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Call of Duty: Black Ops 4 - recensione

Nonostante sia tacciata di immobilismo, la serie di Call of Duty è sempre stata in grado di rinnovarsi, oltre che di dettare i tempi dell'intero genere degli sparatutto in prima persona.



Con ambientazioni moderne, passate e future, doppi salti, zombie o una campagna cinematografica, era sempre Activision a dire ogni anno quello che uno shooter doveva o non doveva avere per fare breccia tra i giocatori. Non stupisce, quindi, che sia sempre Call of Duty a scrivere, con un certo coraggio, un nuovo capitolo nell'evoluzione degli FPS.



Abbandonata la campagna, da molti ritenuta troppo costosa e poco remunerativa in fatto di guadagni post lancio e consensi, Activision ha deciso di puntare tutto sul comparto multigiocatore, oltre che di tentare l'ingresso in quella che è l'attuale gallina dalle uova d'oro del mercato dei videogames: i battle royale.

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14 ottobre 2018 alle 16:20