Valkyria Chronicles 4 – Recensione

Valkyria Chronicles 4 lo possiamo associare a Double-Face, al secolo Harvey Dent, noto villain di Batman, contraddistinto da una personalità bipolare. Valkyria Chronicles è esattamente così: se da una parte abbiamo un sistema narrativo abbastanza scadente, dall'altro abbiamo un gameplay semplicemente perfetto mostrando un approccio decisamente particolare. Questo strano mix fa provare sensazioni contrastanti, dalla noia delle cutscene, alla dinamicità e spettacolarità degli scontri. Tuttavia, se si riesce a passare oltre questo aspetto, Valkyria Chronicles 4 offre un'esperienza solida, con un gameplay ben realizzato capace di rinnovarsi nel corso del gioco. Scopriamo quindi nel dettaglio la doppia natura di Valkyria Chronicles.

Le forze dell'impero stanno avanzando. La Squadra E ha il compito di spingere attraverso i territori nemici così da raggiungere la capitale imperiale. Il timore di compiere una missione suicida c'è, ma, nonostante tutto, il nostro gruppo di eroi prosegue spavaldo verso l'obiettivo finale. Ed è così che comincia Valkyria Chronicles 4. Tutta l'esperienza di gioco si svolge attorno ad un diario, che rappresenta una sorta di hub centrale, dove accederemo a cutscene, effettueremo le preparazioni per le battaglie e altro ancora. La cosiddetta Book Mode è perciò il tràit d'union fra la narrativa e il gameplay: infatti, gli scontri verrano sbloccati solo dopo aver guardato gli episodi presenti su ogni pagina. Inoltre, da qui potremo accedere al Quartier Generale, nel quale potenziare le nostre truppe, aumentandone il livello o migliorandone l'equipaggiamento. Sempre dalla Book Mode, è invece possibile anche fare le Schermaglie: battaglie che ci concedono l'opportunità di allenarci e accumulare un po' di esperienza e denaro – utilizzati per il potenziamento dei nostri soldati. Passeremo tempi prolungati fra queste schermate, cercando di elaborare una strategia e gestendo le nostre truppe. Ed è proprio la gestione dei personaggi uno degli elementi riusciti meglio di questo Valkyria Chronicles 4. Ogni soldato è dotato di tratti caratteriali e preferenze verso altri membri. Queste cambieranno nel corso del gioco, a seconda che determinate condizioni vengono soddisfatte. Attraverso il completamento di alcune missioni secondarie, certi personaggi svilupperanno certe caratteristiche mentre ne perderanno altre. Nel momento in cui ci prepareremo alla battaglia, dovremo tenere conto di tutti questi elementi, che rappresentano quindi un aspetto cruciale di tutta l'esperienza.

Una volta che si sono visti tutti i filmati e che i preparativi sono stati ultimati, arriva il momento di affronate le battaglie. Il sistema di combattimento è l'altro elemento riuscito alla grande di Valkyria Chronicles 4. Gli obiettivi dei vari scontri variano, eliminando quindi completamente ogni tipo di ripetitività: dal più blando “cattura le basi nemiche” a “trova i carri armati nemici nella mappa”. Inoltre, vari modificatori entreranno in campo, rendendo le situazioni più complesse: da rinforzi nemici che arrivano all'improvviso a intere legioni di carri armati da respingere. Ma più che la varietà di situazioni che si vengono a creare, è il modo in cui si gestiscono le proprie pedine che mostra l'originalità di Valkyria Chronicles. Nel proprio turno, il giocatore ha a disposizione un numero determinato di mosse, le quali possono essere aumentate se metteremo in campo dei personaggi specifici. Ogni volta che selezioneremo un soldato dalla mappa tattica utilizzeremo una mossa e verremo catapultati sul campo di battaglia. Qui, una barra ci mostra la distanza che il nostro soldato può percorrere. In questo modo, diventa cruciale pianificare in modo accurato il percorso che vogliamo fare, aggiungendo un elemento ancora più strategico alla gestione della posizione dei nostri soldati. Oltre al movimento, i personaggi hanno a disposizione un attacco: a seconda della classe, potremo essere equipaggiati con semplici mitragliatrici, oppure con lanciarazzi per buttare giù i carri armati nemici.

Ed è proprio qui che diventa fondamentale chi sono i soldati che abbiamo schierato. Se certe condizioni sono soddisfatte, i personaggi possono attivare delle abilità, garantendogli una mira migliorata o una difesa maggiore. Terminate le due azioni a disposizione, la visuale torna indietro sulla mappa tattica. Quando avremo finito le mosse, il turno del giocatore terminerà. C'è anche la possibilità di conservare le mosse, che verranno poi utilizzate al turno successivo.

Sia il sistema di combattimento sia il sistema di gestione dei personaggi sono incredibilmente ben realizzati e divertenti: rappresentano il vero e proprio punto di forza di Valkyria Chronicles 4. Bisogna però tenere conto che non sempre le battaglie sono ben bilanciate, e il sistema di votazione del gioco sembra prediligere quelle classi che possono muoversi velocemente. Questo perché, più rapidamente completeremo uno scenario, più alto sarà il nostro voto alla fine. Tuttavia, nessuno di questi due piccoli difetti intaccano la bontà del combattimento e del sistema gestionale. Una volta capite quali sono le cose cui bisogna stare attenti, Valkyria Chronicles 4 offre una libertà di approccio molto ampia, garantendo una ricompensa adeguata alla efficacità della strategia adottata.

Se Valkyria Chronicles 4 si fosse limitato ad essere un gioco alla Monster Hunter, per dire, dove ci vengono proposte missioni su missioni da completare senza curarsi di dargli un senso narrativo, allora ci troveremo di fronte ad un gioco strategico con veramente pochissimi difetti. Invece, Valkyria Chronicles ci vuole raccontare una storia, popolata da numerosi personaggi. Ed è proprio il sistema narrativo che abbassa la qualità finale di Valkyria.

Il problema della narrativa di Valkyria Chronicles 4 sta prima di tutto nel modo in cui è presentata. Il fatto di dover necessariamente guardare ogni singolo episodio prima di poter arrivare alla battaglia non sarebbe un difetto se non fosse per l'ingenuità e la sensazione di straniamento che i dialoghi e i personaggi riflettono. Il tema della guerra è trattato in maniera leggera, quasi glorificatrice. Anche nei momenti in cui il gioco tenta di essere auto-cosciente, ci pensano i personaggi e i loro dialoghi infarciti di cliché ad abbassare nuovamente l'asticella. Dover essere forzati a passare attraverso numerosi filmati uno più noioso dell'altro, porta infine il giocatore a voler skipparli tutti per andare direttamente alle battaglie.

Altro pregi di Valkyria Chronicles 4 sono la grafica, il comparto artistico e la colonna sonora. Il cel-shading utilizzato restitusce un'immagine molto pulita, valorizzando i design ben fatti dei personaggi. Allo stesso modo, la colonna sonora fa il suo dovere, con tracce decisamente epiche che sostengono bene il rimo di gioco.

Valkyria Chronicles 4 è uno strategico molto ben fatto, con un sistema di combattimento e di gestione dei personaggi tanto profondi quanto divertenti, ma soprattutto soddisfacenti. La struttura a ‘diario' rallenta un po' troppo il ritmo di gioco, aggravato soprattutto dal fatto che i personaggi e i dialoghi regalano spesso e volentieri un'elevata dose di cringe. Nonostante ciò, tolto l'aspetto narrativo, Valkyria Chronicles 4 brilla di luce propria, presentando un'esperienza ludica decisamente solida.

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