltanto. Poi si muore. E poi si ricomincia. Sì, avete letto bene: il cronometro di Minit parte inesorabile a ogni spawn e ticchetta verso lo zero senza curarsi di quello che stiamo facendo, obbligandoci a un curioso esercizio mentale. Un po' bisogna ragionare sul breve(issimo) periodo e capire cosa possiamo fare in sessanta secondi, e un po' bisogna avere sempre chiara in mente la "big picture" per non perdere il filo della micro avventura.



Chiaramente, un'idea così curiosa deve essere accompagnata da un gameplay semplice e da un level design accondiscendente. Minit offre un'esperienza vecchio stile (immaginate un mix tra esplorazione alla Zelda, semplici puzzle e super semplici combattimenti) guidandoci abbastanza chiaramente da un evento all'altro.

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12 settembre 2018 alle 14:40

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