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Call of Duty Black Ops 4: Blackout - prova

Ormai è chiaro a tutti: la moda di quest'ultimo anno, in termini videoludici, è stata quella dei Battle Royale, una tipologia di sparatutto nata la scorsa generazione nei server privati di Minecraft. Negli ultimi anni Playerunknown's Battleground e Fortinte hanno diffuso il genere a macchia d'olio. Come sempre accade con queste correnti, come per gli open-world nella scorsa generazione, ogni sviluppatore valuta l'ipotesi di abbracciare la moda reinterpretandola a proprio gusto, in parte anche per esigenze di mercato. Ed è così che la Battle Royale è giunta in Call of Duty.



La modalità che ha il compito di rivisitare il concetto di Battle Royale in chiave CoD prende il nome di Blackout e , proprio in questi giorni, l'abbiamo potuta provare in closed beta su PlayStation 4.



L'impostazione iniziale è quella classica, con la possibilità di selezionare una partita in solitaria o a squadre da due o da quattro giocatori, che vengono scelti tramite matchmaking nel caso in cui non fossimo in team con degli amici. Una volta iniziata la ricerca di una partita, veniamo fatti spawnare in una "simulazione" della mappa di gioco, con la possibilità di esplorare liberamente e con il dono dell'immortalità. Questo naturalmente fino a quando tutti i giocatori non saranno presenti e il match pronto per iniziare. In questo caso sono necessari "soltanto" ottanta giocatori invece dei classici cento per dare il via alla Battle Royale.

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15 settembre 2018 alle 17:10