Mega Man 11 - recensione
Chi è cresciuto con il buon vecchio Nintendo NES negli anni '80 avrà sicuramente provato almeno una volta i giochi di Mega Man a casa propria o da qualche amico. La serie di shooter platformer a scorrimento di Capcom ha subito avuto un grande successo, tanto da ricevere ben cinque sequel per la stessa piattaforma, una cosa mai vista all'epoca, con Mega Man 2 che è risultato indubbiamente il capitolo più riuscito e apprezzato, persino tutt'ora dai fan incalliti.
Nel tempo la serie non ci ha mai abbandonato, cercando nuove strade e nuove idee non sempre riuscite (basti pensare ai Mega Man Legends), biforcandosi nella serie X nata su SNES e proseguita su console a 32-bit, e provando esperimenti con Battle Network e Legends, per finire con le immancabili collection per piattaforme moderne e dispositivi mobile.
La serie principale in 2D e stile 8-bit è però rimasta sempre la più apprezzata dai fan e il ritorno alle origini con Mega Man 9 del 2008 prima, e Mega Man del 2010 poi, ne sono una prova inconfutabile. Per celebrare il 30° anniversario della serie, Capcom ha realizzato Mega Man 11, che arriva su PS4, Xbox One, Windows e Switch. Noi abbiamo testato quest'ultima versione e in questa recensione scopriremo se dopo tre decadi Mega Man possa ancora essere appetibile al pubblico odierno, sicuramente molto diverso da quello delle console vintage.

Marcutyo
Bene, potevi evitare quella forzatissima allusione a Dark Souls senza senso, per il resto ok