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The World Ends With You: Final Remix - recensione

Va bene che lo amano in tanti, ma The World Ends With You può davvero ancora dire la sua a dieci anni dall'uscita su Nintendo DS? Sicuramente l'aggiornamento grafico porta con sé un'aria di freschezza niente male, e questo si vede fin da subito, ma è sul fronte del gameplay che dobbiamo attendere al varco questo Final Remix per Switch. Noi l'abbiamo affiancato alla grigia due schermi per un tuffo nella nostalgia, e abbiamo scoperto una conversione che forse non riesce a replicare l'originalità di un gameplay all'epoca spiazzante, ma quasi sì.



Se ricordate, al netto di un'ambientazione particolare, di una grande quantità di contenuti, di una colonna sonora curata e di un'inedita attenzione alla moda giovinastra, era il sistema di combattimento di The World Ends With You a renderlo davvero un unicum tra gli altri JRPG, soprattutto tra quelli a firma Square Enix. L'azione si divideva sui due schermi della console (col touch controllavamo il protagonista, mentre coi tasti si attivava il partner sullo schermino superiore) per un risultato da un lato un pelo spiazzante, ma dall'altro complesso e stimolante, anche grazie alla gran quantità di mosse e magie disponibili.



Proseguendo nell'avventura, e questo chiaramente succede anche in questa conversione, sbloccherete infatti una valanga e mezza di abilità sotto forma di spille da portare con orgoglio. Sono ancora un accessorio in voga, le spille? Nella vita reale forse, fateci sapere, ma nella Shibuya di The World Ends With You la risposta è senza dubbio sì, e ce n'è per tutti i gusti. Ecco, qui è dove possiamo iniziare a parlare di differenze, perché chiaramente Switch non ha due schermi e le meccaniche del gioco originale possono raggiungerlo solo in parte.

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10 ottobre 2018 alle 15:10